Apple ha apportato alcuni cambiamenti in Snow Leopard che riguardano il modo in cui i file vengono associati alle rispettive applicazioni predefinite. In poche parole, come fa il sistema operativo a sapere con quale applicazione deve aprire il file selezionato (con un doppio click) in una finestra di Finder?
La soluzione con la quale si è arrivati all’attuale implementazione per risolvere il problema, è frutto di un dibattito decennale tra i membri della comunità informatica, più nel dettaglio dal confronto tra Mac OS X e il suo progenitore, UNIX.
Fino a Leopard (Mac OS X 10.5.x), ad ogni file, all’atto della creazione, veniva associato un “creator code”, una stringa di 4 lettere che associava univocamente il file ad una applicazione, e che veniva salvato tra i meta-dati del file stesso (ovvero tra informazioni utili al sistema operativo, come i permessi di accesso a quel file, la data e l’ora di creazione, ecc.).
In questo modo, ogni volta che si apriva un file, il demone Launch Services andava a cercare con quale applicazione doveva aprire il file analizzandone il creator code (da notare che i creator code non sono modificabili dall’utente, ma solo dall’amministratore).
Per avvicinarsi di più a UNIX, però, anche Mac OS X ha introdotto l’approccio con le estensioni, ovvero quella stringa di testo che segue ogni nome di file dopo un punto, ad esempio: pippo.txt. In questo caso txt rappresenta il tipo del file mentre in un apposito file Info.plist di ogni applicazione vengono dichiarate le estensioni (i tipi) da aprire con l’applicazione stessa. A questo punto sorge la domanda: e se due applicazioni dichiarano che vogliono aprire file con le stesse estensioni, come fa il sistema operativo a decidere quale usare effettivamente per l’apertura? Fino a Leopard, in caso di conflitto, Launch Services guardava il creator code (che ricordo è univoco per ogni applicazione) e decideva di conseguenza quale applicazione scegliere. Da Snow Leopard, invece, Launch Services ignora i creator code per stabilire quale programma utilizzare.
Il conflitto ora viene risolto in un altro modo, secondo la volontà dell’utente (in questo caso è stato scelto di dare più peso alle scelte dell’utilizzatore). Infatti, se clicchiamo con il tasto destro su un file (in Finder) e scegliamo “Ottieni informazioni”, nella finestra che si apre troviamo un campo “Apri con…”. Modificando questo campo, siamo in grado di scegliere definitivamente quale applicazione utilizzare per l’apertura di quel file. La scelta è stata fatta sia per rendere il sistema operativo più user friendly, sia per impedire che le applicazioni stesse si “impossessassero”, all’atto della creazione, dei file marchiandoli con il loro creator code e dovendo ricorrere ai privilegi di amministratore per modificarlo. Dopo due mesi dal rilascio di Snow Leopard, questo aspetto tecnico è stato reso ufficiale.
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Un miglioramento non indifferente mi pare…
Un ulteriore esempio di Intelligenza da parte di Apple. Sembrano particolari, ma messi tutti insieme fanno la differenza, che ti rende semplice e piacevole usare il Mac. Sottolineo: Mac, non “computer”.
Think different non è solo uno slogan: me ne accorgo ogni giorno usando il Mac e l’iPhone.
…se clicchiamo con il tasto destro su un file (in Finder) e scegliamo “Ottieni informazioni”, nella finestra che si apre troviamo un campo “Apri con…”. Modificando questo campo, siamo in grado di scegliere definitivamente quale applicazione utilizzare per l’apertura di quel file. La scelta è stata fatta sia per rendere il sistema operativo più user friendly…
Scusa, ma non capisco … ma tutto questo avveniva già con Tiger.
@ iMarco: oddio iMarco, tralasciando l’inettitudine della microsoft, con Windows, e dunque con i cosiddetti “computer” (perchè poi i Mac non sono computer..) puoi scegliere liberamente l’applicazione con cui aprire un file, o associare l’estensione ad un determinato programma.. Trovo mac osx perfetto in tutto, meno nel finder, mi trovo meglio con l’esplora risorse di windows purtrippo!
Eppure una decina di anni fa davamo del cretino a Windows che aveva bisogno delle estensioni per capire il tipo di file e l’applicazione necessaria per aprirlo mentre noi utenti Mac cliccavamo due volte e il nostro intelligentissimo sistema operativo lo apriva utilizzando, se disponibile, il programma che l’aveva creato: non ditemi che è più semplice – idiot proof – la gestione delle estensioni rispetto al doppio clic. Ok, è il progresso, ma per giustificarlo non diciamo cose opposte a quelle che erano il vanto dei MacUser storici. Tra quanto dovremo smanettare anche per aggiungere un nuovo hard disk?
c’è da dire che windows cerca di eseguire in background come fosse un .exe il file selezionato anche solo fosse un mp3 e questo spesso provoca lo scatenarsi di virus nascosti…
Gilberto dice:
Sì infatti, non esisteva già questa possibilità con i precedenti Mac OS?
questa modifica rende OSX più Windows-like, perchè ? perchè in questo periodo il tasso degli switchers è cresciuto, ed allora è necessario proporre dei casi d’uso della macchina simili a quelli che avevano nel precedente sistema.
Forse cambia qualcosa dal lato tecnico, ma dal lato pratico mi pare non sia cambiato nulla. Lo so per certo, Apri con… su 10.5 l’ho usato parecchie volte, sia dal menu contestuale che dalla finestra Informazioni!
Questo articolo mi lascia perplesso…
Mi sfugge qualcosa.
1) Come ho letto in altri commenti che precedono questo, la possibilità di impostare attraverso “ottieni informazioni” il programma con cui aprire un determinato file e la possibilità di effettuare la scelta “modifica tutto” per propagare la selezione agli altri files dello stesso tipo esisteva già nelle versioni precedenti.
2) Unix non usa affatto le estensioni dei files (es. .txt) ma usa il magic number
( http://en.wikipedia.org/wiki/Magic_number_(programming) )
che guarda caso sembra corrispondere a quello che nell’articolo viene definito come “creator code”.
Ho la sensazione che questa volta siano state riportate informazioni non del tutto precise … a volte succede!
mah.. a me le foto mi si aprono solo con preview.. anche se ho detto di aprirle in photoshop e pure quando le clicco da dentro indesign.. uff