Stando a quanto riferisce lo stesso Linus Torvalds in un articolo su Wired, nel 2000 Steve Jobs avrebbe cercato di reclutarlo nel team di sviluppo di OS X.
A quel tempo Torvalds lavorava già in California presso la Transmeta e si occupava dello sviluppo di un processore che avrebbe dovuto essere piuttosto rivoluzionario: il Crusoe. Proprio in quel periodo arrivò l’invito a Cupertino per discutere della cosa.
Non c’è dubbio sul fatto che per Jobs e soprattutto per lo sviluppo di OS X, si sarebbe trattato di un gran bel colpo, sia dal punto di vista dell’immagine che da quello puramente tecnico, essendo Torvalds un eccezionale programmatore e molto esperto di Unix, sistema alla base di OS X.
Ma come sappiamo dai fatti, Torvalds declinò l’offerta. A quanto pare principalmente per due motivi.
Il primo era la condizione posta da Jobs: lasciare lo sviluppo di Linux. Semplicemente impensabile per chi conosce minimamente il pensiero di Mr. Linux e forse anche un po’ pretenziosa come condizione, visto che già a quel tempo Torvalds non si occupava più direttamente della scrittura del codice (o comunque molto meno), ma piuttosto della gestione dei vari sviluppatori sparsi per il mondo.
Comprensibile comunque da una personalità come Steve Jobs il pretendere l’esclusiva, considerando il mistico alone di segretezza che permeava Apple e che continua a esistere anche oggi.
Il secondo motivo è più strettamente tecnico e deriva principalmente dall’odio di Torvalds verso il kernel mach e più specificatamente verso i microkernel in generale. Odio ovviamente inteso in senso tecnico e informatico, anche se rimane epica la flamewar tra Linus e Andrew Tanenbaum, avvenuta su comp.os.minix agli albori di Linux (1992!) proprio in merito alla questione.
Comprensibile anche questa scelta da parte di Torvalds, anche se alla fine OS X utilizza XNU, che tenta di prendere le caratteristiche migliori di microkernel e kernel monolitico.
La sensazione che rimane è che entrambi, Jobs e Torvalds, abbiano perso una buona occasione.
[via | MacRumors]
Jobs l’ha sparata u po’ troppo alta a chiedere ad una personalità come Torvalds di rinunciare alla sua creature per cui è conosciuto in tutto il mondo. È noto però (dichiarazione di Torvalds) che nel 2005 il suo desktop era un PowerMac G5, ufficilamente con su Linux. Il PowerMac gli era stato comunque regalato.
Per fortuna ha rifiutato.
Linus era destinato a fare altro, ha un pensiero troppo “open” per Apple e Linux aveva bisogno di lui. Oltretutto i primi anni 2000 sono stati gli anni dove Linux ha cominciato a diffondersi parecchio, soprattutto in ambito server, e lo sviluppo era molto in fermento.
Vi consiglio di leggere la sua autobiografia “Rivoluzionario per caso”, dove tra l’altro racconta di questo colloquio avuto con Steve Jobs.