La Jackling House non c’è più. La casa costruita per il magnate del rame Daniel Jackling dall’architetto George Washington Smith negli anni venti, dimora di Steve Jobs dal 1984 al 1991 è stata demolita questa settimana.
La villa fu al centro di un lungo braccio di ferro legale fra Jobs, che voleva raderla al suolo per costruirne una più bella e “di maggior valore storico” e i “conservazionisti” che invece volevano preservare quello che veniva definito come l’esempio del movimento architettonico noto come “revival coloniale spagnolo”. Gizmodo, con slancio forse eccessivo, ha noleggiato un aereo da turismo per scattare le foto che vedete in questa pagina.
Da quella storia del prototipo dell’iPhone 4 Gizmodo ha sviluppato un attaccamento morboso a tutte le questioni che riguardano Apple ed è chiaro come ogni pezzo punti inevitabilmente a mettere in evidenza i “lati oscuri” dell’azienda di Cupertino. Il post di Jesus Diaz intriso di retorica che correda queste foto non fa eccezione e suggerisce velatamente che questa demolizione è uno scempio. In realtà è molto difficile capire quale fosse il valore storico di quella che ormai era poco più di una vecchia catapecchia di 90 anni fa.
Il motivo per cui questa casa e la sua storia attirano l’attenzione del Mac Web è che quella della Jackling House è una metafora: il nuovo come valore fondante contro la conservazione del cimelio ovvero, in nuce, la filosofia di Steve Jobs e di Apple. Passi l’interesse per la metafora ma da qui a noleggiare un aereo per poter osservare la demolizione dall’alto come ha fatto Gizmodo ce ne passa. Sia come sia, ora le foto ci sono, tanto vale dargli un’occhiata. Il box sulle dimore di Steve che trovate nell’articolo di Diaz in ogni caso è un aggiunta biografica interessante.
Ecco, se uno stesse davvero per morire si rifarebbe la casa ?
a me piace tutto ciò che è vecchio
inoltre per essere stata la casa di jobs era da conservare
se non la vuole lui per carità, ma non sono contento
E “sti pazzi” non ce li mettiamo?
“quella che ormai era poco più di una vecchia catapecchia di 90 anni fa” vuoi quindi dire che in Italia siamo tutti cretini? Conserviamo catapecchie anche di 2000 anni…il mio professore di teoria e storia del restauro ti avrebbe come minimo cacciato dall’aula per una frase del genere.
Ogni unita architettonica una volta costruita inizia a vivere di una vita propria che dovrebbe garantirne il diritto alla sopravvivenza nel tempo. I libri sono pieni di edifici storici demoliti e di cui restano solo dei disegni.
Mi dispiace dirlo ma questa cosa mi ha fatto perdere tutta la stima che avevo in Jobs…una persona che non ha rispetto per un edificio storico e della storia vuol dire che non ha rispetto neanche delle altre cose.
Faccio un esempio che forse potrebbe illuminarvi…cose pensereste se un architetto in possesso di un vecchio Apple, uno dei primi che Jobs creò con le sue mani, decidesse di buttarlo nell’immondizia perchè gli serve un nuovo computer? Infondo è solo uno scassone di vennt’anni fa…
@ klerik:
… io capisco chi, ad esempio gli americani, non avendo un passato (millenario) si preoccupa di conservare qualunque manufatto anche solo vecchiotto proprio per… costruirsi quel passato che non ha
ma noi del vecchio continente, invece, non ce ne siamo mai preoccupati (e con mai intendo in tutta la storia dell’umanità!) fino a quando quella ammerregana è diventata la cultura dominante anche in questo!
non dico certo che tutto vada buttato via, ma è triste che sia andata totalmente persa ogni capacità/volontà critica. spero che il tuo professore non sia ottuso come lo descrivi, ma avendone conosciuti “alcuni” (anche famosi) non ci spero più di tanto :-p
ed esistono civiltà/culture millenarie in cui *la continuità* si tramanda non con la museificazione/mummificazione ma con *il rinnovamento* ;-)
Io penso k ognuno con le proprie cose ci fa il pazzo che vuole, che sia una villa come un computer, è mio? L’ho pagato io? Ci faccio cosa voglio, non c’entra stima o rispetto x la storia qui!
@ klerik:
il gruppo di case in cui abito io e i miei parenti stretti erano stati, per anni e anni, un grosso casolare e una stalla con fienile… andavano a pezzi e si investì negli anni 80 e 90 per ristrutturarli e farne varie case singole e appartamenti..
cosa dovevamo fare? tenere un rudere “storico” sui nostri terreni e farci delle case nuove da zero comprando un terreno?
questa casa apparteneva a un “presunto stile architettonico” di neanche un secolo fa. non era un edificio di nessuna rilevanza storica.. era solo una villa.. e non era la dimora di un imperatore..finché era abitabile ci hanno vissuto… ora l’hanno demolita e ci rifaranno sopra un vero gioiello dell’architettura moderna..
non mi paragonare la casa di Jobs con dei fori imperiali… perché allora non ci siamo proprio..
E’ interessante notare come alcuni abbiano una posizione estrema per principio, come quelli di Gizmodo, e altri dopo aver criticato questo comportamento, ne assumono una all’estremo opposto: “una vecchia catapecchia di 90 anni fa”? Che qualifica serve per poter affermare ciò?
Sono d’accordo con klerik quando fa l’esempio del computer.
Dal mio punto di vista, con tutti i soldi che ha Jobs, poteva benissimo lasciare la villa, e comprarsi un terreno nuovo. Poi ognuno fa quello che vuole con il suo patrimonio.
Spero almeno che tra 100 anni non butteranno giù la casa “di maggior valore storico” ora che verrà costruita.
Scusate, ma sento la necessità di essere retorico…
Di fronte a gente che NON riesce a pagare neanche 713 euro al mese di mutuo per 48 (QUARANTOTTO) mq di casa (indovinate di chi parlo?), noi stiamo qui a discutere del fatto che un miliardario (della cui azienda io stesso ho acquistato la maggiorparte dei prodotti) demolisca la sua casetta perchè non gli piace e ristrutturarla gli costerebbe (poverino) più di 10 mil di dollari, mentre costruirne una ex novo gli costerà SOLO poco più di 8 milioni…
Come direbbe il gande capo indiano, ESTIQAATSI de tutta sta faccenda…
Gundy dice:
Magari perchè quella persona spende troppo in prodotti Apple…