Oggi per la rubrica iPacchi vi segnaliamo un caso davvero emblematico, un gioco che ha fatto il suo debutto su App Store il 25 maggio e nel momento in cui scrivo, è ancora disponibile per l’acquisto, nonostante sia un applicazione da ban immediato.
Parliamo di Counter-Strike, nome che evoca dolci ricordi nella memoria di molti appassionati di videogiochi. A questo devono aver pensato i responsabili di Rainbow Ink quando hanno deciso di sfruttare il titolo del gioco Valve per guadagnare qualche soldo facendo leva sui sentimenti dei giocatori.
Counter-Strike non ha niente a che vedere con il gioco Valve, nonostante la descrizione dell’app riporti addirittura la frase “Counter-Strike Official“, giusto per far capire che gli autori non hanno intenzioni poco carine. La descrizione elenca anche le mappe disponibili e menziona, ovviamente, il supporto per il gioco online. Anche gli screenshot sono quelli di Counter-Strike (l’originale) peccato però che l’app non contiene niente di tutto questo, visto che, come segnalano in molti, il gioco non parte nemmeno per sbaglio.
Non è la prima volta che giochi famosi vengono “sfruttati” per guadagnare soldini con applicazioni fake (vi ricordate il caso di Pokemon Giallo?), la cosa emblematica è che Counter-Strike è stato pubblicato il 25 maggio e ad oggi nessuno ha pensato di rimuoverlo. In altre parole, il gioco è online praticamente da una settimana, senza che nessuno si sia posto minimanente il dubbio sulla legalità di questa app.
Applicazioni come queste non dovrebbero essere approvate nemmeno per errore, invece non è la prima volta che ci troviamo a parlare di casi simili, in passato abbiamo trattato casi analoghi come Jungle Run e Temple Hunt, squallidi cloni di giochi ben più famosi e popolari. Chissà per quanto tempo ancora Counter-Strike resterà su App Store, prima che qualcuno si accorga che forse è il caso di rimuoverlo.
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