L’Istituto Ponemon esegue ogni anno il più grande sondaggio globale per scoprire quali sono le 20 compagnie di maggiore fiducia per gli utenti e le aziende. Quest’anno Apple è scivolata oltre il ventesimo posto, scomparendo dalla classifica di Ponemon.
Nell’ultimo Most Trusted Companies for Privacy Study, Apple ha ricevuto il più basso punteggio registrato negli ultimi anni. Il sondaggio funziona molto semplicemente: alla persona viene chiesto di nominare e dare un voto a compagnie che crede stiano lavorando per proteggere la sua privacy e le sue informazioni personali.
Apple è scesa dall’ottavo posto del 2009 al dodicesimo nel 2010, per perdere altre due posizioni nel 2011 e arrivare oggi alla ventunesima. Cupertino può però consolarsi. Non si tratta dell’unica grande industria dell’informatica che non compare nella classica. Anche Google e Facebook sono state scalzate e sono ora oltre il ventesimo posto.
Il Ponemon Institute sottolinea che non si tratta di uno studio delle tecniche di protezione della privacy messe a punto dalle compagnie, ma dell’impressione che il singolo utente ha che una compagnia stia proteggendo i suoi dati personali.
Questo appare evidente considerato che nel 2012 Apple ha reso ancora più restrittivi i controlli suoi suoi sistemi operativi. iOS fa in modo che ogni applicazione che richieda l’accesso a dati sensibili debba ottenere l’accettazione dell’utente, mentre Mountain Lion ha introdotto GateKeeper, un sistema che evita l’apertura di una applicazione se questa non è stata prima certificata da Apple.
Certo la FTC trova ancora problemi nel servizio fornito da Apple e Google, sostenendo che entrambe le compagnie dovrebbero rendere chiaro ai genitori che genere di informazioni vengono condivise dalle app disponibili su App Store e Play Store quando queste sono utilizzate dai loro figli.
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Oh ma Samsung, Google e Microsoft stanno dando tanti bei regalini agli analisti in questo periodo per attaccare Apple, eh?
Che grandissimo schifo.
Delle multinazionali che vendono prodotti truffa possono allegramente permettersi di fare simili porcate per affossare Apple che fornisce prodotti e supporto di qualità superiore ai clienti.