A switcher guide: senza Microsoft Office si può vivere.


Uno dei grossi problemi di chi arriva dal mondo Windows è: “ma Office, c’è?“.
La risposta è , c’è Office di Microsoft, che sotto molti aspetti è anche meglio della controparte Windows (ma grazie alle tecnologie Apple, come la possibilità di esportare un Powerpoint in filmato QuickTime supportata dal sistema operativo).
Il problema però è che, come per la maggior parte dei programmi, se avete una licenza per Windows e passate a Mac, dovete ricomprare una licenza anche per quest’ultimo.

Non è allora un buon momento per passare a qualcosa d’alternativo, compatibile con i file di Office e magari gratuito o ad un prezzo decisamente più abbordabile?


Il panorama dei software su Mac offre una quantità vastissima di programmi per la gestione dei documenti.

OpenOffice.
Come la sua controparte Windows, OpenOffice per Mac è un progetto OpenSource che mira a diffondere l’uso di standard aperti e documentati per rimpiazzare quelli proprietari e chiusi di Microsoft.
OpenOffice è un’ottima alternativa all’Office di MS, comprendente non solo i classici programmi di wordprocessing, calcolo e presentazione, ma anche un software per il disegno ed uno per i database (la versione Office per Mac di MS non comprendeva Access).
OpenOffice in versione stabile richiede il gestore di finestre X11, installazione opzionale dal dvd di Mac OS X, mentre si stanno succedendo le beta della versione 3 Aqua, che la renderanno maggiormente Mac-like.

NeoOffice.
E’ il porting nativo Mac OS X di OpenOffice, ad opera di due programmatori californiani. Del suo fratello mantiene la caratteristica di OpenSource e gratuità, ma integra una serie di aspetti tipicamente legati al Mac, come il Browser Media e l’interfaccia.
NeoOffice non necessita di alcuna installazione aggiuntiva per il suo funzionamento ed è maggiormente ottimizzata di OpenOffice per l’esecuzione su Mac.

iWork.
La suite Apple per la gestione dei documenti di testo, presentazioni e dei fogli di calcolo. A pagamento (79 €), comprende Pages (un ibrido tra un programma per il desktop publishing ed un word processor), Keynote (forse il miglior programma per la creazione di presentazioni, lo stesso usato da Steve Jobs per i suoi, appunto, Keynote) e Numbers (l’ultimo arrivato: un semplice foglio di calcolo che ha molte meno funzioni dei suoi concorrenti, ma ha ottime potenzialità sulle quali migliorare).
Il prezzo contenuto di iWork e le sue funzioni, l’integrazione strettissima con Mac OS X e le altre iApp fanno di questa piccola suite l’alternativa valida per quanti non fanno un uso smodato di fogli di calcolo né hanno bisogno di programmi per i database.

Ovviamente esistono persone che non hanno bisogno di un’intera suite di gestione dei documenti. Se una persona lavora solo con il testo, oppure solo con i numeri, ecc, perché scaricare o acquistare un intero pacchetto quando esistono software stand-alone bellissimi e potenti quanto (a volte più) di quelli inclusi nelle suite?

Scrittura.

TextEdit.
Spesso questo piccolo software incluso in Mac OS X è quanto può servire a chi con il Mac deve semplicemente scrivere. Non include fronzoli e soprattutto è veloce e compatibile: apre documenti Word (anche del nuovo formato di Office 2007), RTF, di solo testo, ODT (il formato OpenSource promosso da OpenOffice), archivio web ed HTML.
Incluso nel prezzo di ogni Mac, consigliamo vivamente a tutti di provarlo bene prima di passare ad altro, in particolare consultando l’aiuto del software per scoprirne tutte le enormi potenzialità.

Nisus Writer Express.
Dal costo di 45 $, questo software è il must per tutti quelli che della scrittura fanno il loro mestiere, con un’interfaccia ottimizzata e potenti tool per il wordprocessing. 

Jer’s Novel Writer.
Come il nome può fare intuire, Jer’s Novel Writer è dedicato agli scrittori ed a tutti quegli utenti che hanno nella scrittura creativa il loro lavoro.
Non è un semplice editor di testi, ma un programma con cui andare ad organizzare ogni aspetto di una narrazione, dalle caratteristiche dei personaggi e delle ambientazioni fino alla scrittura vera e propria.
Costa 30 $, ben spesi se lo si usa per lavoro.

Fogli di calcolo

Mariner Calc.
Dal costo di 49,95$, Mariner Calc è forse la più esaustiva applicazione per l’analisi, la simulazione e la previsione di dati numerici. Alla sua complessità in confronto Excel impallidisce, apparendo appena una tabellina.

Tables.
Un buon sostituto di Excel per gli utenti senza grosse pretese ma con esigenze leggermente superiori a Numbers di Apple è Tables, dal costo di 29 €, con la possibilità di importare ed esportare in Excel.

Presentazioni.

MediaWorks.
Forse l’unica vera alternativa a Keynote e PowerPoint, MediaWorks è una potente soluzione di Authoring per prodotti multimediali che consente di creare produzioni di alto livello.
I contro? Il prezzo (79,95 $) e la data dell’ultimo aggiornamento del software: il 28 agosto dello scorso anno, segno che l’applicazione potrebbe essere in fase d’abbandono dalla software house.

Queste sono solo alcune alternative: un giro su VersionTracker o MacUpdate nelle categorie Business/Productivity potrà farvi scoprire moltissimi software, gratuiti o a basso prezzo.

Arrivederci a domenica prossima, con una nuova puntata di A switcher guide.

3 commenti su “A switcher guide: senza Microsoft Office si può vivere.”

  1. Fidatevi, io uso la suite di iWork e devo dire che da molte soddisfazioni, poi numbers è molto avanzato, a parte qualche diffettuccio come la scelta multipla o altro

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  2. Succerisco anche la versione beta (gratuita) di StarOffice della SUN, praticamente come OpenOffice ma assai più veloce (almeno secondo le mie esperienze).

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  3. staroffice é interessante, veloce, completa e molto flessibile. Direi piacevole da usare. Mi piace molto iWork…lo compreró con il prossimo mac. Ho provato office, ma non… non riesco a usarlo nel mac… non saprei.

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