Nome: Gas Mask
Tipologia: Utility di Sistema Licenza: Freeware
Requisiti: Mac OS X 10.5 Leopard
Gas Mask è un semplice manager dei file di host per Mac OS X Leopard che permette l’editazione di tale file di Apache, il web server integrato nel sistema operativo Apple, e la creazione di nuovi file di host e quindi lo switch tra questi.
Caratteristiche e funzionamento di Gas Mask
Gas Mask modifica il file host che sta in /etc/hosts di Apache creando una cartella chiamata Gas Mask e un alias di tale file.
Il software per server Web Apache incluso in Mac OS X ti consente di utilizzare il tuo computer come host per un sito Web. Apache è il web server open-source più conosciuto ed utilizzato al mondo.
Il file di host è un file che il sistema operativo usa per risolvere i nomi: che significa risolvere i nomi ? Quando utente cerca, ad esempio, www.theapplelounge.com in realtà sta cercando di collegarsi al suo l’indirizzo IP del server web che ospita TAL. Il servizio che si occupa di tradurre i nomi in indirizzi si chiama DNS. Prima di consultare un server dns il computer cerca se il valore theapplelounge.com è presente nel tuo file di hosts: se la voce è presente nell’elenco, il Mac cercherà di collegarsi all’indirizzo che troverà scritto di fianco, altrimenti, non trovando il nome sul file hosts, cercherà di risolverlo tramite dns.
L’applicazione provvede a creare una nuova icona nella barra di menù del finder, che scompare non appena chiudiamo Gas Mask (Quit Gas Mask).
Prima di ogni variazione è richiesto l’inserimento della password di amministratore del Mac.
Dal menù a discesa possiamo inoltre fare rapidamente lo switch diretto tra i vari file di host creati.
Se invece scegliamo la voce Show Window accediamo all’interfaccia grafica di Gas Mask.
La pulsanteria è molto semplice e permette nell’ordine di:
- Creare un nuovo file di host (Create)
- Cancellare una configurazione (Remove)
- Salvare le modifiche apportare ad un file (Save)
- Attivare una delle configurazione create e presenti nell’elenco (Activate)
Dopo aver creato un nuovo file di host (“miei siti” in figura) possiamo iniziare a settare le configurazione
inserendo l’IP e la url del sito separati da uno spazio.
Dopo aver salvato le modifiche, se col browser digitiamo una delle due url dell’esempio, ci verrà presentato non il contenuto online effettivamente, ma quello che si trova sull’IP: in linea generale questa operazione può aiutare un webmaster a testare le funzionalità e l’aspetto di un sito in sviluppo, senza che questo appunto sia raggiungibile dai navigatori comuni.
Chiaramente tutto il sito in bozza deve essere precedentemente caricato nello spazio web ad esso riservato sull’IP stabilito.
Un’alternativa allo switch tra i vari file di host può essere quella di commentare (e poi levare il commento) ad una riga di regole IP, semplicemente aggiungendo prima dell’IP il carattere cancelletto “#“.
Personalmente preferisco usare Gas Mask quando sullo stesso IP sono ospitati molti siti su cui sto lavorando e inserire/levare il # può diventare lungo o creare confusione.
L’ultima versione di Gas Mask supporta anche le notifiche Growl.
Inoltre è stato aggiunto anche un pannello di preferenze che, tra le altre opzioni, permette la sottolineatura della sintassi del codice tramite l’editor e l’attribuzione di scorciatoie da tastiera per passare da un file di host ad un altro.
Gas Mask rappresenta la soluzione ideale per chi non ha confidenza con il Terminale e con editor Unix a riga di comando come Vi.
Gas Mask applicazione open-source in versione 0.4, si scarica gratuitamente dal sito Clockwise.