Beeri, ovvero come Siri ti apre una birra

http://vimeo.com/30892539

Per quanto si tratti di una funzione innovativa, Siri non può ancora fare cose “reali” direttamente dall’iPhone, Non può ad esempio aprire il portello esterno. Basta però un po’ di inventiva per estendere i limiti dell’assistente virtuale ed utilizzare il comando vocale del nuovo melafonino per agire direttamente su oggetti reali. Grazie al progetto Beeri, ad esempio, Siri è in grado di “aprire” una birra e “versarla” in un bicchiere. Il meccanismo di fondo è abbastanza lineare: l’utente chiede a Siri di inviare un messaggio su Twitter tramite SMS. Nel messaggio è contenuta la parola chiave “pour”. Un Arduino connesso all’account Twitter del progetto di Beeri “ascolta” il feed Twitter del progetto e quando trova la parola magica aziona… un’auto radiocomandata su cui è stata montata una lattina di birra.

Ford SYNC, non solo Apple crede nei sistemi comandati con linguaggio naturale

SYNC su Ford Focus allo SMAU 2011

SYNC by Ford come Apple Siri
Già in passato avevamo trovato qualche analogia tra i due colossi americani, Apple e Ford, e tra i loro “padri”. Oggi parliamo di un’altra similitudine tra queste due aziende che, seppur in contesti diversi, stanno portando avanti dei progetti rivoluzionari che riguardano l’uso del linguaggio naturale per comandare dei dispositivi elettronici.

Se Siri sul nuovo iPhone 4S vi ha lasciati a bocca aperta allora immaginate come potrebbe essere parlare con la propria auto chiedendole di fare delle cose per voi. Una sorta di K.I.T.T.. Tutto ciò oggi è possibile grazie al gruppo Ford e nel 2012 (presumibilmente la seconda metà) sarà disponibile anche in Italia.

iOS tip: nome e cognome fonetico

Nelle ultime due settimane mi sono trovato ad utilizzare sempre più spesso la funzione di riconoscimento vocale del mio iPhone 4. Sarà un po’ l’invidia per Siri e per l’iPhone 4S, sarà perché ormai quando sono alla scrivania il mio iPhone è perennemente connesso all’Hi-Ring, fatto sta che mi trovo a pronunciare “chiama tizio” e “chiama caio” con notevole frequenza.
Ora scopro tramite Shawn Blanc (via Gruber) che già da un paio di generazioni iOS permette di specificare per ogni contatto un nome e un cognome fonetico. Vale a dire, in poche parole, che se un vostro amico si chiama George Clooney potrete suggerire al riconoscimento vocale¹ del vostro dispositivo di pronunciarlo come Sgiòrsg Clunei.

Siri: video prova di Macworld e le risposte più strane

Non uso giri di parole: se state sottovalutando Siri e la considerate solo un’altra tecnologia di riconoscimento vocale qualsiasi, beh, state prendendo un grosso abbaglio. Siri, fra tutte le feature del nuovo iPhone 4S, è quella che più si merita di essere indicata come il motivo di quella S dopo il 4. E’ un selling point da paura per il nuovo smartphone ma è anche e soprattutto una nuova piattaforma già estremamente promettente sulla quale Apple potrà lavorare in maniera evolutiva negli anni a seguire. Anni durante i quali, c’è da scommetterci, Siri farà il suo debutto anche su altri dispositivi.
Jason Snell, Editor capo di Macworld, ha realizzato un fantastico video di prova della nuova funzionalità e Joshua Topolsky di The Verge ha provveduto a fare un po’ di domande strane a Siri, ottenendo risposte ancora più strane.

iPhone 4S: il primo hands-on, e Raise to Speak per Siri


Nelle prime 24 ore di preordini, Apple è riuscita a piazzare un milione di preordini per il suo nuovo smartphone: iPhone 4S. Al momento si tratta solamente di prenotazioni, ma la scorsa notte sono stati aggiornati i primi ordini americani, e pare che Apple (e i tre operatori mobili che offrono iPhone 4S negli Stati Uniti) abbiano già cominciato a spedire i telefoni. Non è chiaro se saranno in molti a ricevere il telefono prima del 14 ottobre, data attualmente fissata per la messa in vendita ufficiale di iPhone 4S, ma pare che qualcuno abbia già potuto mettere le mani sul telefono, producendo quello che è di fatto il primo video handson del device.

Siri, arriva l’assistente personale (e intelligente) su iPhone

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Dopo un keynote ricco di novità ma privo del carisma di Jobs (che sarebbe riuscito a rendere affascinante anche iCards), finalmente Apple ha tirato fuori la vera sorpresa: Siri.

Non che si tratti di una novità vera e propria, del resto i rumors si sono rivelati piuttosto esatti al riguardo (compreso un inquietante mockup di MacRumors pressoché identico), ma finalmente abbiamo tra le mani qualcosa che segna di nuovo il sorpasso di Apple sui propri concorrenti. Immaginate di poter parlare con il vostro iPhone in maniera assolutamente naturale e di ricevere, in cambio, azioni e risultati pertinenti.

Cercate un ristorante in zona? Volete impostare la sveglia per domattina? Volete sapere quanti giorni mancano a Natale? Chiedete a Siri.

Assistant di iOS 5, vera rivoluzione in arrivo oggi?

Prima di Assistant: L'interfaccia di controllo vocale di Google su un vecchio iPhone

Che cosa presenterà oggi Apple a Cupertino? Nessuno lo sa per certo, nemmeno i personaggi che spacciano per certe le molte illazioni che girano per la rete. La sensazione di fondo è che probabilmente non ci sarà un iPhone 5 ma “solo” un iPhone 4S. Indipendentemente dal nome il nuovo dispositivo sarà molto più veloce e potente, questo è poco ma sicuro. Forse non cambierà nulla, fuori, ma quel che conta è sottocoperta, dove pulserà molto probabilmente il processore A5, lo stesso potente dual-core che Apple usa sull’iPad 2.

Non è un particolare trascurabile, perché il nuovo processore servirà a garantire all’iPhone un vantaggio abissale in termini di performance rispetto ai concorrenti più agguerriti capeggiati dal Samsung Galxy S2. Ma soprattutto permetterà al nuovo telefono di generare la scintilla di una nuova rivoluzione grazie ad Assistant. A parlare di “nuova rivoluzione” non è il sottoscritto in preda ad un attacco di fanboyte acuta ma Norman Winarsky, il fondatore di Siri, l’azienda che ha sviluppato per prima la tecnologia che sta dietro a questa grande novità software potenziata dagli strumenti di riconoscimento vocale di Nuance. “Accontentatevi” insomma, quest’anno la rivoluzione la farà il software più del resto.

iOS 5 Beta 5, con tracce di Nuance

Sabato scorso Apple ha distribuito agli sviluppatori la quinta versione Beta di iOS 5, assieme alla nuova versione beta di iTunes, Xcode e dell’update del software di Apple TV.
La nuova versione beta di iTunes è necessaria per poter aggiornare i dispositivi di test direttamente dal Mac, ma gli sviluppatori hanno anche la possibilità di eseguire la procedura direttamente dai device, grazie alla nuova funzione di update over the air che ha debuttato un paio di settimane fa con la release della quarta beta del sistema operativo mobile.
Le novità di iOS Beta 5 non sono poche, come mostra il changelog completo riportato da CultOfMac, anche se la scoperta più interessante, che riguarda il riconoscimento vocale, non è annotata né visibile di default.

iOS 5: ci sarà l’assistente personale di Siri?

Nel 1987 Apple pubblicò un concept-video in cui descriveva con dovizia di particolari “cinematografici” un oggetto elettronico noto come Knowledge Navigator. Una specie di iPad da scrivania in grado di interpretare le richieste dell’utente e restituire ricerche e informazioni dettagliate su qualsiasi argomento. Da alcuni dialoghi fra il dispositivo e il “professore” che lo utilizza si capisce che quel video era ambientato nel 2011.
Ad oggi abbiamo fra le mani qualcosa di simile a quel concept, ovvero l’iPad, ma le funzioni di assistente virtuale ancora non si sono evolute fino a quel livello. Qualcosa potrebbe cambiare con “Assistant”, una nuova funzione basata sulla tecnologia di Siri (azienda acquisita da Apple nell’aprile del 2010).

Voice Control su iOS 5, un video-concept (un po’ limitato)

I rumors di una possibile partnership fra Apple e Nuance per l’implementazione di nuove funzioni di riconoscimento vocale su iOS 5 e Mac OS X Lion si sono fatti sempre più insistenti nei giorni scorsi. Ci sono già indizi concreti che puntano al possibile accordo, che si dice possa essere pronto per essere annunciato al WWDC, nascosti dentro l’ultima versione preliminare di Lion.
La curiosità di scoprire come Apple potrà sfruttare le tecnologie di Nuance all’interno di iOS 5 è tanta. Il designer Jean Michael Cart ha creato un concept video con alcune idee per possibili implementazioni della tecnologia. Ma come fa notare giustamente MacRumors, ha dimenticato un particolare importante.

iOS 5: Apple in trattativa con Nuance per il riconoscimento vocale?

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In base a quanto riportato da TechCrunch, Apple potrebbe essere in trattativa con Nuance per avvantaggiarsi del sofisticato sistema di riconoscimento vocale sviluppato dall’azienda nel prossimo aggiornamento del sistema operativo mobile iOS 5.

La notizia era stata messa in circolazione da una dichiarazione poi corretta da Steve Wozniak (forse in realtà aveva detto qualcosa che non avrebbe dovuto?), il quale sosteneva che Apple era in trattativa per l’acquisizione di Nuance. Woz, successivamente, era tornato sui suoi passi correggendo Nuance con Siri (effettivamente acquisita da Apple ad aprile 2010).

Apple acquisisce Siri

Mentre altrove si consumano altre acquisizioni di ben altra grandezza (HP si è comprata Palm per 1.2 miliardi) in quel di Cupertino, hanno staccato un assegno – decisamente meno corposo – per inglobare Siri, la startup che sviluppa Siri Assistant, una sorta di assistente personale vocale sotto forma di applicazione per iPhone.

Siri Assistant fornisce indicazioni di ogni genere, dai ristoranti più vicini ai servizi di pubblica utilità e riconosce l’input vocale grazie alla tecnologia sviluppata da Nuance Communications. Grazie all’integrazione con un ampio numero di API (FlightStats, GoogleMaps, TaxiMagic, Yahoo Local, OpenTable e molte altre) il software consente non solamente di reperire informazioni ma anche di prenotare una cena, chiamare un taxi o acquistare biglietti per un concerto (sempre che vi troviate negli States).