In questi giorni abbiamo avuto la possibilità di testare per voi Setapp, piattaforma alternativa di distribuzione di app per macOS, che darà accesso ad un gran numero di app premium accuratamente selezionate dalla redazione in cambio di un abbonamento mensile.
La configurazione di Setapp è molto semplice: dopo essersi registrati sul sito, verrà proposto il download dell’app per macOS. Una volta scaricata ed effettuato l’accesso con le proprie credenziali, un breve video ci mostrerà le principali funzionalità del software.
Terminata questa prima fase, potremmo accedere a Setapp dalla cartella che verrà creata sul Dock, dalla barra dei menù, o dalla barra laterale del Finder, cliccando sulle rispettive icone Setapp.
Verremo reindirizzati alla cartella di Setapp, contenente molte delle più importanti e prestigiose app in circolazione su macOS. Solo per citarne alcune, sono presenti: Ulysses, CleanMyMac 3 e Squash 2, la nuova utility di compressione delle immagini di casa Realmac.
Le app non occuperanno però spazio fisico sul vostro hard disk/SSD, fino almeno al momento in cui non si deciderà di aprirle per la prima volta. Partirà dunque il download della stessa dai server MacPaw e sarà entro pochi istanti disponibile in versione completa, senza pubblicità o acquisti In-App.
Prima di effettuare il download vero e proprio però si aprirà una finestra simil Quick Look, contenente la descrizione dell’app, le note informative di versione e alcuni screenshot.
La lista di app presenti all’interno di Setapp è in continua crescita e vanta alcune delle più conosciute app e utility osixiane, spesso rimosse da Mac App Store per le regolamentazioni troppo stringenti in ambito di sandboxing e di accesso ai file di sistema. Ogniqualvolta qualcosa di nuovo viene aggiunto al catalogo, si riceverà una notifica in Centro Notifiche (ovviamente si potrà scegliere di disabilitarle).
La comodità del servizio risiede nella perfetta integrazione all’interno di macOS. Pur non essendo presenti fisicamente sul dispositivo, a meno che non siano scaricate dall’utente, saranno però ugualmente ricercabili tramite Spotlight e disponibili in Launchpad. Le app inoltre risulteranno costantemente aggiornate, dal momento che gli aggiornamenti avvengono in automatico.
La lista completa delle app presenti in Setapp è disponibile su questa pagina. Nel momento in cui scrivo sono 49, ma MacPaw punta ad arrivare a offrirne fino a 300.
Se ci sono due società che hanno cambiato il nostro approccio ai contenuti virtuali negli ultimi anni, queste sono Spotify e Netflix. Vere e proprie pioniere dello streaming musicale e video, hanno creato nuovi paradigmi di fruizione basati sul pagamento di abbonamenti mensili dai prezzi abbordabili, in grado di permettere agli utenti di accedere a ricchi e succosi cataloghi online. Setapp si propone di dare il via a questo modello in ambito software, garantendo l’accesso ad una ricca selezione di app, previo pagamento di un abbonamento mensile di 9.99$.
Contenti gli utenti, contenti gli sviluppatori. Il 70% dei ricavi verrà infatti distribuito agli sviluppatori, in base al tempo passato dagli utenti sulle singole app durante il periodo di abbonamento; del 30% restante, 1/3 verrà incassato da MacPaw, mentre gli altri 2/3 verranno ripartiti nuovamente tra gli sviluppatori, sulla base di parametri quali il numero di app caricate sulla piattaforma e il tempo totale di partnership.
Per poter testare in anteprima la nuova piattaforma è possibile iscriversi alla lista d’attesa di Setapp, registrandosi sul sito ufficiale.
Grazie alla disponibilità di MacPaw possiamo mettervi però a disposizione 10 accessi diretti alla beta di Setapp, che vi permetteranno di averlo subito. Approfittatene!
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