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Google Chrome per Mac: tornano le estensioni nel dev channel

A dicembre Google Chrome è finalmente approdato anche su Mac come Beta pubblica, seppur in una versione ancora carente di alcune caratteristiche fondamentali già presenti su Chrome per Windows. Fra gli aspetti non ancora implementati sulla versione Beta per Mac ci sono le estensioni (le Chrome Extensions), vale a dire gli add-on -per dirla à la Mozilla– sviluppati da Google o da developers di terze parti che aggiungono funzionalità al browser.
Adesso le estensioni tornano anche su Mac, ma attenzione, non sulla beta pubblica ma solo sulla versione developer preview di Chrome. “Tornano” perché già erano state testate nella versione per developer per poi sparire verso dicembre, con la promessa (mantenuta) che sarebbero tornate disponibili nel giro di un mese.

La Developer Preview è una versione del browser di Google destinata principalmente agli sviluppatori, più instabile della beta pubblica. Su di essa vengono testate novità e nuove funzionalità prima di introdurle nella stable release. La versione developer di Chrome per Mac non va poi confusa con le nightly build di Chromium, il browser Open Source che sta alla base di Chrome.

L’ultima versione della developer preview è la 4.0.288.1, che oltre a reintrodurre il supporto alle estensioni per Mac, risolve un paio di bug relativi ai contenuti audio e video con HTML5 e alla doppia esecuzione di alcuni script. La nuova build per developers per Mac e Linux, oltre alle estensioni, introduce anche la sincronizzazione dei bookmark e altre features minori, come la possibilità di utilizzare il tasto Esc per bloccare il caricamento di una pagina.

Il team di sviluppo, sul blog ufficiale, assicura che le estensioni saranno presto disponibili anche per la beta pubblica.

Chi volesse provare l’ebbrezza di testare Chrome per Mac nella versione (potenzialmente instabile) destinata agli sviluppatori non deve far altro che scaricare la versione developer e installarla manualmente da questa pagina.

Per evitare di sovrascrivere la versione beta pubblica, qualora aveste installato anche quella sul vostro Mac, è sufficiente rinominare il programma (io ho usato la dicitura “Google Chrome – Dev”) prima di spostarlo nella cartella delle applicazioni. Anche se questa pratica non dovrebbe creare alcun problema, evitate magari di aprire contemporaneamente la versione beta e quella per developers.

Se siete fan del browser di Google, il mio consiglio è di provare almeno ad installare la versione per developers al fine di testare le estensioni. Il sistema, per quanto su Mac sia ancora in fase di beta per sviluppatori, funziona molto bene ed è un vero piacere poter finalmente navigare la già nutrita galleria di plugin. Colpisce soprattutto la rapidità di installazione degli add-on e il fatto che, a differenza di Firefox, non è necessario riavviare il browser dopo l’installazione di un componente aggiuntivo.

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Grazie a Federico per la segnalazione.

Redazione

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