La soluzione integrata in un unico programma per la gestione delle foto sicuramente farà piacere all’utente comune, che avrà a disposizione un software più potente e meglio organizzato rispetto ad iPhoto.
Non sono dello stesso avviso tutti quei fotografi che hanno scelto di utilizzare Aperture per le proprie librerie, visto che la carenza di successivi aggiornamenti non permetterà di proseguire l’uso professionale dell’applicazione. Il passaggio ad una soluzione della concorrenza, Lightroom in testa, è sicuramente una tappa forzata per molti. Per semplificare l’esportazione delle librerie e dei progetti è disponibile l’applicazione Aperture Exporter. Costa 13,99 euro e si può comprare dal Mac App Store.
Gli sviluppatori dell’applicazione promettono una transizione semplice che necessita solo di qualche clic. Secondo la descrizione dell’applicazione basterà settare alcune delle impostazioni di base e lasciare fare il resto al programma, che si preoccuperà di rigenerare le librerie come una raccolta di cartelle e sottocartelle che conterranno le immagini, pronte per essere importate direttamente dentro Lightroom.
Come sa bene chi abbia usato un qualsivoglia tool di esportazione in passato, bisogna sempre andare cauti con applicazioni di questo tipo. Le variabili di applicazioni complesse come Aperture sono innumerevoli e ci può sempre essere il caso particolare che può provocare qualche grattacapo in più all’utente.
Escluso questo caveat, che era d’obbligo, va detto che Aperture Exporter può semplificare seriamente un processo che se eseguito manualmente porterebbe via tempo prezioso e soprattutto esegue le operazioni senza apportare alcuna modifica ai file di Aperture.
Il programma durante l’esportazione mantiene le gerarchie presenti nelle librerie e nei progetti, conserva i metadati, incluso il rating ed eventuali commenti alla foto. Le foto originali vengono salvate con file XMP per la massima compatibilità e le immagini che sono state processate su Aperture vengono esportate come TIFF o jpg a seconda del rating della foto (da considerare che gli effetti saranno quindi integrati nella foto). Le flag e le etichette di Aperture vengono convertite infine in keywords.
Se siete fra quei fotografi che non hanno intenzione di aspettare l’autunno per assistere alla lenta morte di Aperture, il consiglio è dunque quello di dare una chance ad Aperture Exporter, soprattutto se l’intenzione è quella di passare alla concorrenza diretta, ovvero Adobe Lightroom.
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