Topolino per iPad? Sì, ma solo tramite abbonamenti.it

Qualche giorno mi è arrivato fra le mani un comunicato in cui si parlava dell’imminente lancio di Topolino per iPad. Mi sono appuntato la cosa, intenzionato a parlarne, ma quando ho cercato l’app Topolino (o qualcosa di simile) nell’App Store non ho trovato nulla. Ho pensato che forse ci sarebbe semplicemente voluto qualche giorno per l’approvazione dell’app e che tanto valeva aspettare prima di scriverne. Fra un impegno e l’altro la faccenda – di cui invece abbiamo parlato su Libri e Bit – mi è passata di mente. A riaccendere la lampadina, una newsletter di Mondadori che mi è arrivata ieri in cui mi si proponevano i nuovi abbonamenti digitali gestiti da abbonamenti.it. Un rapido passaggio sul sito ed eccolo lì: l’abbonamento elettronico a Topolino. Fare due più due non è stato difficile: per leggere Topolino su iPad non c’è nessuna applicazione dedicata. Bisogna installare l’applicazione di abbonamenti.it e da lì inserire il proprio user name e password con cui ci si è registrati sul sito e con il quale si è già provveduto ad acquistare uno degli abbonamenti digitali disponibili. Come faccia l’utente iPad medio ad effettuare con successo questa sequela di passaggi senza perdere la voglia a metà percorso è un mistero.

Apple modifica le regole sulle sottoscrizioni in-app

Cambio di rotta per le regole che permettono di gestire le sottoscrizioni in-app all’interno delle applicazioni per iOS. Precedentemente Apple esigeva che gli abbonamenti venduti all’esterno delle app, per le quali l’azienda di Cupertino non percepisce alcuna rendita, avessero un prezzo uguale o maggiore rispetto a quello per gli abbonamenti offerti direttamente all’interno delle app. L’obiettivo, ovviamente, era quello di indurre i clienti ad abbonarsi tramite le app stesse e consentire ad Apple di ricevere il 30% dei ricavi provenienti dagli abbonamenti stessi.

Da questa settimana, invece, questo vincolo è stato rimosso e, di conseguenza, saranno gli editori a poter liberamente fissare i prezzi degli abbonamenti, vendendoli magari ad un prezzo inferiore all’esterno, con mezzi propri. L’unico vincolo imposto ora da Apple è che “non ci siano pulsanti o link esterni nelle app per abbonarsi ai contenuti”.

Apple, contenuti in abbonamento su App Store

Abbonamenti App Store

Abbonamenti App StoreSe ne parlava da tempo, adesso è ufficiale, Apple ha lanciato su App Store il nuovo sistema di acquisto dei contenuti tramite abbonamento, in modo simile a quanto fatto da Rupert Murdoch con il suo The Daily.

Da oggi sarà quindi possibile per gli editori offrire abbonamenti a contenuti o nuovi numeri di quotidiani e riviste scegliendo la formula che preferiscono, abbonamento settimanale, mensile, bimestrale, trimestrale, semestrale o annuale.

Gli editori europei chiedono trasparenza ad Apple

In base a quanto riportato da Ars Techinca, la ENPA (European Newspaper Publishers’ Association) ha chiesto chiarimenti all’azienda di Cupertino per quanto riguarda quella che ritengono essere una restrizione a proposito del nuovo servizio di in-app subscription introdotto con la presentazione del The Daily per iPad.

L’associazione sostiene che i cambiamenti apportati da Apple potrebbero condizionare la scelta degli utenti e capovolgere l’attuale modello di business degli editori. Ricordiamo che, con la presentazione del quotidiano digitale di News Corp., Apple ha introdotto un nuovo servizio di sottoscrizione in-app che permette agli utenti di abbonarsi a contenuti periodici in maniera automatica.

The Daily e il servizio di sottoscrizione in-app

Come sicuramente saprete, nella giornata di ieri è stato presentato (con tanto di live streaming) il tanto atteso quotidiano digitale per iPad di News Corp., The Daily. All’evento erano presenti Rupert Murdoch, il VP Internet Services di Apple Eddy Cue e i tre executive responsabili del Daily, ovvero Jesse Angelo, John Miller e Greg Kleinman.

L’app non rappresenta l’unica novità poiché, insieme ad essa, è stato introdotto implicitamente il tanto chiacchierato servizio di sottoscrizione realizzato dall’azienda di Cupertino per consentire agli editori di ottenere in maniera più semplice abbonamenti ai propri contenuti.

The Daily: un dollaro a settimana?

Torniamo a parlare del The Daily, il primo quotidiano digitale dedicato esclusivamente ad iPad (almeno inizialmente) realizzato da una collaborazione tra Apple e News Corp., l’azienda amministrata da Rupert Murdoch.

Il lancio del quotidiano era previsto per questa settimana ma, a causa di problemi non confermati ufficialmente, bisognerà attendere ancora qualche settimana. In base a quanto vi avevamo riportato, infatti, il ritardo potrebbe essere legato ad un imprevisto relativo al servizio di sottoscrizione che potrebbe essere introdotto dall’azienda di Cupertino per supportare e facilitare la diffusione di abbonamenti ai contenuti editoriali digitali.

iPad non riesce a risollevare l’editoria digitale

In base a quanto riportato da Electronista, fino a questo momento, iPad non è riuscito a risollevare il mercato dell’editoria digitale. La notizia deriva dalla pubblicazione dei dati relativi ad un’indagine condotta dall’Audit Bureau of Circulations.

Come si può notare dai risultati della ricerca, infatti, nonostante (ad esempio) Wired sia riuscito ad ottenere 24.000 download nella prima giornata di vendita e oltre 100.000 download nel mese di giugno, le vendite sono calate bruscamente nei mesi successivi (durante i quali il mensile dedicato al mondo della tecnologia è stato scaricato in media dalle 22.000 alle 31.000 volte).

Nuovo iPhone: AT&T pronta a diminuire i prezzi. E in Italia?

Questa volta non è arrivata nessuna nuova indiscrezione su come sarà il nuovo iPhone ma un interessante rumor su quelle che potrebbero essere le prossime tariffe di AT&T rivolte al nuovo modello del melafonino. Come tutti sappiamo, a parte in Italia e qualche altro “paradiso telefonico” in cui iPhone viene venduto anche senza siglare un contratto biennale a fronte di un prezzo maggiorato, in tutto il mondo per acquistare il melafonino è necessario pagare un canone mensile che, di paese in paese e di operatore in operatore, offre servizi diversi. Si vocifera dunque, per la felicità dei clienti americani, che AT&T potrebbe abbassare le tariffe per rendere più appetibile il nuovo iPhone in un mercato della telefonia mobile che stenta a riprendersi pienamente dal momento di crisi economica.

Fermandomi un attimo a pensare, la domanda nasce spontanea: cosa mai accadrà in Italia dopo la presentazione del nuovo iPhone?

TIM Maxxi per iPhone: TIM temporeggia?

Siamo stati talmente presi a seguire le vicende dell’arrivo di iPhone 3G con Tre (la triste fine della vicenda Tre e iPhone ve la abbiamo proposta poco tempo fa) e a seguire tutte le indiscrezioni che provenivano da Vodafone per proporvi le tariffe Vodafone Più Facile per iPhone in anteprima che sembra quasi che abbiamo trascurato le indiscrezioni provenienti da TIM che insieme a Vodafone è il carrier ufficiale per l’Italia di iPhone. Rumors attendibili di un rinnovo delle tariffe di TIM per iPhone non ce ne sono, ma, è presente un interessante indizio. TIM avrebbe dovuto rimodulare l’offerta “TIM Maxxi per iPhone” ai primi di Ottobre e invece è stata prorogata all’11 Novembre: cosa mai frullerà nella testa di “Napoletone Luciani“?

Tariffe iPhone 3G: negli USA la musica è sempre quella


Sono state presentate nella giornata di ieri le tariffe ufficiali di AT&T per gli USA: ora è disponibile quindi un confronto con i prezzi del mercato che per primo nel mondo ha avuto a disposizione iPhone. Grazie al cambio a noi favorevole, i prezzi sembrano un sogno e la mentalità americana dell’ “all you can eat” fa sì che siano presenti tariffe realmente unlimited. Presentati i prezzi anche in Olanda.