Sparrow continua a crescere: dopo il debutto ufficiale in App Store, il client email che si credeva un client per Twitter (prima o poi smetterò di vederla così), arriva oggi alla versione 1.1 che è un vero e proprio major update.
I (pochi) bug che affliggevano la prima versione sono stati tutti corretti e le più o meno gravi mancanza finalmente colmate: Sparrow supporta adesso account IMAP generici (la versione precedente si limitava agli account Gmail), include una barra per la formattazione del testo e si integra alla perfezione con la Priority Inbox di Gmail. Non male, vero?
Veniamo alle prime novità che riguardano gli account IMAP: il primo grosso problema di Sparrow era il supporto limitato ai soli account Gmail. Ora che il client ha aperto gli occhi e supporta Mobile Me, Yahoo AOL e qualunque account IMAP, allora diventa davvero una valida alternativa alla cara e vecchia Mail.app.
Settare un account è semplice e lo switch dall’uno all’altro, in pieno stile Tweetie, è rapido e facile da usare; forse anche più del metodo classico cui ci hanno abituato decine di client di posta.
Inoltre Sparrow 1.1 aggiunge una barra per la formattazione del testo, rendendo più semplici editare le nostre email; la novità principale, però, riguarda il supporto alla Priority Inbox di Gmail. Una delle novità più apprezzate di Gmail, che permette di studiare i nostri comportamenti e di offrirci una panoramica sulle email cui dobbiamo rispondere prima di altre, arriva finalmente anche in un client desktop in maniera piuttosto indolore.
Novità anche per la sezione “Unread” che raccoglie tutte le email da leggere e il supporto a nuove gestures multi-touch (insomma, i ragazzi hanno iniziato a mettere le mani avanti in vista di Lion).
Si tratta certamente di un update che fa considerare l’acquisto anche ai più scettici che lavorano molto con le email; Sparrow è in vendita sul Mac App Store a 7.99€.
Dopo che è uscito da beta ed è diventato a pagamento sono tornato a Mail…
ma ammetto che è un buon programma.