Epic Games è attiva da oltre 20 anni nel business dei videogiochi e di certo i titoli di successo non mancano nel catalogo della casa americana, basti pensare a giochi come Gears Of War e Unreal, veri capisaldi capace di vendere decine di milioni di copie con tranquillità. Eppure, il gioco più redditizio mai prodotto da Epic è Infinity Blade.
Lo ha dichiarato Tim Sweeney (CEO della società), spiegando che Infinity Blade è senza dubbio il brand più redditizio di Epic, persino più di Gears Of War, per rendere l’idea. Ovviamente Sweeney valuta il rapporto tra i costi di sviluppo/marketing ed il guadagno finale, i prodotti Tripla A per PC e console guadagnano sempre meno, al contrario i prodotti mobile spopolano, incassando palate di verdoni.
Nel caso specifico, Infinity Blade ha incassato oltre 30 milioni di dollari, mentre Infinity Blade 2 ha portato nelle casse di Epic ben cinque milioni di dollari solo nelle prime ore dopo il lancio, questo senza contare i guadagni degli acquisti In-App e del merchandising, come il libro Infinity Blade Awakening per esempio, o i profitti derivati dalla colonna sonora del gioco, in vendita su iTunes.
Proprio per questo Sweeney vede praticamente inevitabile un futuro basato sul modello freemium, con costi di ingresso contenuti (o inesistenti) e acquisti in game sempre più presenti. Persino Crytek (sviluppatore di Crysis, mica bruscolini) ha annunciato che si dedicherà unicamente alla creazione di giochi free to play una volta portato a termine lo sviluppo di Crysis 3, Ryse ed Homefront 2.
Il perchè di questa scelta è semplice, produrre un gioco AAA per console e PC richiede cicli di sviluppo lunghissimi (3 anni per un prodotto top di gamma) con costi notevoli, senza considerare le spese di marketing, necessarie per far conoscere il prodotto. Dopo aver speso 30/40 milioni di dollari, se tutto va bene il publisher venderà 2/3 milioni di copie e non riuscirà a riprendere l’investimento effettuato.
Al contrario, lo sviluppo di prodotti per smartphone e tablet è decisamente più economico e, grazie al basso prezzo di vendita e all’enorme base installata, i profitti sono generalmente maggiori. Del resto, il ragionamento non fa una grinza, un gioco come Infinity Blade è costato relativamente poco ed ha incassato oltre 30 milioni di dollari senza particolari spese di marketing, visto che il passaparola tra i blog ed i giocatori ha aiutato non poco la diffusione del gioco, praticamente a costo zero.
In un clima del genere, sempre più publisher importanti si tuffano a capofitto nel mondo dei giochi per smartphone, riscuotendo però consensi generalmente molto tiepidi. Ad oggi solo Electronic Arts ed Epic sembrano in grado di competere con un colosso come Gameloft ed altre piccole realtà minori, ma comunque affermate (Glu Mobile, Madfinger Games, Halfbrick), nomi come Capcom, SEGA, Konami, UbiSoft e Square-Enix appaiono in forte difficoltà sul settore mobile, nonostante gli sforzi continui per cercare di rimanere al top.
Il futuro di Epic, in questo senso, è sicuramente grandioso, entro la fine dell’anno arriverà Infinity Blade Dungeons, inoltre prima o poi verrà sicuramente annunciato un Infinity Blade 3. E speriamo anche di vedere altri progetti originali di alto spessore, di certo non sarebbe male.
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