Anche voi avrete probabilmente pensato, vedendo la action figure di Steve Jobs comparsa sulla rete negli scorsi giorni, che non sarebbe durata a lungo. Gli avvocati di Apple hanno già inviato la loro lettera di cease and desist alla compagnia cinese che sta producendo il Jobs in miniatura, ma Paid Content sostiene che in realtà la bambola sarà legale in diversi stati, e Apple non avrà modo di interromperne la produzione e la vendita.
Se infatti in quasi tutti gli Stati Uniti d’America una persona possiede i diritti sulle proprie sembianze, è altrettanto vero che difficilmente questi diritti vengono riconosciuti a una persona deceduta. Solamente 12 dei 50 stati hanno infatti riconosciuto i personality rights dopo la morte: “Questo significa che gli avvisi di Apple riguardo la bambola sono una minaccia a vuoto nella maggior parte dei paesi. E la compagnia potrebbe anche non riuscire a proteggere il nome di Steve Jobs visto che, sorprendentemente, il termine non compare nella lunga lista di trademark registrati dalla compagnia. Secondo la legge americana, i cosiddetti “diritti di personalità” esistono solo ad un livello statale – non esiste legge federale. E solo circa una dozzina di stati riconosce i diritti di immagine dopo la morte. Ma a New York e nella maggior parte degli altri posti, non c’è alcuna protezione. Questo è stato confermato cinque anni fa quando una corte in uno stato ha dichiarato che nessuno ha diritti esclusivi per guadagnare sull’immagine di Marilyn Monroe. Gli sforzi per cambiare la legge sono, fino a questo momento, falliti.
Il prezzo ufficiale della bambola è 119,99$, ed è possibile preordinarla sul sito di In Icons. Su eBay sono già comparse le prime aste con “compra subito”, dove l’oggetto è offerto a qualche decina di dollari in più rispetto al prezzo fissato dal creatore dell’action figure, ma la produzione in massa avrà inizio solo il mese prossimo.
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Penso sia una cosa abbastanza raccapricciante, tuttavia non se se sia peggio chi produce ‘sta roba o chi la acquista, perché probabilmente sarà un successo.
@ asd:
Non capisco per quale motivo il tutto sia racapricciante. Seriamente.
Perché da un lato abbiamo una azienda che specula sulla figura di una persona deceduta da pochi mesi, dall’altro orde di “fan” pronte a rinunciare a un rene pur di acquistare suddetta figura, manco fosse la madonna.
Senza offesa, ma se per disgrazia un tuo caro morisse (spero vivamente di no e spero tu capisca che questo sia solo un esempio!), ti piacerebbe vedere la sua statuetta in vendita?
Io la trovo una cosa morbosa e di cattivo gusto.
tutto questo è ridicolo.
@ asd:
Però io ti vorrei chiedere per quale motivo una action-figure fa così paura, mentre son state fatte magliette, cover, adesivi, cartaigenica e chi più ne ha più ne metta, celebrativi per la morte di Steve Jobs. A me sembra del tutto normale. Fosse mio parente mi metterei l’anima in pace e morta lì.
Alla fine per ogni personaggio amato si sviluppa attorno qualsiasi tipo di merchandise, e secondo me i parenti non dovrebbero badare a chi ci guadagna dalla sua figura, e guardare al fatto che la gente gli vuole ancora bene.
Resta il fatto che non la comprerei mai, non per rispetto, ma per il fatto che non mi è mai sembrato questo superuomo.
Sì, però una maglietta-tributo ancora ancora la comprendo, ma una action-figure che ricalca le fattezze in maniera ultra-realistica mi sa troppo di morboso.