Un interessante rapporto stilato da Billboard (punto di riferimento per le notizie dell’industria discografica) e riferito all’intero 2009, ha messo in luce il successo di iTunes Store, ormai saldamente in cima alla classifica dei più grandi distributori di musica (digitale e non) su suolo americano, ormai da ben due anni.
Ad iTunes Store appartiene più di un quarto del mercato musicale (circa il 26,7%), con un incremento vertiginoso della sua quota che nel 2007 era appena del 12,7%. Già nel 2008, comunque, lo store di musica digitale di Apple aveva superato il 20% di quote di mercato ed era saldamente in vetta.
L’avanzamento di iTunes Store è stato anche agevolato dalla perdita di terreno di Wal-Mart, una delle più grandi catene di negozi al dettaglio esistente, che ha visto ridurre la propria quota di mercato dal 15% a poco più del 12%.
Amazon, tanto per fare un ulteriore confronto, non arriva neppure al 10%, attestandosi sul 7% nonostante combini sia la vendita di CD audio che di MP3. Amazon, comunque, è una delle poche realtà che ha saputo guadagnare posizioni rispetto agli anni precedenti.
Come già sottolineato, il rapporto in questione fa riferimento alle quote di mercato dello scorso anno ed è quindi ancora da vedere come Apple affronterà il calo di vendite che la musica digitale sembra aver subìto negli ultimi mesi:
“Last year’s share gain was helped by Apple’s embrace of variable pricing on digital tracks. But it remains to be seen if iTunes can continue to expand its market share this year, given that year-to-date digital track sales in the United States are down almost 1% from the same period last year, according to Nielsen SoundScan.”
(“Il guadagno di quote dello scorso anno è stato agevolato dal fatto che Apple abbia inserito prezzi variabili per le tracce. Rimane da vedere se iTunes sia in grado di espandere il proprio mercato anche quest’anno, considerato che le vendite di musica digitale negli Stati Uniti sono calate di quasi l’1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, secondo Nielsen SoundScan”, ndA).
[Via|MacRumors]