La tecnologia incontra l’opera lirica nel Teatro di Cagliari dove va in scena fino al 16 agosto la Turandot nella versione originale incompiuta di Puccini. Gli spettatori potranno vedere la scena dalla parte degli artisti grazie ai Google Glass.
Osservare lo spettacolo con gli occhi di chi lo mette in scena. È questo l’obiettivo della sperimentazione inaugurata dalla Fondazione Teatro Lirico di Cagliari. In anteprima mondiale, nel teatro cagliaritano si potranno usare i Google Glass mettendo in atto un’Opera interattiva.
La Turandot nella versione originale incompiuta di Puccini, sarà rappresentata ogni mercoledì e ogni sabato fino al 16 agosto. L’opera è affidata alla regia di Pier Francesco Maestrini che si avvale del genio dello scultore sardo Pinuccio Sciola per l’allestimento scenografico.
La sperimentazione con i Google Glass avrà inizio il 30 luglio. A partire da questa data verrà rivoluzionato il concetto di opera lirica perché non si tratterà più soltanto di ascoltare la musica e le parole, oppure di vedere e osservare gestualità e immagini. Si potrà cambiare punto di vista. Questa la grande novità.
Indossando i Google Glass, gli spettatori potranno vedere l’Opera con gli occhi di chi canta o con gli occhi di chi segue la messa in scena da dietro le quinte. Il Teatro Lirico di Cagliari, dove la sperimentazione ha inizio, è l’unico ente lirico che ha creato un Centro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico.
Il pubblico, fino al 30 luglio sarà comunque accompagnato verso la sperimentazione grazie alla presenza del Teatro Lirico di Cagliari sui vari social network. Da Facebook a Twitter, da GooglePlus ad Instagram, gli utenti possono seguire aggiornamenti e novità su Turandot.
Poi con i Google Glass potranno collegarsi ai profili social del teatro, sia dal parterre, sia da casa, è guardare live il materiale multimediale prodotto e condiviso. Un’occasione unica di essere parte attiva nel cambiamento.
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