I virus su Mac non arriveranno con l’aumento del market share


Ciclicamente, quando si parla di Apple e dei virus, se ne esce qualcuno con frasi del tipo: “i virus per Mac non ci sono perché ce ne sono pochi“, oppure “quando ci saranno più Mac in giro, arriveranno i virus anche per voi“, ecc.

Nulla di più falso e sbagliato

Fino al System 9, l’ultima incarnazione del cosidetto Classic, i virus esistevano anche per i Macintosh ed erano necessari antivirus anche per questi sistemi, oggi considerati l’isola felice della protezione dai virus.

E’ stato il passaggio a Mac OS X, le cui basi poggiano su solide fondamenta Unix, a eliminare il problema dei virus per il System 9 e a creare le basi per un sistema la cui sicurezza sia interna e non legata ad un programma di terze parti.
Con Leopard, il primo sistema Apple completamente Unix compliant, la società di Cupertino espande la compatibilità di OS X verso il mondo Unix, garantendo oltre ai vantaggi dell’esecuzione nativa di codice Unix anche una maggior sicurezza.

Cade completamente la giustificazione che molti adducono basata sulla diffusione del sistema.

I Mac pre OS X (diciamo pure pre-Intel, non si vedono in giro tanti Mac da quando c’è stato il passaggio ai Core Duo ed agli Xeon) erano molto meno diffusi, eppure c’erano virus per questi sistemi.
Perché? Perché chi scrive i virus poteva essere interessato ad una piattaforma con una percentuale di mercato risibile?

Perché per l’architettura del System precedente scrivere codice maligno per i Mac era relativamente semplice. L’architettura del System una volta era concettualmente più simile a Windows (ricordiamo che Windows è nato copiando Mac OS, perché Microsoft aveva accesso alle specifiche del sistema in quanto software house partner di Apple per lo sviluppo di Word ed Excel su Mac, poi portati anche su Windows).

Dal 2001, con il passaggio all’architettura di stampo Unix derivata da NeXT, il sistema operativo che Steve Jobs aveva fatto creare nel periodo in cui era fuori da Apple, la quota di mercato dei Mac è andata aumentando, mentre i virus sono spariti.

Se le illazioni basate sulla percentuale di mercato delle vendite di Apple fossero giuste, allora i virus sarebbero dovuti triplicarsi, invece che sparire.

La realtà della mancanza di virus su Mac è che la struttura di OS X è sufficientemente solida da evitare che certi programmi (i virus non sono altro che applicazioni maligne) non possano essere creati.

Questo non significa che Leopard sia perfetto: falle, bug e codice da sistemare c’è anche nell’ultima incarnazione del sistema operativo di Cupertino, perché ogni cosa scritta da essere umano non può essere perfetta.
Rimane sempre valida la precauzione: sapere cosa si sta facendo con il proprio Mac.

Dal punto di vista dei danni, anche un click senza riflettere sul messaggio di Time Machine che ti chiede se vuoi usare il disco connesso come destinazione del backup può far perdere tutti i dati presenti su quel disco se Time Machine provvede alla formattazione per poterlo usare (come nel caso della connessione di un disco in NTFS).

I vostri dati sul disco esterno sono persi, senza che Time Machine sia un virus, anzi stava solo facendo quello che voi gli avevate detto di fare.

L’uso della testa quando si lavora è sempre indispensabile, indipendentemente dalla sicurezza del sistema che si sta utilizzando.

Se, in una qualche futura versione di OS X Apple dovesse commettere degli errori di progettazione tali da consentire l’esecuzione di codice maligno, allora sì che compariranno i virus anche per il Mac. 

Questo accadrà anche se la quota di mercato di Apple dovesse contrarsi fin quasi a sparire, non dubitate. Se nel futuro Mac OS X dovesse diventare un pessimo sistema operativo al pari della concorrenza, fioccherebbero virus anche se di Mac ne rimanessero appena un migliaio in circolazione.

24 commenti su “I virus su Mac non arriveranno con l’aumento del market share”

  1. Vale proprio la pena di spendere tutti i soldi di acquisto e sapere di non dover “patire” ogni giorno l’attacco di centinaia svariati spyware e familiari sparsi ormai ovunque nella rete :)
    un altro punto a favore che mi fa pensare ad un passaggio a mac in futuro

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  2. Sono passato a Mac quasi sei mesi fa. da allora neanche più il pensioero di un virus mi passa per la mente. E’ il miglior sistema operativo presente sul mercato. Non ci sono dubbi

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  3. Sebbene sia vero che virus per sistemi Unix-like siano una cosa piuttosto rara, questo articolo è pieno di imprecisioni a riguardo. Una piccola introduzione ai virus su sistemi unix: http://www.kernelthread.com/publications/security/vunix.html

    Altra imprecisione: Windows deriverebbe dalle specifiche di Mac? Punto 1: le specifiche di un sistema ti mettono in condizione di scrivere programmi per quel sistema (come fanno oggi milioni di sviluppatori di applicazioni per mac, windows, linux, wii, playstation, xbox, etc.), non di replicarlo. Al massimo ti ci ispiri.
    Punto 2: MS ha “plagiato” la GUI di Mac OS, non l’architettura, tra l’altro limitatamente all’inizio, poiché Apple bloccava la diffusione di concetti quali il cestino e le finestre sovrapposte tramite brevetti. Per riferimenti introduttivi sull’architettura dei sistemi Mac OS e Windows, si possono consultare vari testi, come il testo di Silberschatz-Galvin.

    Poi dire pre-Intel è fuorviante, e per giunta suppongo ci sia un errore tra le parentesi e si volesse dire “non si vedono in giro più tanti Mac PPC. Resta fuorviante e scorretto, visto che si sta fornendo un dato storico ed è giusto chiarire che è l’avvento dell’archiettura Unix ad aver fatto la differenza, non il cambio di architettura elaborativa.

    Saluti da uno che gira ancora con un PowerBook 12” :)

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  4. prima che facciano i veri e propri virus per unix dovrebbero esserci il quadruplo dei computer su cui girino degli unix-like come Mac OS X, Linux o BSD, in fondo quando MS copia, lo fà male e i risultati si vedono… :D

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  5. -Frantz987- dice:

    Sono passato a Mac quasi sei mesi fa. da allora neanche più il pensioero di un virus mi passa per la mente. E’ il miglior sistema operativo presente sul mercato. Non ci sono dubbi

    quoto in pieno!!!

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  6. Non è vero quello che dice Nemo! Nemo si sbaglia. Il Mac è ASSOLUTAMENTE invulnerabile a qualsiasi attacco di virus, anche se lo butto dal quinto piano di un palazzo non si fa niente…e poi Microsoft è una copiona, Windows fa sempre le schermate blù…e poi il Mac è bellissimo!! è il top del top…lunga vita al Mac, lunga vita al Mac!…non sarò mica un po’ fanatico? ah ah ah ciao a tutti.

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  7. Che esaltati!

    Saluti al vostro rottame da 2 giga di ram e scheda video dell’era paleolitica.
    tra poco anche gli scaldabagno saranno più potenti

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  8. E’ la solita diatriba fra win/Mac io ho un mac 24”/2008 prima avevo un powerpc doppio processore da 2 giga e di virus non ho mai visto l’ombra per me quei esaltati di windows sono contenti che ci siano i virus per win e i malware così riescono a formattare e si sentono dei fenomeni ad usare un computer

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  9. Pingback: Il Sistema pi
  10. LOL, che articolo banale…
    Un sistema non è mai sicuro, che questo sia connesso ad internet o meno resta sempre qualcosa di imperfetto. E poi come viene addirittura scritto:”sapere cosa si sta facendo”, quasi a pararsi il sedere nel caso qualcuno smentisca: ogni anomalia, ogni programma poco efficiente o pericoloso non si installa da solo, che il sistema operativo si chiami GNU/Linux, UNIX, MAC OS o Windows “X”.

    Cmq è un luogo comunque quello dell’enormità di difetti di windows… dai, avrà difetti, rischia la contaminazione se non adeguatamente protetto, ma la mia partizione windows non è stata tuttora viola(“speriamo XD”), e che dovrebbero essercene 200.000 e passa… l’ultimo bluescrean è accaduto perchè ho riappiccicato male il cavo sata dell’HD, capiterebbe a tutti i computer del mondo una cosa così.

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  11. Ho comprato un Mac da poco, erano circa 2 anni che ci facevo la corte ma non prendevo la decisione di comprarlo, molti mi hanno parlato che è molto sicuro, lo testerò, continuerò ad usare comunque i sistemi operativi xp e w. seven e poi trarro le dovute conclusioni, comunque mi sono rotto di formattare spesso.

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  12. Io uso entrambi i sistemi sia 7 che snow leopard, ma preferisco di gran lunga snow perché con lui dormo sogni tranquilli oramai da 6 mesi invece 7 printa la schermata blu 2 volte la settimana!!!! comunque 7 è indiscutibilmente meglio di vista ma costa troppo per quello che da

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  13. @ bafi:
    in più di un anno che uso 7 (prima beta, poi RC, ora ufficiale) su un pc dell vecchio di 4 anni, mai e dico MAI una schermata blu… ma siete sicuri di usare seven? e soprattutto, che si a originale?

    Che son tutti bravi a lamentarsi delle iso pirata scaricate da internet…sarebbe come se io mi lamentassi di qualche baco di iDaneb…

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  14. Io (7) lo uso al lavoro, anche se sto cercando di convincere i colleghi, che hanno ancora XP e parecchi problemi, a migrare a Linux. Sinceramente di schermate blu ne ho viste poche (una sola in effetti), proprio appena terminata la prima installazione. La cosa, devo dire, non mi ha entusiasmato. Invece sul mio iMac in quasi tre anni di utilizzo ho avuto un solo kernel panic, quando è morto il disco fisso (esterno) sul quale stava scrivendo.

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  15. Certo che se qualcuno di voi sapesse dove e sono nati i primi virus i famigerati Rookit non dormirebbe certo soni tramquilli…

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  16. Gli utenti macintosh sono persone che badano molto all’aspetto esteriore e poco ai valori interni, delle persone e degli oggetti, computer incluso.
    Quindi per il semplice fatto che NON hanno mai visto sullo schermo la scritta a caratteri cubitali “VIRUS WARNING”, pensano di non aver mai preso un virus.
    Ho un negozio di informatica e qualcuno mi porta il pc affermando che non si accende più come se mancasse la corrente elettrica, la verità poi nasce da diverse scansioni antivirus: il record ammonta a 1500 file infetti. Quando tornaro a prendere il pc mi chiedono: perchè non si accendeva?

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