Parallels Desktop 10 per Mac, virtualizzazione per OS X Yosemite

Parallels Desktop 10 per Mac è stato rilasciato poco più di un mese fa da Parallels, azienda attiva nel campo della virtualizzazione, e porta il pieno supporto a OS X Yosemite e a Windows 10 Technical Preview.

Panoramica

Il computer è uno dei dispositivi più personali in assoluto, assieme a smartphone e tablet, tanto è vero che si parla di esso come personal computer. L’uso che ciascuno di noi fa dei dispositivi elettronici è estremamente variegato e può avvenire che per esigenze lavorative, di studio o per finalità ludiche si abbia la necessità di eseguire Windows (o un qualsiasi altro sistema operativo) su Mac.

Per rendere più chiara questa affermazione porterò 3 esempi chiave:
– il medico Mac User, che si trova a doversi districare in una giungla di applicazioni e database proprietari che operano solo in ambiente Windows
– lo studente di ingegneria informatica, che per studiare deve poter eseguire l distribuzione Linux creata ad hoc dal professore sul proprio Mac.
– il videogiocatore, che vuole giocare al nuovo titolo appena uscito, disponibile però solamente per piattaforma Windows.

Fino a pochi anni fa queste categorie di utenti erano costretti ad orientare la propria scelta hardware sulla base di tali esigenze; fortunatamente adesso con sofware di virtualizzazione come Parallels non è più così.

Le novità di Parallels Desktop 10 per Mac

A differenza di Parallels 9, che abbiamo recensito lo scorso anno, Parallels 10 introduce il supporto ad OS X Yosemite e a Windows 10, scaricabile sotto forma di Technical Preview dal sito Microsoft o direttamente da Parallels, e ad alcune nuove funzioni recentemente introdotte su OS X, compresa Continuity, funzionalità attraverso cui è possibile effettuare chiamate da Mac utilizzando iPhone.

È stato inoltre ridotto il consumo di RAM da parte della macchina virtuale e aggiunta la funzione di salvataggio in iCloud Drive. Come già il suo predecessore, Parallels 10 aggiunge le app di Windows a Launchpad e – a detta dell’azienda – riduce il consumo di batteria del 30% su MacBook Pro e MacBook Air (elemento che ovviamente non ho potuto testare su iMac).

Come aggiungere una macchina virtuale su Parallels 10

La procedura di aggiunta di una macchina virtuale diviene di anno in anno più intuitiva: è adesso infatti possibile installare un nuovo OS mediante CD/DVD, USB eseguibile, scaricando dal Convenience Store, o installandolo da un’immagine disco precedentemente scaricata.

In quest’ultimo caso, cioè nella modalità che ho utilizzato per installare Windows 10 Technical Preview, Parallels Desktop 10 per Mac riconosce in automatico la presenza di un file .iso all’interno del proprio Mac.

Il processo di installazione che, oserei dire, potrebbe sembrare più veloce di quello che si avrebbe su una macchina fisica, è chiaramente dettagliato e consente di regolare fin da subito alcune impostazioni relative alla Virtual Machine.

Esperienza utente nell’utilizzo di un sistema operativo guest

Come già accennato nella parte introduttiva le possibilità di utilizzo di un sistema operativo sono pressoché infinite ed analizzare sistematicamente tutte le funzioni sarebbe impossibile in un solo articolo.

Quello che si può dire dopo un utilizzo abbastanza intenso di Windows 10 Technical Preview su Parallels 10 è che esso gira molto bene e le varie modalità di visualizzazione (Coherence – necessita di Parallels Tools – e Schermo Intero), unitamente alla possibilità di scambiare agevolmente file da un ambiente all’altro, rendono perfettamente integrato ed integrabile il sistema operativo guest senza inficiare le prestazioni di OS X Yosemite.

Le impostazioni di Parallels Desktop 10 per Mac consentono di gestire minuziosamente le proprie macchine virtuali ed indicare il preciso comportamento di default di hardware e periferiche del proprio Mac.

Unica nota negativa è l’assenza per il momento di compatibilità di Windows 10 Technical Preview con Parallels Tools, più che giustificabile per la natura stessa di Windows 10 TP e cioè quella di software in beta alle prime iterazioni.

Parallels Access

Presente già da alcune versioni, Parallels Access merita un piccolo approfondimento: esso permette infatti di eseguire Windows, Linux, Chromium, ecc. anche da iPhone/iPad mediante un’apposita app (perdonate il gioco di parole), che consente di prendere il controllo del proprio Mac da remoto. Un po’ come avviene con servizi quali TeamViewer, LogMeIn o VNC, col vantaggio però che in questo caso si ha un maggior focus sull’app Parallels e un controllo diretto sulla macchina virtuale.

Conclusioni

Parallels Desktop 10 per Mac mantiene il voto del suo predecessore, in quanto introduce numerose migliorie e ottimizzazioni per quanto riguarda le prestazioni, lo spazio occupato dalle macchine virtuali e i tempi di apertura e chiusura di VM, applicazioni e documenti, senza però stravolgere in modo netto l’esperienza utente od introdurre nuove feature determinanti.

Parallels Desktop 10 per Mac può essere scaricato al prezzo di 79,99€ dal sito ufficiale (versione completa), oppure come aggiornamento da una precedente versione al prezzo di 49,99€.
Chi volesse provarlo gratuitamente, potrà farlo da questo link.

Voto: 9.5/10

Andrea Corsi

Medico. Appassionato di mele non completamente mangiate da più di metà degli anni che porta.

View Comments

  • Mah,
    alla fin fine il programma migliore è vmware e costa pure meno, è solo meno pubblicizzato perchè è un programma che tutti i professionisti usano e conoscono.
    tra l'altro vmware ha un supporto migliore per linux oltre che per windows.
    La penultima versione di vmware la 6 funziona ancora su yosemite ma l'ultima la 7 è un vero gioiello, consuma realmente meno perchè limita l'uso di grafica discreta solo se se ne ha bisogno ed è molto più leggera di prima.

    Per quanto mi riguarda un ottimo prodotto a un ottimo prezzo, usato anche da professionisti ogni giorno e con un supporto molto buono (a differenza di parallels che ha sempre problemi sicuri con il nuovo os) e un migliore supporto per linux oltre che per windows... per quale motivo pagare di più per ottenere un prodotto che al massimo è simile?

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Andrea Corsi

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