Snow Leopard Up to Date arriva il 28 Agosto (aggiornato)

205424-apple_uk_aug_28th_500

Si accumulano gli indizi che lasciano pensare ad una release anticipata di Snow Leopard. MacRumors segnala che nella pagina dell’Apple Store UK dedicata al programma Up-to-Date di Snow Leopard si parla di “shipping by August 28th” a suggerire che il programma di aggiornamento gratuito possa essere disponibile per quella data. L’Up-To-Date program è disponibile per tutti gli utenti che hanno acquistato un Mac dopo l’8 giugno 2009 e potranno ricevere la propria copia di Snow Leopard senza pagare i 29$ della versione standard ma solamente le spese di spedizione del DVD.
Su altri Store nazionali, però, alla voce “Spedizione” è ancora indicato genericamente il mese di settembre.
Aggiornamento: ora anche lo Store UK indica genericamente Settembre.

Al 28 agosto manca solo una settimana. Se davvero questa sarà la data scelta per il lancio di Mac OS X Snow Leopard (come aveva previsto, per primo, John Gruber di Daring Fireball) Apple potrebbe annunciare ufficialmente la release del nuovo sistema operativo da un momento all’altro. Nel 2007, quando Leopard fu lanciato, l’annuncio avvenne con una decina di giorni di anticipo. Difficile in ogni caso fare un confronto, visto che in quel caso la data fu annunciata dopo mesi di ritardi e rinvii (e conseguenti scuse da parte di Cupertino).

Nel frattempo, secondo quanto riportato da una fonte di Macenstein, Apple ha iniziato il training dello Staff Apple Care per Snow Leopard. Secondo la medesima fonte il 28 Agosto è molto probabilmente la data scelta per il lancio. Allo staff dell’Apple Care, secondo MacRumors, sarebbero già stati forniti i dischi di Snow Leopard contenenti la versione Golden Master (la ormai nota 10A432) in modo che i dipendenti installarla in anticipo sulle proprie macchine e prendere confidenza con il nuovo sistema operativo.

39 commenti su “Snow Leopard Up to Date arriva il 28 Agosto (aggiornato)”

  1. io ho preso una settimana fa il mac in california , per avere snow leopard a 9 euro lo devo prendere per forza sullo store americano oppure posso prenderlo anche sullo store italiano ??

    Rispondi
  2. @ Billo:
    se è un portatile lo puoi prendere anche qui, invece se è un fisso devi sentire Apple Italia che fa il trasferimento della pratica… anche la garanzia il portatile è coperto ovunque, il fisso dove lo acquisti! P.S non è detto che Apple accetti di trasferirti la pratica per questo motivo…

    Rispondi
  3. @ Bubu
    si è un portatile è il nuovo macbook pro ! ma come funziona la pratica , devo inviare per email all’apple store online la fotocopia dello scontrino ?

    Rispondi
  4. @ AC
    Guarda in America i prezzi sono tutti senza tassa ti so solo dire che ho risparmiato 400 euro che prenderlo in Italia !!

    Rispondi
  5. @ AC

    aggiungo anche che ovviamente l’ho aperto , configurato e tolto dalla scatola prima di tornare in Italia perché seno ti fanno pagare l’iva !!

    Rispondi
  6. Billo
    veramente alla cassa si paga sempre la tassa. Probabilmente con anche la tassa hai comunque risparmiato. Guarda bene lp scontrino perché ogni stato ha la sua tassa. Gente che conosco che ci vive la paga anche sulla mayonese, mi sembra strano che non te l’abbiamo applicata. Ma in caso meglio per te :)

    Rispondi
  7. @ AC
    scusa forse non sono stato abbastanza chiaro , io la tassa americana l’ho pagata ovviamente , che se non mi ricordo male è circa il 7% del prezzo totale se non sbaglio . Quella che non ho pagato è la tassa italiana ( IVA ) al momento dello sdoganamento , poiche il mac era aperto , configurato e senza scatola . io ho detto che era già mio , e regolarmente acquistato in italia , e loro non mi hanno fatto problemi !!

    Rispondi
  8. Dato che mi sono accostato al Mac recentemente, ho avuto la (s)fortuna di acquistare un Macbook modello “precedente” (quello senza FireWire, per intenderci) esattamente il pomeriggio dell’8 Giugno, giorno del mio compleanno. Naturalmente i dipendenti dell’Apple Store della mia città hanno tenuto la bocca chiusa e non mi hanno detto che quello stesso giorno era stato annunciato il nuovo modello. Pazienza… è stato un buon acquisto comunque!
    Ora chiedo: ho speranza almeno di un aggiornamento gratuito a Leopard, dato che nello screenshot dell’articolo si legge “on or after 8 June”?
    E come dovrebbe avvenire l’aggiornamento?
    Grazie

    Rispondi
  9. Billo
    ah ecco mi pareva. Ma allora in California è del 7%? beh hai comunque risparmiato. Per forza che dovevi spacchettarlo eheh però meglio che l’hai scritto che magari non tutti lo sanno e poi tanto è bello staifo il mbp.

    Soddisfatto dell’acquisto?

    ah e per la lingua come hai fatto, bastava switchare su italiano? E anche la tastiera è la nostra spiccicata?

    Rispondi
  10. @ antiriad:
    I commessi sono indifendibili… ma a loro discolpa c’è da dire che fino alle sette e mezzo di sera di quel giorno non si sapeva nulla delle novità in arrivo! :)

    Rispondi
  11. @ AC
    l’unico problema era la tastiera che non ha le lettere accentate e i simboli sono in posizione diversa ma ci fai l’abitudine ! ho impostato come lingua del sistema operativo l’italiano e come lingua della tastiera l’inglese , perchè se mettevo l’italiano scombussolava tutte le lettere !! cmq funziona a meraviglia e non ti accorgi di avere la tastiera americana !!

    Rispondi
  12. @ antiriad:

    Ciao. Se avessi chiesto…te lo avrebbero cambiato al 100%. Su queste cose sei garantito al massimo. Ovviamente mi riferisco al fatto che tu lo abbia acquistato all’Apple Store di Roma.

    Rispondi
  13. rispondo un po’ a tutti: allora i commessi semplici degli store anche ufficiali non sono a conoscenza delle novità, infatti gli stand dei nuovi prodotti vengono preparati la mattina prima dell’apertura, inoltre anche i dirigenti più alti o semplici responsabili, se diffondono notizie o invogliano al non acquisto a favore di un’attesa del modello successivo, da contratto hanno decurtamenti pecuniari dallo stipendio e in alcuni casi si rischia il licenziamento. Le tasse in America variano da paese a paese, infatti sullo store online i prezzi sono privi di tasse. Piccola aggiunta anche in Italia si pagano le tasse sulla maionese, o meglio su tutto… ci sono prodotti tassati e supertassati (monopolio di stato) infatti e si comprasse un portatile per lavoro l’IVA si sottrae dalle tasse da pagare.
    Per quanto riguarda i resi ci devono essere motivazioni più che valide, il semplice reso non è possibile nemmeno negli store. Inoltre per chi lo ha comprato dopo l’8 giugno l’aggiornamento non è gratuito ma di 1/3 (circa) del costo dell’aggiornamento per chi l’ha acquistato ex limite.
    Concludo dicendo che per avere il prezzo ridotto sull’aggiornamento devi inoltrare la pratica ad Apple Italia srl, normalmente la pratica viene effettuata all’acquisto. Nel caso di Billo c’è un problema: il computer non è stato importato regolarmente, infatti risulta essere di una persona con il domicilio fiscale in California: la garanzia sui portatili è valida in tutto il mondo per tutelare chi viaggia o chi si sposta per breve tempo, ma tu l’hai preso in California pagando le tasse allo stato Californiano, quindi potresti avere non pochi problemi, il mio consiglio è di importare il computer pagando le tasse allo stato italiano, in modo che Apple Italia possa gestire la pratica: ora come ora ci dovrebbe pensare Cupertino ad inviarti l’aggiornamento, ma non lo può inviare fuori dal territorio statunitense… Prova comunque a sentire Apple Italia! Buona fortuna!

    Rispondi
  14. Forse non mi sono spiegato bene… scusate per questo.

    Ci riprovo:

    Se Antiriad avesse acquistato il suo Macbook all’AppleStore di Roma il giorno della presentazione di quelli nuovi avrebbe senza alcun problema potuto ritornare indietro il “vecchio” e sostituirlo con quello nuovo. Non lo dico per sparare boiate ma perchè AppleStore a Roma fa così. Ciao.

    Rispondi
  15. @ Ipnotik:
    La direzione legale di Apple lo considerebbe un reso nulla causa, l’Apple Store lo fa perché poi vengono rimessi in vendita nella grande distribuzione, ma nei resellers no perché Apple non effettua il conto vendita. Quindi il reseller lo acquista e poi resta suo!

    Rispondi
  16. @ Bubu:

    Per la sostituzione di un prodotto presso l’AppleStore entro 7 giorni dall’acquisto non c’è bisogno di nessuna spiegazione. Per quanto riguarda i reseller ovviamente è tutt’altra storia e difatti ho specificato che avrebbe potuto ottenere il cambio del Macbook solamente se acquistato presso l’AppleStore di Roma.

    Infine, visto che mi pari ferrato in materia, chiariamo la frase “vengono rimessi in vendita nella grande distribuzione” perchè altrimenti sembra che i “pacchi” li ridiano al primo sfigato che capita…

    Ciao.

    Rispondi
  17. @ Billo

    non vorrei dire ca@@ate (cosa che peraltro accade spesso), ma se avessi chiesto allo Store americano, in qualche giorno avrebbero dovuto procurarti la tastiera italiana. O almeno così lessi da qualche parte temo fa…

    Rispondi
  18. @ Ipnotik:
    allora: per grande distribuzione si intendono tutte le attività commerciali che non siano Apple Store, Apple Shop o Apple Premium Resellers. In realtà la macchina (il computer) resa viene rimessa in vendita nella grande distribuzione dopo un’attenta verifica del personale Apple, come se fosse venduto ricondizionato, però all’utente finale risulta essere nuovo: infatti vengono sostituiti i “sigilli” cioè le varie cover ed etichette plastiche e venduto come uscito dalla fabbrica.

    Rispondi
  19. @ paolo
    può essere ma non a vevo tantissimo tempo quindi ho optato su quella americana !! come già detto non te ne accorgi neanche di averla !!

    Rispondi
  20. Però voglio dire..in ogni caso quando c’è un chinotto il giorno stesso si attende eh? :)

    in ogni caso ipnotik l’unica cosa veramente che hai perso è la tastiera retroilluminata. Per il resto schedina sd amen e la batteria alla fine è buona pure quella che hai. Hai preso un ottimo mac ;)

    Rispondi
  21. Bubu
    tu che ne sai: è certo al 100% che mandando in assistenza il mio macbook nero (ancora coperto avendo i tre anni) con la crepatura sulla parte in basso a destra, causata dalla lineetta di plastica in cima alla cornice dello schermo, loro mi mettano a posto tutto?

    Era un problema ufficialmente riconosciuto da Apple mi pare, me lo confermi?

    PS PER TAL
    potreste far scrivere un post a bubu sulla questione assistenza e tutto ciò che ci gravita attorno di modo da avere un bello spiegone.
    Che dite? Camillo che dici? È un’idea. Mi sembra saperne molto!

    Rispondi
  22. @ Bubu:

    ancora una volta: non mi risulta che la prassi sia come la descrivi tu. Esiste un procedimento molto più complesso e delicato che determina l’emissione di quello che si chiama “prodotto ricondizionato” che non sto qui a descrivere ma funzionante o meno un prodotto restituito NON è mai rimesso in circolazione come nuovo o spacciato come tale. Per Apple finisce sempre come ricondizionato con tanto di imballaggio differente.

    @ AC:
    Per quanto riguarda il tuo problema. Ti riporto: sono state identificate quattro aree a rischio: la porzione del case situata sotto il trackpad e palm rest, l’area relativa alle interfacce I/O, gli angoli posteriori e la grata di ventilazione posteriore. Apple invita gli utenti ad esaminare con attenzione le crepe, per determinare se il danno è dovuto ad un utilizzo improprio del notebook (cadute, urti, graffi); in caso contrario, il produttore prenderà carico delle spese di riparazione, anche oltre il termine della garanzia di un anno.

    Ma aspettiamo Bubu che ci illumini meglio visto che sembra conoscere bene le procedure Apple :)

    Ciao.

    Rispondi
  23. @ AC:
    si Apple aveva riconosciuto il problema, infatti dopo l’usura del tempo, a forza di appoggiare i polsi sui bordi questi si crepavano, Apple ha riconosciuto il problema e se sei coperto da Apple Care non dovrai nemmeno pagare. Per quanto riguarda la proposta dello scrivere un post, ti ringrazio per i complimenti, ma non c’è molto da dire: “le cose chiare” sono all’interno dell’assistenza offerta direttamente da Apple, per il resto diciamo che è una grande nube nera! il principio comune è: un Mac è come un maiale, non si butta via niente. Mettiamo per ipotesi che si compri un mac e ci sono problemi di funzionamento legato all’Hd, per esempio, se l’acquisto è avvenuto in un Apple store c’è una buona probabilità che venga cambiato, anche alta. Ma ora la domanda è: che fine farà il povero mac difettoso? i casi sono due: è un piccolo problema, quindi lo si ripara e rientra in vendita, o se il problema è più sostanzioso si salva il salvabile usando i vari pezzi come eventuali ricambi. Questo però ad un condizione: che il sistema operativo non venga installato, perché dal momento che la macchina è stata registrata risulta essere usata e quindi andrà venduta come essa (ricondizionato), altrimenti si resetta la registrazione però la storia è lunga perché bisogna cambiare i codici seriali. E questo è quello che riguarda Apple store e l’assistenza diretta. Ci sono poi i centri di assistenza e riparazione che Apple certifica come autorizzati, ma qui le cose sono un po’ differenti: per tutelarsi Apple ha deciso di immettere una forte burocrazia nello svolgimento delle pratiche d’assistenza allungando i tempi di attesa. Ogni singolo pezzo di ricambio deve essere mandato da Apple stessa e se il centro di assistenza è grande può avere una “scorta” di pezzi più usati nelle riparazioni, altrimenti deve fare ogni volta l’ordine. Una volta effettuata la riparazione deve essere inviato ad Apple un dettagliato resoconto con il codice seriale del mac, quello del pezzo da sostituire e quello che ha rimpiazzato la parte malfunzionante, il tutto accompagnato dalla prassi svolta. Questo metodo utilizzato da Apple non è nemmeno tanto male, se non fosse che i tempi potrebbero essere abbastanza lunghi, quindi alcuni centri di riparazioni non autorizzati decidono di fare del far da se sostituendo i pezzi di ricambio con quelli di macchine non funzionanti, ma spesso questi pezzi sono usati e quindi hanno un ciclo di vita breve, inducendo l’utente a necessitare nuovamente della riparazione. Per quanto riguarda, invece, l’acquisto di macchine in Apple premium reselrs o in Apple shop (Apple shop sono punti di vendita Apple all’interno di grandi negozi di distribuzione tipo Unieuro, Mediaworld, Saturn per intenderci), la faccenda si complica: sebbene autorizzati Apple questi punti vendita non si avvalgono degli stessi metodi di Apple Store infatti per vendere i prodotti con la mela morsicata devono acquistare loro stessi i prodotti e poi rivenderli, ovviamente l’acquisto è a prezzi agevolati poiché comprati in quantità più grandi, all’ingrosso. Quindi la storia dei resi varia. Dicendola molto semplicemente: il reso è praticamente impossibile, esiste l’assistenza gratuita, ma il reso è molto grigio! Infatti questi negozi, una volta acquistati i prodotti da Apple, devono venderli in tutti i modi, perché restano ancora a loro, non li possono ridare ad Apple. Tuttavia con un po’ di insistenza e accanimento qualche reso si può ottenere: infatti la prassi che i reselr o shop devono seguire sarebbe quella di rendere il prodotto ad Apple perché loro lo hanno acquistato malfunzionante, però sugli acquisti all’ingrosso Apple storce un po’ il naso sui resi e le storie si tirano troppo per le lunghe, quindi l’utente finale potrebbe avere la sua macchina dopo distanza di tempo. Ci sono però alcuni casi che il reso non può avvenire in alcun modo: per esempio la tastiera, se ci sono fino a tre tasti che funzionano però male, diciamo sono duri cose del genere, la sostituzione non può avvenire, se la macchina emette qualche rumorino ma il funzionamento è apposto, la sostituzione non può avvenire, se sono presenti graffi (non sullo schermo), la sostituzione non può avvenire. per quanto riguarda lo schermo c’è veramente molto da dire, un grosso problema sono i bad pixel: i bad pixel sono dei pixel che risultano neri perché non funzionanti: nonostante sia un problema comune a molti schermi (infatti per essere sicuri bisognerebbe comprare quelli con la garanzia “Zero bad pixel” ma oltre ad essere molto costosi , apple non ne ha), ma quelli Apple sono abbastanza facili a questo tipo di problema, però Apple non ha nulla da perdere infatti per una normativa europea non basta un pixel morto, ma ci sono diverse misure: ad esempio su una stessa riga di pixel ce ne possono essere fino 5 di bad pixel e lo schermo non deve essere cambiato, ma se su una stessa riga sono 3 ma attaccati lo schermo si può cambiare, oppure si prende in considerazione quanti bad pixel per quadrato nello schermo di sono… potrei elencarvi tutti i casi se me li ricordassi! Altro problema dello schermo è se tendente al giallo, per quello va calibrato e non ci sono problemi… bhè mi sembra di aver detto un bel po’… se qualcuno avesse qualche domanda non esiti a porgermela!

    Rispondi
  24. @ Ipnotik:
    purtroppo i prodotti vengono rivenduti come nuovi, ti posso anche assicurare che un mio caro amico l’anno passato circa aveva acquistato una time capsule tramite Apple store ed era già stata configurata da un utente, l’ha resa e gli è stato detto che il processo di resettaggio non era avvenuto correttamente… ma è stata acquistata come nuova!

    Rispondi
  25. @ Bubu:

    Ciao. Fammi capire è stata acquistata una Time Capsule presso l’AppleStore di Roma ed è stato consegnato un prodotto usato imballato come nuovo ?

    Rispondi
  26. siamo andati lievemente off topic…ci sono notizie sull’uscita di snow? mi sono segnato all’allert via mail di apple, ma ancora niente avviso…mi sà che la data del 28 sfuma vero?

    Rispondi
  27. @ erik:
    l’allert via mail di Apple ti avvisa quando è già uscito, quando è già disponibile non prima, esempio esce il 1 settembre, il 1 settembre ti dicono che lo puoi già acquistare!

    Rispondi
  28. Bubu dice:

    @ erik:
    l’allert via mail di Apple ti avvisa quando è già uscito, quando è già disponibile non prima, esempio esce il 1 settembre, il 1 settembre ti dicono che lo puoi già acquistare!

    Ah ok, grazie!

    Rispondi

Lascia un commento