Qualche giorno fa abbiamo avuto la possibilità di testare un buon editor LaTeX per Mac, leggero ed economico: Texpad. Del programma ci avevano stupito le ridotte dimensioni ma le grandi funzionalità integrate, tanto da poter competere con i software “classici” per Mac OS X da questo punto di vista.
Ora abbiamo testato anche il “fratellino” di Texpad, ovvero la versione per iPad: di seguito i nostri pareri.
Parliamoci chiaro: prima di aprire l’applicazione, avevamo ben poca idea di cosa effettivamente potesse essere Texpad su iOS (anche perché la descrizione presente sull’App Store è poco indicativa).
Il motivo principale sta nel fatto che qualsiasi applicazione progettata per compilare in LaTeX, il linguaggio di programmazione per la formattazione di testi, ha bisogno di una “sorgente” alla base di dimensioni non irrilevanti (la principale utilizzata su Mac, TexMac, occupa più di 1 Gb).
Il mistero viene facilmente risolto dalle note dell’applicazione, in cui si spiega l’ottima idea avuta da Valletta Ventures: portare tutta la sorgente su un server esterno , facendo in modo che la compilazione finale avvenga “on the clou”loud, senza bisogno di avere sempre con sé tutta l’intera sorgente di Tex.
Da questo punto di vista, gli utenti possono stare tranquilli perché il software conferma che tutti i dati inviati vengono processati solo per la compilazione del codice, e nessun dato viene memorizzato.
Prima cosa che si nota in Texpad per iPad è la grafica minimalista, un po’ come nella versione del software per Mac OS X. E subito, tuttavia, si capisce che con Texpad non è possibile creare un nuovo file ex novo, ma solo modificare documenti già esistenti. Possibile? A quanto pare sì: abbiamo cercato un pulsante, un’opzione, un qualcosa per poter avere davanti agli occhi un documento vuoto su cui compilare le nostre stringhe in LaTeX: niente da fare.
Per caricare i nostri documenti LaTeX nell’applicazione per iPad, possiamo utilizzare lo storage locale (gestibile con iTunes) o collegare all’applicazione il nostro account Dropbox.
Una volta caricato il documento, potremo modificarlo in tutti i modi, compilandolo proprio come se ci trovassimo su un computer. A tal punto, l’applicazione include una serie di pulsanti preimpostati, per una rapida compilazione (parentesi graffe, slash, e così via).
Anche nella versione di Texpad è inclusa l’utile funzione di autocompletamento del comando mentre lo si digita, il che rende la compilazione più snella e rapida.
A differenza della versione per Mac OS X, tuttavia, le caratteristiche “intelligenti” dell’applicazione appaiono più limitate su iPad; da questo punto di vista, comunque, saranno rilasciati a breve alcuni update che miglioreranno la situazione.
Texpad include, sempre come porting dalla versione per computer, anche un’attento analizzatore della sintassi del codice, che ci permette di identificare velocemente eventuali errori della compilazione.
Per quanto riguarda la visualizzazione del documento, è possibile scegliere fra due modalità – importabili nel menu iniziali -: una locale DVI (Device Independent), che rende una sorta di “bozza approssimativa” del risultato finale e lavora direttamente sul dispositivo, ed una – più raffinata – funzione di typesetting on the cloud, con cui è possibile ottenere il file PDF finale.
Questa ultima funzione, sebbene sia localizzata su server esterni, funziona molto bene, e nel corso dei vari test non abbiamo identificato particolari problemi: unico aspetto negativo è che, non essendo ovviamente una sorgente “fisica, alcune stringhe del codice sono malinterpretate sulla nuvola (ad esempio, manca il supporto al babel italiano). Anche su questo aspetto, comunque, gli sviluppatori sono al lavoro e molte nuove caratteristiche saranno disponibili con i prossimi upgrade.
In definitiva, Texpad su iPad non è certo un prodotto completo, tale da poter sostituire un’applicazione nativa per pc nella compilazione di un documento LaTeX. Tuttavia, l’app è ottima per avere sempre a disposizione tutti i propri documenti, per modificarli e revisionarli se siamo on the go, anche considerando il fatto che il bacino di tale applicazioni per dispositivi mobili non è particolarmente ampio e vario.
Siamo certi, inoltre, che con gli aggiornamenti rilasciati in futuro molte nuove funzioni completeranno il già buon lavoro realizzato dagli sviluppatori.
Texpad per iPad è disponibile su App Store ad un prezzo di 6,99€.
MarcoMoby 24/09/2012 il 14:35
Il programma in se è bello e secondo me fatto molto bene, ma non è una cosa innovativa… io uso TexTouch da più di un anno e sono sicuro sia in giro da anche più tempo… inoltre textouch da anche le istruzioni per fare la compilazione tramite DropBox su un server personale in modo da non inviare nulla sul server pubblico…