Steve Jobs: Final Cut sta bene

La notizia del licenziamento di circa 40 dipendenti Apple che facevano parte del team di sviluppo di Final Cut Studio ha fatto temere per l’abbandono del mercato del video professionale da parte di Apple. L’ipotesi è sicuramente infondata visto che Final Cut domina il mercato della produzione hollywoodiana ed è funzionale, insieme agli altri programmi pro, alla vendita dei Mac di fascia alta. Non c’è nessuna valida ragione che possa spingere Apple ad abbandonare questo mercato.

Per quanto questo semplice ragionamento logico possa essere sufficiente a convincersi della buona salute di Final Cut Pro, fa piacere che Steve Jobs in persona abbia confermato la buona salute del software. Lo ha fatto con una delle sue classiche mail ermetiche in risposta ad una richiesta inoltrata da Mike Contaxis di Mac Soda.

“No worries. FCP is alive and well. Sent from my iPhone”.Nessuna preoccupazione, dunque, Final Cut Pro se la passa alla grande. I 40 licenziamenti erano probabilmente dovuti, come avevamo già ipotizzato, ad una riorganizzazione sulla base di parametri qualitativi. Del resto per Apple non è importante la quantità di persone che lavorano ad un progetto (mica siamo a Redmond!) ma la qualità del lavoro che svolgono.

9to5 Mac ha preteso di leggere l’header dell’email per confermarne l’origine e ha scoperto un particolare curioso. Il messaggio arriva proprio da Cupertino (ma non è una sorpresa, si sa che Steve ogni tanto risponde per davvero) ma l’iPhone da cui El Jobso l’ha inviato gira ancora con il firmware 3.1.2. Lo si può vedere dal codice identificativo della versione di Mail in uso sul dispositivo (7D11) riportata nel campo X-Mailer. Steve ha poco tempo per aggiornare oppure teme che il nuovo update possa creare problemi con il suo iPhone jailbroken?

7 commenti su “Steve Jobs: Final Cut sta bene”

  1. mi sono sempre chiesto come fa uno a cui arrivano centinaia di migliaia di email al giorno a leggerle tutte o comunque a trovare quelle poche che non siano spam ad hoc, lettere di fanboy preadolescenti, insulti, minacce…

    Rispondi

Lascia un commento