L’editore statunitense Simon & Schuster ha annunciato ieri che l’attesissima biografia di Steve Jobs firmata da Walter Isaacson arriverà sugli scaffali prima del previsto: non più a fine novembre come precedentemente annunciato bensì il prossimo 24 ottobre.
Il libro si può già ordinare su Amazon (dove le prenotazioni in questi giorni sono schizzate alle stelle) o anche tramite iBookstore. Nella versione italiana della libreria virtuale di Apple sono presenti due versioni del libro: una è l’edizione UK, a 15,99€, l’altra è la versione tradotta di Mondadori. Per entrambe la data di uscita è la stessa della versione americana, anche se Mondadori, cui avevo richiesto qualche giorno fa un commento, non ci ha fatto sapere se effettivamente la data è confermata ufficialmente e sostituisce la precedente.
L’autore dell’unica vera biografia autorizzata di Steve Jobs, ha condiviso con Phil Elmer-DeWitt, ieri, una testimonianza di cui vi consiglio vivamente la lettura. E’ un estratto dell’articolo che Isaacson ha scritto per il numero speciale di TIME di questa settimana, disponibile da oggi anche su iPad. Un altro estratto estremamente toccante dell’articolo di Isaacson è stato pubblicato da 9to5 Mac.
Il legame fra Steve Jobs e TIME non si limita di certo a questa testimonianza e a quest’ultima copertina del numero speciale (a tal proposito ecco qui la storia di quella foto, narrata da chi l’ha scattata). Il co-fondatore di Apple è finito sulla prima pagina del noto settimanale statunitense per ben 9 volte (compresa quest’ultima).
Sempre TIME ha pubblicato uno slideshow di immagini a cura di Diana Walker, fotografa che di Steve Jobs era diventata buona amica fin dal 1982 quando fu inviata nella Silicon Valley per un servizio su quel nuovo e rampante ragazzo già multimilionario che allora era ancora all’inizio della sua carriera. Alcune delle foto intime che trovate in quel lightbox racchiudono tutta l’essenza di Steve e ci offrono un insolito scorcio privato della vita di un uomo fondamentalmente schivo. (Le avevamo già segnalate qualche tempo addietro, così come questi altri rari scatti del co-fondatore).
Walter Isaacson dice che l’ultima domanda che ha rivolto a Steve prima di salutarlo per l’ultima volta, dopo il loro incontro di un mese fa, ha riguardato il motivo per cui Jobs, solitamente così attento al suo privato, ha voluto aprirsi così tanto con lui per questa biografia: “Voglio che i miei figli mi conoscano”, E’ stata la risposta. “Non ero sempre disponibile per loro e voglio che loro sappiano perché e che capiscano ciò che ho fatto”.
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