A Steve Jobs, ormai lo sappiamo, Flash proprio non piace. Durante un incontro con i dipendenti alla Town Hall, a seguito della presentazione dell’iPad, Jobs aveva già apertamente dichiarato al sua avversione alla tecnologia multimediale di Adobe.
Secondo quanto riportano le fonti di ValleyWag, Jobs avrebbe reiterato questo suo punto di vista anche durante l’incontro con gli executives del Wall Street Journal avvenuto durante l’ormai noto tour di “promozione” di iPad presso i grandi editori newyorchesi.
Durante la riunione, incalzato sull’argomento, Jobs ne avrebbe dette di tutti i colori su Flash, definendo “trivial”, ovvero banale, l’eventuale processo di eliminazione totale di Flash dalle pagine del WSJ. L’edizione online del giornale di Murdoch fa largo uso della tecnologia di Adobe per la pubblicazione di contenuti multimediali.
El Jobso avrebbe definito flash un “CPU hog”, un “ciuccia-CPU” (letteralmente un porcello da CPU), additando poi la tecnologia di Adobe come fonte di falle di sicurezza. Se l’iPad dovesse spendere i suoi cicli CPU a decodificare elementi Flash, avrebbe sostenuto Jobs, la sua batteria durerebbe un’ora e mezza, non 10 ore.
Secondo il CEO di Apple Flash è una tecnologia destinata a morire. E’ questo fondamentalmente il motivo per cui Apple non concentra risorse sullo sviluppo di soluzioni basate su Flash. “Non spendiamo un sacco di energia su tecnologie vecchie”, avrebbe detto Jobs senza mezzi termini.
E non è finita, perché secondo le fonti di ValleyWag Jobs avrebbe ulteriormente insistito sulla questione con una serie di analogie fra Flash e alcune tecnologie morte che Apple ha abbandonato prima di altri o al cui “decesso” ha contribuito direttamente:
- I floppy che furono eliminati dagli iMac
- Le vecchie porte di connessione dati, inclusa la FireWire 400
- I monitor LCD con retroilluminazione CCFL
- I CD, fatti fuori da nuovi metodi di fruizione dei contenuti musicale grazie al contributo di iPod e iTunes
Jobs non si sarebbe limitato ale critiche, suggerendo ad esempio che i video in Flash presenti sulle pagine del Wall Street Journal potrebbero facilmente essere sostituiti da filmati in H.264 e che i contenuti multimediali potrebbero tranquillamente essere forniti attraverso strutture open come i framework Javascript.
Come fa giustamente notare ValleyWag, sui contenuti video Jobs può avere ragione, ma è abbastanza insostenibile la banalità di un processo come il passaggio da una struttura Flash ad una Javascript che comporta una riorganizzazione della base del team editoriale di programmazione e lo sviluppo di nuove competenze che andrebbero poi integrate nel flusso editoriale della versione online del Journal.
Come l’hanno presa al WSJ questa sparata? Non è dato saperlo con certezza ma sicuramente non è un caso che il 10 febbraio sia stato pubblicato un editoriale di Holman Jenkins, membro del consiglio di amministrazione, in cui si denuncia la Microsoftizzazione di Apple. Uno degli elementi a sostegno di questa teoria? La decisione di tenere Flash fuori dall’iPad, in un ottica di “gioco a somma-zero” con i rivali di Adobe.
“In teoria dei giochi un gioco a somma zero descrive una situazione in cui il guadagno o la perdita di un partecipante è perfettamente bilanciato da una perdita o un guadagno di un altro partecipante.”
Non mi pare che Apple produca un “Apple player” (o un “Apple producer”) da fornire a chicchessia… la teoria del “gioco a somma zero” (se io vinco tu perdi) non sta in piedi.
Apple cerca di spingere formati “veramente” aperti, a guadagnare sarebbero tutti, non solo Apple.
come sempre affermazioni senza senso: mentre tutti si aprono al flash (anche i lettori multimediali) Apple si chiude a riccio: non sia mai che ci siano prodotti alternativi a prezzo più basso…
@ Paolo:
sono d’accordo, anche io non condivido la posizione di quell’editoriale, che dimostra però come al WSJ non l’abbiano presa bene la tirata anti-flash di Jobs.
@ zio:
Ti sbagli: A chiudersi come un riccio non è Apple, bensì tutte quelle ditte che usano solamente il flash, che, di fatto, è una tecnologia che è giunta al termine. Ergo, Apple in questo modo si sta aprendo (lo è già) verso le nuove tecnologie, come l’HTML5
;)
Credo che oltre Apple grazie al successo di iPhone e (speriamo) di iPad la vera spinta per HTML 5 deve essere data da Microsoft, supportadolo con Explorer.
Se Explorer supportasse HTML 5, allora sì che ci sarebbe una vera rivoluzione per come fruiamo il web.
Che interesse dovrebbe averne però Microsoft? Pochi, dato che ha il suo Silverlight (che fra l’altro nella versione sul sito della RAI non esiste per processori PPC).
@leonardo: giusto, se vado contromano in autostrada la colpa è degli altri che non si adeguano. Scusami ma proprio non capisco. poi come fai a dire che è una tecnologia giunta al termine? Ti potrei far presente che ci sono molti siti (anche famosi) di streaming che si basano proprio sulla tecnologia flash. Inutile poi parlare di giochi (hai presente DOFUS) on-line di massa che si basano proprio su quella tecnologia che tu dici essere giunta al termine.
Per me chi è arrivato al suo termine è Jobs
Vorrei solo far notare che la tecnologia Flash per ora è una delle più diffuse al mondo per l’applicazione multimediale online e non.
Il problema è che, come giustamente fa notare Jobs, a differenza di molti commentatori che non sanno nemmeno che cosa davvero Flash, è una tecnologia vecchia perché basa la sua versatilità (enorme non c’è che dire) e la sua velocità sull’elaborazione dei dati verso CPU. Questa concezione di versatilità e velocità è esattamente in controtendenza poiché da qualche anno a questa parte si sviluppano tecnologia hardware finalizzate ad un uso in mobilità ad alta efficenza (quindi rapporto prestazione-durata dell’operatività) un esempio sono i netbook o gli ipad, i cellulari di nuova generazione, tutti i dispositivi portatili con accesso internet.
Flash non è adatto a nutrire il bisogno di efficenza operativa ergo Flash è una tecnologia vecchia che “consuma troppo”… per cortesia prima di dire che visto che 10000 di siti usano Flash allora è buono pensateci: lo usano perché non esiste nessuna alternativa qualitativamente equivalente (ed economicamente), questo non significa però che sia una tecnologia buona e consona alla filosofia informatica del futuro… che porta nella direzione opposta.
Zio
un conto è dire che flash sia diffuso, altro è pretendere di negare che sia una tecnologia morta e sepolta.
E una tecnologia è tale quando, nonostante una sua larga diffusione, non cambia da anni e rimane la stessa per anni e anni. Flash è immobile da anni senza aver mai risolto le proprie pecche di gioventù.
Sarebbe come se Apple avesse lasciato gli iPod fermi a come erano due anni fa: sarebbero stati super diffusi ancora oggi, ma verrebbero considerati vetusti e morti sotto il profilo prettamente tecnologico.
Jobs è talmente arrivato al suo termine che mentre lui è ancora lì più forte di prima, quelliche dicono che è arrivato al termine stanno dietro una anonima tastiera scrivendo nei commenti ad un post qualsiasi. Pensa te.
Il punto è che un plugin è per forza di cose un artefatto rispetto a Internet. HTML è Internet quella genuina, non artefatta appunto.
E per inciso, se nella storia qualcuno non fosse andato controcorrente, sarebbero mancati
molti benefici e scoperte.
Io su iPhone non ho mai avuto bisogno di flash e non penso che su ipad le cose cambino di molto. Tra l’altro si vocifera che hulu stia per adattare tutto il sito ad iPhone OS. Per dire.
@ zio:
hai detto una gran Cavolata, la Apple non si chiude a riccio, cerca il progresso.
FLASH fa letteralmente schifo.
@ zio:
e continuo, dire che Jobs è arrivato al termine è da chi nn capisce una ***** Vuoi Flash? Non comprare prodotti Apple! Ciao!
@alemkanda: infatti non li compro!
@rogerdodger: carissimo, prima che passassero all’architettura x86 di Intel non mi pare che Jobs se la cavasse molto bene. Vorrei farti notare che scrivere software (come il Leopard) per un hardware conosciuto è come fare giochi per PS3 o Xbox360, cioè facilissimo. Sopratutto se prendi una versione base Linux e la adatti al tuo hardware. Per me la Apple sui pc fa questo. Se poi parliamo di iPod e iPhone non concordo sul prezzo, non sulle loro qualità. Sull’iPad non ne capisco l’utilità.
Sul Flash non state tenendo conto dei costi di sviluppo, che con il passare degli anni sono diminuiti sempre di più. Ci vedo proprio la maggioranza dei siti web che passano ad HTML5 o altro, con costi di sviluppo superiori, con il solo presupposto che l’ha detto Jobs (che non mi pare sia un guru del software). In pratica, l’avesse detto Linus Torvaldso o Bill Gates, cioè gente che produce software usato da anni a livello worlwide per tutto l’hardware, l’avrei preso in considerazione. Detto da uno che fa telefoni e lettori mp3 non mi sembra un’affermazione intelligente.
@zio
IO RIVOGLIO IL FLOPPY!!!!
@zio
zio..ahahahah..fa solo telefoni e lettori mp3 ahahhaah vero vero zio..lui nn capirà nulla di software..tu del resto :)
zio dice:
Per sviluppare in Flash si deve comprare Flash. Per sviluppare in HTML5 basta un editor di testo e un browser, magari sfruttando framework e librerie gratuite e open.
@teo: anche per programmare in java basterebbe l’SDK e un notepad, poi chissà come mai tutti usano tool di sviluppo. Motivo? Tempi di sviluppo, ecco perchè l’open source non sfonda. Il time to market delle applicazioni deve essere il più breve possibile. Se tu hai un’azienda e vuoi un sito web e te lo offrono on-line entro 2 mesi a 100$ in Flash e un’altro fornitore te lo propone on-line in 3 mesi a 200$ in HTML5, tu scegli il Flash! Perchè può anche essere al temine dello sviluppo ma funziona benissimo.
@ciompo81: ma hai letto quello che ho scritto? O ti sei fermato alle ultime 4 righe?
Flash è morto come Windows che è ancora basato su un filesystem vecchio di vent’anni (4 cartelle buttate alla bene meglio). Perciò zio non mi venire a mettere Gates sullo stesso livello di Torvalds e non insultare Jobs se non sai manco che lavoro fa (è un CEO non uno sviluppatore anche se di software ne capisce eccome)
@zio:
HTML5 è il futuro del Web. Flash è una tecnologia molto usata, spesso per cose inutili (gallery in siti HTML, menù -spesso non animati- e altro). Sviluppo siti in Flash e, credimi, costano più di quelli in HTML! E sai perchè? Perchè per sviluppare in Flash non c’è bisogno solo del software, ma anche di conoscenze di programmazione (ActionScript 2.0/3.0). Con il semplice software potrai solo far muovere una pallina. I siti in Flash, in Web Agency, hanno un prezzo a partire dai 900€ (poi dipende, in base al cliente e a molte altre cose). I nostri siti in HTML partono da 500€. Tempi di programmazione: in Flash ci vuole di più! Perchè non è semplice studiare graficamente il sito e far andare tutte le animazioni al tempo giusto, al momento giusto e coordinare gli elementi grafici con le animazioni stesse. Per un sito HTML animato in JavaScript (con libreria JQuery) ci vuole molto meno: disegno in Photoshop del layout e poi costruzione tramite HTML e CSS della pagina base. E pensa: per un’animazione basta una semplice stringa di codice perchè basta richiamare il JS…
Altra cosa: quanto tempo ci vuole a far caricare un sito in Flash? E quanto ci vuole per un sito HTML? Gli utenti, quando vedono il preloader, spesso attendono un po’ e poi abbandonano il sito perchè vogliono vederlo aprire all’istante, come se fosse una pagina HTML.
Per quanto concerne la CPU nei Mac: la mangia. E troppo. Non è accettabile una cosa simile. In Agency abbiamo solo Mac (dai MacPro ai MacBook) ed è uno strazio lavorare su Flash sapendo che poi il sito ti risucchierà mezza CPU solo per fare un test del menù o delle animazioni. C’è bisogno di maggiore sviluppo di Flash per quanto riguarda le piattaforme con MacOS X. E se mangia CPU su un MacPro, figurati su un iPhone o su un iPad: brucia la batteria, blocca i processi, rallenta i dispositivi.
Penso che Flash sia una tecnologia buona, ma deve migliorarsi assolutamente, perchè è rimasto identico a come era anni fa. L’HTML deve proseguire per la sua strada: i Web Designer e Developer che si rispettino devono mettersi sotto ad imparare HTML5 e CSS3.
Fede :)
Senza soffermarmi sul discorso che si sta trattando nei commenti, vorrei solo sottolineare le parole che “zio” (non vorrei che fosse il mio) ha apertamente lasciato intendere: “Io non compro prodotti Apple”. Interessante. A questo punto, TAL può davvero vantare il primato di sito-Apple che attrae il maggior numero di poveri PC-weenie. =D
@Zio
Ma veramente pensi quello che hai scritto??
O dalle tue parti è ancora Carnevale?
Se così fosse ti perdoniamo, se invece (come temo) sei già in Quaresima come tutti noi, sappi che Flash è un dinosauro marchiato Macromedia per me non solo morto, ma anche sepolto e fossilizzato da tempo immemore.
Il fatto che il 99% delle aziende lo utilizzi per questioni economiche sono mere questioni economiche, sul fatto che sia prestazionale e affidabile c’è da discuterne fino a Pasqua.
Quoto Fede al 100%, ha già spiegato benissimo come stanno le cose, sarà ora che Adobe si svegli.
zio dice:
Guarda, realizzavo siti in Flash anni fa e l’ho abbandonato proprio per i costi di sviluppo e di manutenzione.
Oggi esistono basi molto solide da cui partire per realizzare buoni siti che rispettino gli standard e davvero efficaci anche nel mondo open: CMS come Drupal, Joomla!, Typo3, WordPress, ecc. o gli innumerevoli framework e linguaggi di scripting o programmazione per uno sviluppo veloce.
Se devo mettermi a imparare Actionscript 3 per usare Flash, preferisco di gran lunga imparare Ruby (ad esempio).
@ Michael Stern:
bè un bene, vuol dire che i contenuti sono tali da suscitare interesse anche nei non clienti apple. Mi chiedo se sia altrettanto bene usare, da quello che si può “intuire” nei commenti, un certo tono di illeggitimità nel diritto alla parola solo perchè il loro computer quando si accende non esegue uno svafillante chime “TAAAAAAAAA”. Non credi ?
@ burt0n:
Che susciti interesse è un bene, ma che attiri continue ed inutili polemiche in ogni articolo, create da persone che nemmeno sono interessate all’argomento (ma solo a venire ad attaccare briga), questo non mi pare affatto un bene. Prendersela con delle persone perché non hanno un Mac è assurdo. Ma fare un appunto dinnanzi a gente che inneggia senza sosta alle provocazioni e a inutili guerre da bambini, questo non mi sembra così insensato. ;)
zio:
solito troll…. direi che bisogna ignorarlo…su questo sito crea sempre scompiglio!