Apple è l’azienda di maggior valore della storia, se non si conta l’inflazione

Sulla scia dei rumors che danno per imminente il lancio di un nuovo iPhone e l’introduzione di un nuovo modello di iPad, il titolo Apple ieri ha registrato un nuovo record.
AAPL ha raggiunto quota 665,15 ad un attimo dalla fine delle contrattazioni, per poi chiudere alla stessa cifra. Un nuovo massimo storico assoluto, dunque, che ha fatto schizzare la capitalizzazione di mercato dell’azienda fino a 621,96 miliardi di dollari.
E’ la capitalizzazione nominalmente più alta della storia, anche se, aggiustando all’inflazione, il titolo dei “pesi massimi” è ancora di Microsoft.

Quanti iPhone ha venduto Apple nel Q1 2012

Il 2012 finanziario di Apple è iniziato molto bene e giusto ieri il titolo AAPL ha raggiunto un nuovo massimo storico intraday, toccando quota 427$ per poi chiudere in lieve ribasso.  Il balzo avvenuto ieri durante le contrattazioni è dovuto principalmente alla pubblicazione di nuove stime al rialzo da parte di alcuni dei più quotati analisti di Wall Street
Sono allineamenti astrali “naturali” in previsione dell’annuncio dei risultati per il primo trimestre dell’anno fiscale 2012, quello che si è concluso il 31 dicembre scorso. Risultati che saranno dominati, è inevitabile, dai numeri di vendita dell’iPhone nel periodo natalizio. Philip Elmer-DeWitt ha raccolto, come di consueto, le stime di 40 analisti (professionisti e blogger) che per una volta sembrano concordare: quello appena trascorso è stato un trimestre stellare per le vendite dei melafonini.

Apple pubblica il Proxy Statement 2012

Apple ha pubblicato ieri il suo Proxy Statement per il 2012, il documento fiscale con cui si apre agli investitori e al pubblico e in cui, come imposto ad ogni Public Company statunitense, dichiara spese, compensi, salari, bonus (con annesse motivazioni).
Il documento viene pubblicato ogni anno in vista dell’assemblea degli azionisti. Quest’anno l’incontro si terrà il 23 febbraio alle 10:00 (ora del Pacifico, le 19 da noi).
Dal Proxy Statement 2012 scopriamo soprattutto che nel corso del 2011 molti dirigenti Apple hanno subito un sostanziale aumento dello stipendio base, corredato da un lauto compenso in azioni (bloccate per anni) finalizzate ad assicurare la fedeltà del direttorio alle sorti dell’azienda.

Apple e i dividendi, un altro analista tenta la previsione

Una recente immagine degli scantinati del Campus Apple a Cupertino

Ci avviciniamo alla fine del 2011 e inevitabili arrivano, in tutti i settori, le previsioni per l’anno nuovo. Possono forse fare eccezione gli analisti finanziari che si occupano di Apple, ovvero personaggi che passano l’intero anno solare a sciorinare previsioni sbagliate nella stragrande maggioranza dei casi? Certo che no.
Howard Wart di Gamco Investors, ad esempio, ha provato a sganciare il carico da 11, dichiarando con ostentata sicurezza che Apple si appresta ad annunciare un importante dividendo nella prima metà del 2012.

Una dichiarazione che poteva tranquillamente passare inosservata se non fosse che è arrivata durante un’intervista di Bloomberg Television, con conseguente diffusione tramite gli altri seguitissimi canali media dell’impero Bloomberg.
L’ultima volta che un analista si avventurò nel magico mondo immaginario dei dividendi Apple era l’agosto del 2010, quando Toni Sacconaghi di Bernstein Research si spinse fino ad inviare una lettera al board per sostenere la necessità di una ridistribuzione di almeno una parte degli introiti agli azionisti. Ridistribuzione che ad oggi non è di certo avvenuta.

AAPL: il 18 ottobre i risultati del Q4 2011

Sabato scorso si è concluso l’anno fiscale 2011 di Apple con la chiusura del 4° e ultimo trimestre e ieri come di conseguenza l’azienda ha reso nota la data della conference call per l’annuncio dei risultati. L’appuntamento è fissato per il 18 ottobre dopo la chiusura dei mercati, vale a dire le 14:00 a Cupertino e le 23:00 in Italia.
In questa pagina del sito Apple sarà possibile avviare lo streaming audio e ascoltare in diretta il resoconto del CFO Peter Oppenheimer. Chissà se sarà presente anche il CEO Tim Cook, che negli ultimi anni in veste di COO non ha mai mancato questo tipo di appuntamenti, o se sarà sostituito da qualcun altro a fare le sue veci ora che (sulla carta) ricopre un ruolo differente.

AAPL supera i 410$ per azione

In uno scenario economico internazionale a tinte fosche, mentre si avvicina pericoloso lo spettro del default per la Grecia e Obama si gioca il tutto e per tutto con una mega manovra costosa e difficile, fa specie dover registrare un nuovo inatteso picco delle azioni AAPL, che durante le contrattazioni intraday di un lunedì “grigio” ha sfondato la soglia dei 410 dollari per azione e ha toccato un nuovo massimo assoluto, a 413,23 dollari, per poi chiudere a 411,63$.
Dopo le dimissioni di Steve Jobs in tanti si aspettavano il crollo rovinoso del titolo di Cupertino. La transizione verso la Apple guidata da Tim Cook ha portato con se una performance borsistica di tutt’altro segno.

Market Cap: AAPL supera Exxon Mobil, ma solo per poco

Capitalizzazione di mercato di XOM e AAPL nel corso degli ultimi 5 anni

Durante le contrattazioni intraday di ieri, mentre la borsa di New York godeva di un leggero effetto rimbalzo in risposta ai cali sensibili dei giorni scorsi, Apple per alcune ore ha superato Exxon Mobil nella classifica delle maggiori aziende del mondo per capitalizzazione di mercato.
L’andamento della seduta al Nasdaq è stato altalenante e verso la chiusura il titolo della compagnia petrolifera ha riguadagnato terreno e si è ripresa il primo posto ma la distanza fra le due capitalizzazioni al suono della campanella ammontava solo ad un “misero” miliardo e mezzo di dollari circa.

Q3 2011: il miglior trimestre di sempre

Apple ha annunciato da poco i risultati fiscali per il terzo trimestre 2011. Sono numeri che superano di molte lunghezze tutte le previsioni, comprese quelle dei più ottimisti “blogger analisti”, sia per fatturato che per vendite dei prodotti.
Sorprendono soprattutto i numeri di vendita dell’iPad, che si sospettava potessero essere frenati da una non ottimale disponibilità produttiva, e dell’iPhone che non ha affatto risentito dell’imminente (o almeno questo dicono i rumors) lancio dell’iPhone 5 in prossimità dell’autunno.

Q3 2011: stime di vendita iPhone e iPad

Il prossimo 19 luglio Apple annuncerà i risultati del terzo trimestre fiscale 2011. C’è molta attesa, come sempre, da parte di analisti ed investitori e nel frattempo cominciano ad arrivare le prime stime sulle vendite di due prodotti di punta quali iPad e iPhone. Il melafonino, in particolare, nel Q2 ha contato per ben 12,3 miliardi di fatturato e sicuramente rivestirà un ruolo di primo piano anche a questo giro.
Nel caso dell’iPad, produrre una stima di vendita significa invece cercare di capire non tanto quanti iPad 2 ha venduto Apple ma piuttosto quanti è riuscita effettivamente a produrne nel trimestre che si è concluso lo scorso giugno.

Q3 2011, il 19 luglio i risultati fiscali

La conference call per l’annuncio dei risultati del terzo trimestre dell’anno fiscale 2011 di Apple si terrà il prossimo 19 luglio. La chiamata con gli analisti delle grandi firm avrà luogo come sempre alle 14:00 ora di Cupertino, dopo la chiusura dei mercati (le 23:00 in Italia).

La guidance per il trimestre fornita dal Chief Financial Officer Peter Oppenheimer è come sempre piuttosto conservativa, 23 miliardi di dillari di fatturato, o 5,03$ per azione. Nonostante la discrepanza fra le previsioni di analisti professionisti e blogger finanziari (solitamente più precisa) sia di 2 miliardi di dollari, in entrambi i casi il consensus indica cifre ampiamente superiori alla previsione ufficiale di Oppenheimer.

Q3 2011 Apple: le diverse stime di analisti e blogger finanziari

Il terzo trimestre dell’anno fiscale 2011 di Apple si è concluso lo scorso sabato, 25 giugno. Come sempre gli analisti professionisti delle maggiori firm del settore hanno dato le proprie stime sul fatturato che Apple ufficializzerà verso fine luglio e altrettanto hanno fatto i blogger finanziari (o analisti indipendenti se preferite). Anche a questo giro la discrepanza fra il consensus dei pro e degli indipendenti è superiore ai 2 miliardi di dollari. Neanche a dirlo le previsioni più ottimiste sono quelle dei blogger. Che in altre parole sono quelli che da dieci trimestri a questa parte ci azzeccano, a discapito dei blasonati colleghi dal colletto bianco.

Microsoft + HP + DELL = Apple

L’anno scorso, più o meno di questi tempi, Apple superava Microsoft per capitalizzazione di mercato. Nulla di davvero importante, aveva detto Jobs alla conferenza D8 pochi giorni dopo, minimizzando la portata di un sorpasso in una metrica che ha un valore relativo rispetto alla reale produttività e al fatturato di un’azienda. Di fatto, però, Apple ha poi superato Microsoft anche nei profitti, lo scorso trimestre.
Ora c’è un altro “divertente” confronto che si può fare comparando il market cap di Apple con quello di Microsoft e di altri due concorrenti di Cupertino. E’ espresso nel titolo: Apple ad oggi vale all’incirca quanto HP e Dell sommate a Microsoft – milione più milione meno. La capitalizzazione di mercato continua ad essere il solito indicatore “balordo” ma il solco che tracciano queste equazioni un po’ all’acqua di rose è significativo nel mostrare quale sia la tendenza di ciascuno degli addendi coinvolti.

Bob Mansfield passa all’incasso delle AAPL

Bob mansfield

Bob mansfield

Quando si dice un ottimo modo per iniziare la settimana: lunedì scorso il capo della divisione progettazione hardware di Cupertino, Bob Mansfield, ha venduto il 99% dei titoli Apple in suo possesso. Nel suo portfolio rimangono solamente 501 azioni AAPL e l’operazione ha consentito al SVP di incassare la notevole cifra di 13,7 milioni di dollari. Lo specifica un SEC Form 4 pubblicato da Apple martedì per documentare la transazione, come richiesto a tutte le aziende pubbliche statunitensi in questi casi. Secondo praticamente tutti i commentatori e analisti del settore, l’operazione non getta alcuna ombra sul futuro di Mansfield a Cupertino: il SVP è solo molto bravo a far fruttare le sue azioni.

Q1 2011, previsioni della vigilia

Domani Apple svelerà i risultati del secondo trimestre dell’anno fiscale 2011 durante la consueta Conference Call con gli analisti. Nonostante il Q2 sia solitamente il periodo più fiacco dell’anno, anche a questo giro per Apple c’è parecchia carne al fuoco. Ci sono le vendite dell’iPad 2, sulle quali non è ancora trapelato alcun numero ufficiale; ci sono le vendite di iPhone 4, che pare sia andato alla grande anche in questo trimestre nonostante l’attesa versione Verizon sembra non abbia avuto il successo immediato che tutti si aspettavano; ci sono infine le vendite dei Mac e tutti i dettagli di cui Peter Oppenheimer e il COO Tim Cook parleranno durante la conference call che si terrà domani alla chiusura dei mercati (alle 14:00 ora del Pacifico, le 23:00 ora italiana).

I 4 miliardari che comprano AAPL

A Warren Buffett non piace comprare azioni delle grandi aziende tecnologiche, nemmeno quelle che promettono di fare fuoco e fiamme a Wall Street, perché non è in grado di prevedere con certezza l’evoluzione di un mercato così mutevole come quello dell’IT. 
Ma non tutti i grandi magnati della finanza statunitense sono del suo stesso parere. James Altucher, in un articolo pubblicato sul suo blog ospitato dal Wall Street Journal, ha profilato quattro grandi trader che ad oggi hanno investito pesantemente in AAPL comprando e integrando nei loro portfolio azionari una parte di quel 30% di titoli Apple che non sono posseduti dai grandi investitori istituzionali e dagli hedge fund.

AAPL verso la revisione della quota nel Nasdaq-100

Nasdaq OMX ha annunciato che il 2 maggio verrà ri-ponderato l’indice Nasdaq-100, il paniere dei cento titoli non finanziari più grandi del Nasdaq ed uno degli indici più seguiti da chi gestisce hedge fund e altre securities. Lo scopo dell’operazione è garantire una migliore suddivisione del peso dei titoli all’interno dell’indice azionario e di conseguenza una maggiore stabilità, ridistribuendo le percentuali di influenza dei titoli sull’indice.

Ve ne parlo qui su TAL non per un improvviso attacco di amore per la finanza avanzata, ma semplicemente perché il titolo maggiormente interessato dall’operazione sarà AAPL.

Steve Jobs: speculazioni su AAPL e altri avvistamenti

Ancora una volta le condizioni di salute di Steve Jobs sono state la scusa per manipolare l’andamento delle quotazioni di Apple. Ieri un’inspiegabile crollo di 6 punti si è consumato nel corso di una mezzora e 10 miliardi di dollari sono andati in fumo prima che il titolo riuscisse a riprendersi abbastanza bene. Alla base di questo flash crash quasi inspiegabile, probabilmente l’ennesima falsa notizia sulla salute dell’iCEO.

Il fatto curioso è che proprio ieri il Wall Street Journal ha pubblicato un lungo articolo a firma di Yukari Iwatani Kane (vale a dire la corsia preferenziale di Cupertino per far passare notizie controllate sul WSJ) secondo il quale Steve Jobs starebbe lavorando da casa per seguire da vicino lo sviluppo del prossimo iPad e del prossimo iPhone.

AAPL torna a correre, nuovo record

Le ottime vendite dell’iPhone Verizon, con tanto di pre-ordini esauriti dopo appena due ore, e le revisioni dei prezzi obbiettivo di AAPL da parte di varie firm di analisi finanziaria hanno garantito al titolo di Apple un nuovo balzo in avanti in quest’inizio di settimana.
Il valore di AAPL ha superato ieri per la prima volta i 350$ durante le contrattazioni intraday, fino a raggiungere il nuovo massimo storico di 353,23$. Il titolo ha tenuto molto bene anche in chiusura di sessione segnando 351,88$ (+1,55%) dopo il suono della campanella del Nasdaq.

Q1 – 2011 Apple: questa sera i risultati finanziari

E’ prevista per quest’oggi la consueta conference call per l’annuncio dei risultati fiscali trimestrali. Come sempre in questi casi è possibile ascoltare la chiamata in teleconferenza direttamente dal web. Lo streaming è disponibile in questa pagina e inizierà alle 14:00 PST (le 23:00 in Italia).

Ci sono grandi aspettative per i risultati fiscali di questo trimestre perché con ogni probabilità Apple batterà qualsiasi record stabilito in passato, grazie alle ottime vendite dei Mac e soprattutto dei dispositivi iOS che hanno fatto la parte del leone, iPad in testa, sotto gli alberi di Natale di mezzo mondo.

Impossibile però scacciare l’ombra dell’assenza per malattia di Steve Jobs, che ieri il CEO ha ufficializzato con un lettera a tutti i dipendenti Apple. La questione, per quanto avrà senza dubbio un influenza pesante sull’andamento del titolo nella seduta odierna a Wall Street, con ogni probabilità non sarà oggetto di discussione durante la chiamata.

AAPL supera i 300$

Ieri nel commentare il massimo storico di AAPL giunto a 50 centesimi di dollaro dalla soglia dei 300$, ci chiedevamo se quella di ieri potesse già essere la seduta giusta per passare il traguardo. Così è stato: è la prima volta nella storia dell’azienda che le azioni di Cupertino arrivano così in alto. Si tratta ovviamente di un evento che ha un valore “psicologico” per gli investitori, in termini borsistici non ci sono particolari significati legati a questa cifra.

AAPL oltre i 297$

Nuovo record storico per il titolo di Apple. Ieri alla chiusura del Nasdaq AAPL ha