Nella lettera in cui annunciava l’abbandono della carica di CEO Steve Jobs ha fatto capire con una sola frase, “chiedo che sia messo in atto il nostro piano di successione”, che le procedure per il passaggio delle consegne erano già stabilite e decise, nonostante l’assenza di una strategia pubblica sia spesso stata oggetto di contestazione da più parti.
Cosa succede ora? John Gruber ha pubblicato qualche ora fa un articolo in cui riassume in maniera egregia quale sarà il futuro di una Apple senza Steve Jobs al timone.
E nonostante molti si siano attenuti alla facile equazione implicita dimissioni=peggioramento delle condizioni di salute di Steve, con tanto di titoli da brividi sui giornali online, il decano del giornalismo tecnologico statunitense, Walt Mossberg, sostiene che Steve continuerà ad essere coinvolto nelle decisioni strategiche dell’azienda.
Mossberg cita fonti estremamente ben informate all’interno di Apple, il che in questi casi significa “alcuni dirigenti di livello molto alto o membri del consiglio di amministrazione”.
“Ha intenzione di rimanere coinvolto nello sviluppo dei prodotti futuri più importanti,” scrive Mossberg, “e di essere un Presidente del CDA attivo e presente anche se nel frattempo sarà Tim Cook a dirigere le operazioni quotidiane dell’azienda”.
Di sicuro le dimissioni da CEO non hanno influenzato, almeno per il momento, gli altri compiti amministrativi dell’ex-CEO. Jobs è ancora membro del consiglio di amministrazione di Disney, azienda di cui è il maggior azionista con il 7% di titoli in suo possesso.
La pagina dei dirigenti Apple è già stata aggiornata a tempo di record per rispecchiare la grossa novità, anche se in compenso il profilo del dimissionario Ron Johnson è ancora presente e visibile.
Anche Steve Wozniak, che di Apple è stato il co-fondatore, ha commentato su richiesta di Byte Magazine la notizia delle dimissioni di Steve Jobs e ha detto che la scelta lo rende “felice per Steve”:
“Doveva sacrificare moltissimo per guidare Apple. Voglio dire, tutto il tempo, tutti ti cercano giorno e notte, questo intendo con sacrificare. Sarebbe spossante per tutti essere continuamente sotto pressione costante e dover sottostare sempre a così tante aspettative. Ora Steve ha solo bisogno di prendersi un po’ di ‘tempo per Steve’. Se lo merita”.
Il titolo su La Stampa è lo specchio della cloaca rappresentata dalla stampa generalista su internet.
Incompetenza. Scarsa professionalità. Beceraggine. Sciacallaggio.
Meno male ci sono i blog!
Per non parlare dei telegiornali. Risentiteveli su internet riguardo alle dimissioni da CEO di Jobs.
I giornalisti ormai son la caricatura di loro stessi.
E’ finita. Il mio prossimo PC sarà con Windows