Quella volta che Carl Sagan denunciò Apple

 Ci sono piccoli pezzi della storia Apple che per un motivo o per l’altro negli anni finiscono nel dimenticatoio. Episodi come la querelle che negli anni ‘90 contrappose Apple e uno scienziato di fama mondiale.

Nel 1994 gli ingegneri Apple che lavoravano allo sviluppo del Power Macintosh 7100/66 decisero di chiamare la macchina “Carl Sagan”, in onore del famoso astronomo, astrochimico, scrittore di fantascienza e divulgatore scientifico.

Era solo un nomignolo usato internamente e il computer non sarebbe arrivato sul mercato con quel riferimento, ma allo scienziato non andò giù che il suo nome fosse utilizzato alla stregua di altri quali “Cold Fusion” e “Piltdown Man”, che al tempo designavano altri progetti in corso alla Apple, associando così la sua persona a un esperimento pseudoscientifico (secondo il diffuso parere della comunità scientifica) e ad una bufala bella e buona.

 

A rivelare il nome “segreto” del Power Macintosh 7100/66 fu la rivista MacWEEK e fu proprio con una lettera alla pubblicazione, cui fece seguito anche una lettera di cease & desist recapitata agli uffici legali di Cupertino, che Sagan espresse il suo disappunto:

“Il mio endorsement non è in vendita. Per questo sono particolarmente dispiaciuto di constatare l’annuncio da parte della Apple di un Mac che porta il mio nome”.

La soluzione che trovarono gli ingegneri fu ancora peggiore: con un intento goliardico perfetto per essere mal interpretato decisero di cambiare il nome interno del Macintosh 7100/66 da Carl Sagan a BHA, una sigla all’apparenza innocua che in realtà stava per “Butt-Head Astronomer”, traducibile come “Astronomo testone”.

Su pressione del dipartimento legale gli ingegneri cambiarono nuovamente il nome in LAW, altro acronimo che stava per “Lawers Are Wimps” (“gli avvocati sono dei fifoni”).

Sagan non trovò molto divertenti queste successive revisioni e decise di denunciare comunque Apple, una prima volta per l’utilizzo improprio del suo nome, e la seconda per calunnia, a causa di quel butt-head.

In entrambi i casi la corte diede ragione ad Apple. Nel secondo caso, quello per calunnia, la corte sostenne che la natura “satirica” di quella che Sagan considerava un’offesa fosse evidente. Lo scienziato tuttavia fece ricorso e ottene infine un’accordo extra-giudiziale nel novembre del 1995.

Il commento finale di Apple sulla questione fu del Direttore della divisione Brevetti e Marchi, Paul D. Carmichael:

“Il Dr. Sagan ha contribuito grandemente in molte aree del sapere e in particolare è riuscito a rendere interessanti e comprensibili al vasto pubblico molte questioni di natura complessa. apple ha sempre nutrito un grande rispetto per il Dr. Sagan e non è mai stata intenzione di Apple quella di causare al Dr. Sagan e alla sua famiglia alcun imbarazzo o preoccupazione.”

Uno statement in legalese stretto che lasciava trasparire un’intenzione piuttosto esplicita: “la prossima volta staremo molto più attenti ai nomi in codice utilizzati dai nostri ingegneri”.

Fonti: MacObserver, Wikipedia, Reddit.

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