Che la mancanza di una figura carismatica come quella di Steve Jobs si faccia sentire è cosa nota a tutti. I keynote di Apple non sono più come prima e non si respira più quel velato campo di distorsione della realtà che aveva attirato anche le alte cariche governative americane e con cui il fu iCEO era solito condire ogni parola che usciva dalla sua bocca.
Inoltre, Jobs era come un cartone animato. Come un eroe dei fumetti. Quei personaggi che siamo abituati a vedere vestiti sempre nello stesso modo. Dalla prima all’ultima puntata. Nelle foto ufficiali della leadership di Apple così come nella realtà. Nel quotidiano così come nelle grandi occasioni, magari seduto a tavola col Presidente degli Stati Uniti d’America. Come dimenticare i turtleneck neri coi Levi’s, le New Balance e gli occhiali (privi di montatura) alla Harry Potter? La divisa, spiegata poi nella biografia ufficiale di Jobs, sembrava dover essere una caratteristica anche del nuovo CEO (oltre che degli altri SVP -eccezion fatta solo per Ive-) seppur diversa da quella dell’iCEO visto come è solito vestirsi per le presentazioni di nuovi servizi e prodotti. Ed invece così non è.
Sebbene il nuovo CEO, Tim Cook, sia solito presentarsi in abbigliamento scuro per le presentazioni Apple, sembra essersi persa l’usanza per anni portata avanti da Steve Jobs. Cook, infatti, si presenta nella pagina della leadership Apple con una camicia celeste e senza occhiali. Un abbigliamento diverso da quello suindicato per le presentazioni.
Non abbiamo idea di come ogni giorno il nuovo CEO di Apple si presenti in quel del civico 1 di Infinite Loop a Cupertino (Jobs era solito usare ogni giorno la sua divisa, invece – ndr), ma sappiamo per certo che non disdegna affatto l’avere una mise sempre diversa a seconda delle occasioni (almeno ultimamente). Con una tuta Nike all’Apple Store di Pechino durante la sua ultima visita in Cina o, ancora, sempre a Pechino, in giacca e cravatta in compagnia del vice premier cinese.
Sebbene i successi di Apple nelle vendite dei prodotti ed il valore delle azioni non accennino a diminuire, è chiaro che la Mela mangiucchiata ha perso quell’aura speciale che solo un personaggio come Jobs era in grado di donarle. Anche solo con una semplice divisa “d’ordinanza”.
Credo che Jobs fosse “magico” non Apple… Steve era certamente un personaggio, bello o brutto è soggettivo. Apple è un’azienda e Cook gli sta dando la direzione giusta.
Spero solamente che non si perda di vista quello che voleva Jobs ovvero la semplicità, la bellezza, la funzionalità e la professionalità. I prodotti Apple devono essere i punti di riferimento nella tecnologia e devono dare all’utenza quell’esperienza che cercava. Apple deve essere coraggiosa e non conformarsi al mercato… altrimenti potremo vedere un continuo “imborghesirsi” dei loro prodotti… Questo sarebbe brutto.
Sì dài ma adesso basta con ‘sto Steve, lasciatelo morto.
Se ne parla più adesso di quando era vivo. Cheppalle!
Chissenefrega di come veste Cook rispetto a Jobs!
Chissenefrega se a Jobs non piaceva il nome Siri!
Chissenefrega di chi Jobs avrebbe voluto a lavorare su Os X!
Non c’è più!
Chissenefrega!
‘Sti blog sulla mela stan diventando peggio del tg5…
@ Michele:
Non leggere ció che non ti interessa. Nella policy di una multinazionale ci sta il dress code. E il CEO può dare indicazioni in merito.
@ Gieffe
Sì va bene, ma a chi interessa? Questo è il punto chiave.
Per quanto riguarda il non leggere ciò che non mi interessa, sono con te; però sono iscritto via rss, quindi mi arriva tutto.
In ogni caso la mia era un’osservazione di cui io farei tesoro.
Ormai è un dato di fatto: i blog del settore sono QUASI tutti un ricettacolo di gossip.
E lo stesso inutile gossip che pedissequamente rimbalza di qua e di là, tra l’altro…
Comincerò a scremare gli rss e morta lì.
Tanto non vi mancherò di certo. :)