Il blocco che iPhone OS 4.0 imporrà alle applicazioni per iPhone e iPad sviluppate con piattaforme di cross-compilazione come quella che Adobe ha introdotto con Flash CS5 non è estesa a tutti i framework multipiattaforma esistenti. PhoneGap, un tool Open Source che permette di sviluppare applicazioni per iPhone, Android e Blackberry direttamente in Javascript non avrà nulla da temere per le modifiche apportate al paragrafo 3.3.1 dei TOS (Terms of Service) del nuovo iPhone SDK.
Le applicazioni per iPhone, iPod touch o iPad create con PhoneGap verranno ancora giudicate “in base ai meriti specifici dell’applicazione”. Lo ha confermato Apple a Jesse Macfayden, capo sviluppatore di Nitobi, la software house che cura il progetto PhoneGap.
In un vecchio post datato novembre 2009 pubblicato sul suo blog, Macfayden confermava che l’approvazione su App Store delle applicazioni sviluppate con Phone Gap non sarebbe stata influenzata dall’uso del framework. Lo sviluppatore ha aggiornato di recente l’articolo per specificare che Apple ha confermato questa linea e che quindi i nuovi TOS di iPhone OS 4 non avrà alcuna ripercussione sul progetto e sulla possibilità di utilizzarlo dalla parte degli sviluppatori.
Unity 3D è un altro dei framework multipiattaforma che potrebbero andare incontro a qualche problema quando i nuovi termini di servizio di iPhone OS 4 entreranno ufficialmente in vigore. In seno alla compagnia, però, si respira ottimismo:
“Al momento la nostra ipotesi è che non avremo problemi. Ma sarebbe ovviamente da irresponsabili darlo per certo.” scrive David Helgason sul blog aziendale “Ciò che posso garantire è che continueremo a a fare tutto ciò che è in nostro potere per tenere tutto in funzione, e che vi informeremo non appena ne sapremo di più”.
Unity 3D ha permesso lo sviluppo di giochi come Skee-Ball, Zombieville USA, Monster Truck Nitro e Ravensword (solo per citarne alcuni). Tutte apps che hanno fatto capolino nelle classifiche di App Store e hanno sicuramente dato il loro contributo, per quanto piccolo nel disegno complessivo, al successo di App Store. Un merito che certamente Apple non potrà non tenere di conto.
Un merito su cui però non potrà fare alcun affidamento neppure Adobe. Finora le applicazioni per iPhone sviluppate e compilate con le versioni preliminari di Adobe Flash CS5 già approvate su App Store sono state poche e di ben scarso rilievo.
E’ abbastanza chiaro che il temibile paragrafo 3.3.1 è stato riscritto per mettere i bastoni tra le ruote ad Adobe. Resta tuttavia da capire come farà Apple a salvare anche “i buoni” (Cupertinianamente parlando) come Unity 3D dalla scure dell’approvazione di App Store. Si tratta però tecnicamente di due situazioni diverse e non dubitiamo che il legalese stretto del paragrafo 3.3.1 potrà essere interpretato ad arte. O forse non ce ne sarà nemmeno bisogno, dato che Apple si assicura contrattualmente il diritto di escludere applicazioni senza fornire ulteriori informazioni a riguardo. E’ ancora presto per capire come evolverà la situazione, attendiamo sviluppi futuri.
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