L’iPad non è ancora stato commercializzato e già fior di analisti e commentatori illustri si sperticano per decretarne le sorti. Si è discusso molto dell’impatto che il nuovo Tablet di Apple potrà avere sul mercato editoriale internazionale, soprattutto quello di giornali e riviste, che oggi faticano a trovare la propria dimensione in questo difficile periodo di transizione verso il digitale.
In generale fra gli addetti ai lavori si respira uno speranzoso ottimismo, spesso innescato da concept e progetti preliminari che promettono una rivoluzione dei contenuti veicolata dal dispositivo Apple. Ma ci sono anche gli scettici, quelli che preferiscono rimanere a guardare prima di decidere il da farsi.
Giusto pochi giorni fa vi segnalavamo le perplessità degli editori online che aderiscono alla AOP (Association of Online Publishers), secondo i quali il 2010 sarà solo un anno di acclimatamento: l’iPad avvierà solamente un processo di rinnovamento che però arriverà a dare i suoi frutti dal 2011 in poi.
Quale visione vi sentite di condividere? Ditecelo rispondendo al nostro sondaggio e lasciando un vostro commento sulla questione.
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@REDAZIONE TAL: fareste un sodaggio intitolato “quanti di voi vorrebbero un motore di ricerca Made in Apple?” ?
Sarebbe molto interessante scoprire i risultati.
Poi chissà che Apple non lo stia già progettando XD; ma soprattuto, chissà a cosa serve la server farm che sta venendo costruita del costo da 1 miliardo di dollari!
Grazie per l’attenzione!
avessi una testata Online sicuramente cercherei di fare un prodotto fruibile sia da iPad che dagli e-book readers, giocando su risoluzione e contenuti ridimensionati a dovere, in Italia il passo sarà lungo, secondo me ci vorranno ancora 5 anni prima di vedere un qualcosa di serio, sarebbe bella una rivoluzione nelle scuole, via quegli zaini pieni di libri che mi hanno fatto venire la scogliosi e un bell’e-book reader con 30 libri pagati 9€ e 90 anziché 2 pagati 100€!
Potrebbe rivoluzionarla se Apple diventasse, in un certo senso, “casa editrice virtuale” ed ognuno potesse pubblicare i propri libri su iBookstore direttamente dall’iPad, scrivendoli su Pages. Come per le applicazioni: 30% a Apple, 70% all’autore.
Ad ora la situazione dell’editoria, almeno quella italiana, è pietosa: sono pronti a pubblicare qualsiasi boiata tu scriva se sei un personaggio noto, ma se sei uno sconosciuto, potresti anche avere scritto il nuovo Codice da Vinci (per citare un best seller a caso), ma devi pagarti tu le copie.
@ Tiziano Dal Betto:
Tiziano, riguardo il sondaggio da me proposto?
Che ne pensi, è una buona idea?
Se lo pensi, beh… Fatelo!! ;)
@ Leonardo:
Ma cosa c’entra qui? Scrivi ai blogger in privato!