Google ha finalmente rilasciato una versione di Chrome per OS X con il supporto ai 64-bit. Si chiama Chrome 39 (o meglio, Chrome 39.0.2171.65) ed è la prima build stabile del browser di Google in grado di sfruttare a pieno i processori montati su Mac. La promessa di Mountain View: tempi di avvio ancora più rapidi e un consumo energetico inferiore.
64-bit
Apple e la corsa all’hardware inutile
Se parlate con un Apple Hater della potenza di un Mac, vi dirà che può assemblare un PC ad un prezzo inferiore. Forse ha ragione (posto di non considerare piccoli dettagli come il design, i materiali e il sistema operativo). Però, a ben vedere, Apple sta facendo di tutto per inserire le tecnologie di ultima generazione sui suoi dispositivi, e lo sta facendo al solito prezzo.
64-bit: Samsung non riesce a fare una previsione
Apple ha sorpreso, durante la presentazione di iPhone 5s e iPhone 5c, spiegando che la nuova generazione di chip per i dispositivi mobili di Cupertino, A7, ha una architettura a 64-bit. Non si era fatta attendere la risposta di Samsung. La compagnia coreana aveva assicurato: chip a 64-bit per i nostri telefoni sono in arrivo. Ora, però, sembra che gli utenti Android dovranno aspettare ancora un po’ prima di poter usufruire di simili processori.
Snow Leopard: kernel a 32 o 64 bit?
Anche i migliori possono sbagliare, quindi a maggior ragione posso farlo io, che di certo non mi reputo degno di essere un rappresentante della categoria. Chiedo venia e sono qui a fare pubblica ammenda.
In questo articolo spiegavo quali fossero i requisiti per avere Snow Leopard funzionante sul proprio Mac , e relativamente al supporto dei 64 bit indicavo che questo era possibile per tutti i computer dotati di EFI a 64 bit, e indicavo un comando dal terminale per verificare di quale EFI (a 32 o 64 bit) fosse presente nel computer. Ebbene, sbagliavo.
Snow Leopard: 64 bit, Grand Central, Open CL.
Tre termini che possono sembrare oscuri ai più, ma che da settembre, all’uscita di Snow Leopard in aggiornamento per ogni utente di Leopard, significheranno più potenza nei nostri Mac, anche in quelli non più recentissimi, purché montino processori Intel.
Il lavoro degli ingegneri software Apple si è concentrato su due strade: rifinire l’esistente, migliorando piccole e grandi funzioni di Mac OS X per offrire un’esperienza utente sempre all’avanguardia; e creare nuove basi tecnologiche per sfruttare al meglio l’hardware attuale e futuro. Anche molto futuro.
Snow Leopard, sicurezza a 64-bit
Se avete un Mac, allora vi sentite, giustamente, sicuri. In un certo senso immuni da hackers e virus: tutte faccende che lasciamo volentieri a chi possiede un PC con Windows.
Da questo punto di vista, la storia per Apple è sempre stata più gloriosa di Microsoft; chi si diverte a programmare virus ha poche motivazioni per tentare di attaccare un Mac e Apple ha potuto concentrarsi sull’implementazione di feauters innovative nei propri OS, guardando Microsoft intenta a contrastare attacchi provenienti da tutte le parti.
Tuttavia, a Cupertino, non amano restare con le mani in mano e con le nuovi versioni di Mac OS X, sono state introdotte funzionalità importanti per la sicurezza del sistema: il sandboxing, ad esempio, garantisce che gli applicativi facciano solo ciò per cui sono programmati, limitando il loro accesso ai documenti e alla rete, e una versione di questo è stata implementata anche nell’iPhone per obbligare ogni applicazione ad accedere esclusivamente ai propri files e preferenze. Snow Leopard, la prossima release di Mac OS X, non vuole essere da meno in tema di sicurezza.
Snow Leopard: passaggio ad un kernel a 64 bit, senza traumi
Come la maggior parte dei lettori sapranno, Mac OS X supporta perfettamente applicazioni a 64-bit, architettura molto più performante della precedente a 32-bit. Questa capacità era stata introdotta da Apple fino dalla versione Tiger, strizzando un occhio al passaggio a Core 2 Duo di Intel, e ha subito dei miglioramenti con la successiva major release (Leopard), passando dai semplici processi/server a 64-bit, al completo supporto per le applicazioni e il framework Object-Oriented di casa Cupertino: Cocoa. Con il futuro Snow Leopard, potremo assistere ad una successiva evoluzione.
Secondo quanto riportato dai rumors più accreditati, la prossima versione di OS X sarà la prima ad avere un kernel interamente a 64-bit. Alcuni di voi potrebbero dire “E allora?”. Beh.. allora Apple ha molto da insegnare.
WWDC08 – MAC OS X Snow Leopard in anteprima
Nel pomeriggio di ieri Apple ha presentato in anteprima la nuova major release di Mac OS X, nome in codice Snow Leopard. La conferenza di presentazione, successiva al keynote, era aperta solo agli sviluppatori accreditati. Per soddisfare l’appetito di tutti, Apple ha invece creato un’apposita sezione del proprio sito dedicata al nuovo sistema in cui ne vengono presentate alcune delle caratteristiche fondamentali. Snow Leopard sarà un upgrade meno ricco di nuove features, poiché Apple si è esplicitamente impegnata a migliorare “il motore” più che la carrozzeria. Come si legge nel comunicato stampa “più che essere incentrato sull’implementazione di nuove features, Snow Leopard migliorerà le performance di Mac OS X, imporrà un nuovo standard di qualità e getterà le fondamenta per la futura innovazione di OS X”
Photoshop CS4 a 64-bit solo su Windows
Adobe ha fatto sapere ieri che la nuova versione di Photoshop che verrà distribuita con la Creative Suite 4.0 supporterà l’architettura a 64-bit solamente su Windows, mentre i Mac User dovranno “accontentarsi” di una versione a 32-bit. Questa disparità di trattamento non è da attribuirsi al cattivo sangue che ultimamente sembra correre (Flash su iPhone vi dice nulla?) fra Adobe e l’azienda di Cupertino, bensì all’utilizzo da parte del produttore della Creative Suite del set di API Carbon -di cui Apple non ha sviluppato una versione a 64-bit- per lo sviluppo di Photoshop CS4.