Categoria: Immagini – Licenza: Free
Data di rilascio: 19/05/2008 – Piattaforma: PPC/Intel
Continua il nostro viaggio alla scoperta dell’animazione sui computer Macintosh. Oggi vi parliamo di Blender, software opensource di modellazione tridimensionale, animazione e rendering.
Disponibile per tutte le piattaforme, questo software open-source rappresenta un eccellente punto di riferimento nel campo delle immagini e delle animazioni. Un’applicazione che è stata utilizzata nella previsualizzazione dell’animatica in “Spiderman 2” grazie alla sua capacità di sviluppare oggetti 3D, effettuare simulazione di fluidi, simulazioni non lineari e creazioni di applicazioni e giochi 3D.
L’applicazione è dotata di notevoli caratteristiche e funzionalità che rendono questo software assimilabile ai migliori e più costosi applicativi professionali.
Nato come progetto freeware e successivamente rilasciato come software open-source a seguito della bancarotta della prima società sviluppatrice, oggi Blender è seguito e implementato con grande fervore dalla Blender Foundation.
Come ricorda la pagina di Wikipedia dedicata al progetto, Blender ha la triste fama di essere un programma difficile da imparare. Difficile ma sicuramente completo e professionale.
La modalità di modifica consente di manipolare oggetti e modificarne dati utilizzando diverse primitive geometriche (mesh poligonali, curve di Bezier, NURBS, metaball, font vettoriali). Ma il software offre anche strumenti per la gestione di animazioni: cinematica inversa, armature (scheletri), deformazione lattice, gestione dei keyframe, animazioni non lineari, vincoli, calcolo pesato dei vertici, capacità delle mesh di gestione delle particelle.
Diverse anche le caratteristiche interattive presenti nell’applicazione: collisione degli ostacoli, motore dinamico, programmazione della logica sono solo alcune delle caratteristiche che permettono la creazione di programmi o applicazioni real time, da elementi architetturali a creazione di videogames.
Il software è anche dotato di uno scripting in Python che permette l’automatizzazione e il controllo di diversi fattori del programma.
Sicuramente complesso, ma dalla sua nascita Blender ha subito una serie di modifiche nel tentativo di rendere sempre più accessibili molte delle sue funzionalità e delle sue peculiarità. E’ pertanto prevedibile che il futuro riserverà ancora numerose sorprese a tutti gli amanti di questo software, tanto più che grandi nomi dell’animazione non fanno mistero di essere folli utilizzatori di questo software (da Andreas Goralczyk a Bassam Kurdali, ma anche Sacha Goedegebure e gli italiani Stefano Selleri ed Enrico Valenza, tutti vincitori di almeno un Suzanne Award per le Immagini o per l’Animazione).
Blender è un software open-source, disponibile per Windows, Linux e Mac OS X, ma anche per FreeBSD e IRIX, così come è possibile ritrovare altri porting non ufficiali per altri sistemi operativi. La versione per Macintosh è compatibile con Mac OS X 10.3 e versioni successive sia su macchine PPC che Intel. Qui sotto il link di download.
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