La verità sul DRM, diventa Social

Il 6 gennaio scorso, Phil Schiller ha annunciato la fine dei DRM nelle canzoni scaricabili da iTunes: le Major hanno avuto il contentino delle tre fasce di prezzo, tutta la libreria verrà convertita nel nuovo formato entro il primo aprile 2009 e tutti vivranno felici e contenti.

Ma è davvero così? Più o meno. L’affermazione è in effetti parzialmente mendace, perché i DRM non sono stati completamente eliminati, bensì si sono trasformati. In che cosa? Nei Social DRM, che già sono noti a chi utilizza iTunes Plus.

Apple ha effettivamente rimosso il blocco che impediva di copiare ed eseguire i brani scaricati da iTunes su altri computer che non fossero stati prima autorizzati (e ricordo che  si potevano abilitare alla riproduzione solamente cinque diversi computer) e su lettori MP3 di altre marche, tuttavia hanno incluso nelle canzoni scaricate dal popolare negozio virtuale una piccola sorpresa.

Ora ogni brano acquistato da iTunes Plus, il (non così) nuovo formato ad alta qualità, include alcune informazioni personali, come ad esempio lo user name del proprio account e il proprio indirizzo di posta elettronica, direttamente codificate all’interno del file.

Questo regalo di Apple si chiama Social DRM ed è nato per impedire che un brano regolarmente pagato e scaricato dal negozio musicale della Mela possa essere successivamente immesso nei circuiti del peer to peer.

Considerando che esiste un effettivo monitoraggio dei file che vengono condivisi in rete illegalmente da parte delle case discografiche e delle autorità giudiziarie, l’inclusione dei dati del proprietario nei file musicali è sicuramente un buon deterrente per il diffondersi di materiale protetto da copyright.

Ricapitolando, ora è possibile ascoltare i propri acquisti su qualunque lettore multimediale, si potranno masterizzare tutte le copie che si vogliono della propria playlist (grazie ad Alessio per la precisazione), ma è decisamente sconsigliato (oltre che proibito dalla legge) dare la propria musica ad altri: ve la immaginate una ex-fidanzata vendicativa che mette online la musica della vostra libreria che le avete regalato voi in passato?

 

[Via | AppScout]

12 commenti su “La verità sul DRM, diventa Social”

  1. A me una ragazza sconosciuta Inglese ha regalato una canzone e ora ho il suo indirizzo di posta e nome!! La Apple è proprio brava a vendere il proprio prodotto!!! Forse proprio per questo motivo ne nelle Stalle che nei Torrenti si trovano le canzoni comprate da Itunes!

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  2. @ hara!:
    Mi mandi il brano? ;)

    A parte gli scherzi, grazie per le informazioni date in questo articolo!
    Ma non ci sono implicazioni relative alla privacy?
    Apple dovrebbe spiegare la cosa in maniera decisamente chiara e trasparente a chiunque acquista le canzoni sull’Apple store!

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  3. beh che novita’ e’?
    e’ sempre stato cosi con iTunes Plus, il nome dell’acquirente e’ inserito nel file.

    Forse qualcuno pensava di che DRM significasse pirateria piu’ facile senza controlli?

    Invece che i DevTeam si fondono il cervello per sbloccare l’iphone sarebbe meglio che facessero qualche softwarino per rendere sti file anonimi, no?

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  4. Paolino Paperino dice:

    Apple dovrebbe spiegare la cosa in maniera decisamente chiara e trasparente a chiunque acquista le canzoni sull’Apple store!

    Un tempo sono certo che ci fosse scritto, ma ora proprio non sono riuscito a ritrovare la dicitura che informa che i brani contengono informazioni sull’acquirente.

    @ mirkojax:
    Infatti nell’articolo lo scrivo: “Nei Social DRM, che già sono noti a chi utilizza iTunes Plus”.
    Personalmente sono un sostenitore della politica “pagare poco, pagare tutti”, quindi preferisco che il DevTeam lasci stare i DRM.

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  5. Paolino Paperino dice:

    Ma non ci sono implicazioni relative alla privacy?

    Non credo… In fondo il file con il tuo nome deve essere sempre e comunque utilizzato solo da te, quindi nessuno dovrebbe venire in contatto con i tuoi dati (e poi non sarebbero “sensibili” – preferenze sessuali, religiose, politiche, stato di salute – quelli inclusi nel brano)

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  6. Scusate ma trovo tutto questo una maialata.
    Dici di aver TOLTO il DRM e poi invece c’e’ ancora, sei un bugiardo e della tua credibilita’, oramai ai minimi storici di sempre, nessuno piu’ puo’fare affidamento.
    Poi inserisci i dati PERSONALI dell’acquirente su tutti i suoi brani, se smarrisce il player un maleintenzionato puo’ rivonarti la vita.
    Regali un brano ad un amico,lo hai PAGATO, e’ TUO e ne fai quello che ti pare come LORO fanno quelli che gli pare dei tuoi soldi,e rischi che i tuoi dati finiscano in rete alla merce’ di chiunque.
    Come possono utilizzare i TUOI DATI PERSONALI a proprio uso e consumo quelli de Apple?
    Come e’ possibile creare situazioni assurde e pericolose per non voler cedere al DRM FREE?
    Spero proprio che trovino il modo di crakkarlo, cosi’almeno saranno costretti ad inventarsi qualche cosa di nuovo o prendere atto del fatto che il DRM e’ un errore.Sopratutto se fatto in certi modi…

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  7. @Ricky:
    ma TE, che volevi? togliere tutte le protezioni e contare sull’onesta delle persone? Non si e’ mai detto che pagata la canzone, il brano diventa tutto a tutti gli effetti. Te compri la licenza di sentirla e basta.

    nell’file c’e’ il tuo nome e email, basta cosi poco per rovinarti la vita? sei un pentito dei sopranos in incognito sotto un programma dell’FBI?

    chissa se smarrisci il portafoglio o il cellulare che succede.

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  8. @ Tiziano Dal Betto:
    Concordo che tutto potrebbe andare bene a patto pero’ che uno venga OPPORTUNAMENTE informato della cosa!
    Poi sta a me decidere se “prestare” o meno una cosa da me acquistata, ma devo sapere se il bene contiene informazioni su di me.
    Come se su di un libro comperato ci fosse stampato su ttte le pagine il mio indirizzo email. Potrebbe essere accettabile, ma se lo so, posso decidere liberamente se prestarlo o meno…

    Roberto

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  9. ricky stai dicendo un gran stupidaggine. se tu paghi qualcosa e la compri dovrebbe diventare tua a tutti gli effetti. ne consegue che ne puoi fare ciò che vuoi. puoi anche regalarla agli amici o alla fidanzata e non devi preoccuparti dell’uso che questi possano farne. se io compro un cd in un negozio, posso regalarlo a chi voglio e non devo essere preoccupato del loro utilizzo, nel senso che non posso sentirmi responsabile se questi poi lo mettono a disposizione del p2p. ma cosa sto acquistando allora? un qualcosa che non è del tutto mio perché non posso usufruirne come voglio. per il cd ripeto non è così!!! e poi se ti rubano il lettore, probabilmente non ti rovini la vita ma qualche preoccupazione puoi averla. guarda caso infatti apple non dice nulla e tiene tutto abbastanza in sordina. dovremmo tutti astenerci dal comprare, e vedi poi come ti toglierebbero tutto pur di guadagnare! noi consumatori siamo un potenza, ma purtroppo non sappiamo unirci.

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  10. Ma se si volessero eliminare i dati, non basta riconvertirlo con iTunes, magari in MP3 (ovviamente perdendo un po’ di qualità ma anche dimensioni)?

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