Da pochi giorni è disponibile l’app CleanMyMac 3 e da utilizzatore abituale dell’app fin dalla sua prima versione ho deciso di provare anche quest’ultima. CleanMyMac 3 raggiunge finalmente la piena maturità, anche se nella versione 3.0 rimane ancora qualche bug da limare.
Con CleanMyMac 3 l’azienda MacPaw ha compiuto un deciso passo in avanti, ripensando l’intero corteo di funzionalità che l’app è in grado di offrire. Alle opzioni di pulizia, sempre più affidabili e complete, sono state infatti aggiunte funzionalità di manutenzione e monitoraggio delle prestazioni del proprio Mac.
Questo profondo rinnovamento non poteva certo esulare da un consistente restyling grafico, ora pienamente in linea con la grafica di OS X Yosemite. La barra laterale adesso più pulita, presenta 3 sezioni: Pulizia smart, Pulizia, a sua volta divisa in Sistema, iPhoto, Allegati di Mail, iTunes, Cestini, Grandi e vecchi file, e Utilità, composta da Disinstallazione, Manutenzione, Protezione dati, Estensioni e Cancellazione sicura. In alto a destra, isolato, è presente un vero e proprio Centro di Controllo.
Pulizia smart è il core di CleanMyMac 3 e di CleanMyMac in senso lato. Tramite questo comando vengono effettuate operazioni di pulizia avanzata in modo rapido e indolore per l’utente. Esso provvede infatti ad eliminare file di cache e di log generati dall’utente o dal sistema, verificare la presenza di file duplicati in iPhoto (funzionalità anacronistica per i Mac aggiornati alla versione 10.10.3 di OS X Yosemite, ma ancora utile per coloro che hanno ancora iPhoto installata), verificare la presenza di duplicati in iTunes, svuotare i cestini di sistema, dei dischi esterni e delle varie applicazioni installate, eliminare gli allegati di Mail e rendere facilmente consultabili per l’utente i file di grosse dimensioni.
Dalla prove effettuate è emerso che il tempo richiesto per la pulizia da CleanMyMac 3 è superiore rispetto a quello impiegato da CleanMyMac 2, verosimilmente per l’affinamento e la conseguente migliore affidabilità che la ricerca di file inutili ha subito con l’ultimo aggiornamento. Ciò si riscontra in particolare al primo avvio dell’app, in quanto nelle successive scansioni i tempi si riducono notevolmente.
Molto migliorato è anche il resoconto, adesso ancora più chiaro e dettagliato.
Questa sezione permette di eliminare cache dell’utente, cache di sistema, file di log dell’utente e di sistema, file di lingue e localizzazione di OS X, come arabo, turco, malese, o altre lingue che vengono installate di default con OS X, ma che verosimilmente il 99% di noi mai si troverà ad usare.
Questa è la parte di rifiuti che viene generata sostanzialmente da OS X, ma soprattutto dalle varie app installate durante la loro esecuzione. Per farsi un’idea delle dimensioni che la cache dell’utente può assumere si pensi soltanto alle immagini o ai video che vengono scaricati continuamente dai browser navigando su internet.
A prima vista la sua presenza in CleanMyMac 3 può sembrare una svista, dal momento che con OS X 10.10.3 è stata lanciata l’app Foto, che ha sostituito iPhoto e Aperture. In realtà può ancora rivelarsi utile per gli utenti che per motivi di tempistica, scelta personale o obsolescenza del loro hardware non hanno potuto aggiornare il proprio Mac e scaricare l’app Foto, ma intendono comunque usare la versione più aggiornata di CleanMyMac. Se già usate l’app Foto, tale funzione non vi interessa e la stessa app bypasserà il processo in fase di Pulizia smart, dicendo che è tutto ok.
Sarebbe consigliabile in un prossimo aggiornamento dell’app andare a nascondere la voce iPhoto, qualora l’app non fosse più installata sul Mac, onde non generare confusione.
La novità che personalmente ho apprezzato di più. Come l’etichetta della sezione stessa suggerisce, questo task andrà a cancellare gli allegati ai messaggi di posta elettronica che Mail salva in automatico. E vi assicuro che semplici screenshot o PDF allegati, con diversi anni di uso dell’app alle spalle e diversi account di posta configurati, possono tradursi concretamente in diversi GB di spazio di archiviazione occupato, che potreste tranquillamente risparmiare.
Come nel caso di iPhoto, questo processo setaccia la libreria di iTunes alla ricerca di copie duplicate di canzoni o di file che possono essere eliminati, come aggiornamenti di iOS, vecchi backup dei dispositivi e applicazioni salvate nella libreria.
Una delle funzioni più smart di CleanMyMac 3: essa non si occupa soltanto di svuotare in maniera sicura il cestino di OS X, ma svuota anche quelli delle periferiche e dei dischi esterni connessi al proprio Mac, oltre a quelli contenuti all’interno delle varie app come Mail, ecc.
Questa sezione mette in evidenza – attenzione: non cancella! – i file di grosse dimensioni presenti sul proprio Mac. Qualora l’utente riscontri l’effettiva presenza di file indesiderati di grosse dimensioni, potrà apporre un segno di spunta accanto ad essi ed eliminarli, liberando prezioso spazio sul disco.
Tempo fa esistevano numerose app deputate alla disinstallazione completa di altre app, come la mitica AppCleaner. La sua introduzione nelle precedenti versioni all’interno di CleanMyMac le ha di fatto rese obsolete. Less is more, diceva qualcuno.
Qui entriamo nel vivo di CleanMyMac 3. La funzione manutenzione permette di eseguire task che normalmente OS X esegue di tanto di tanto in completa autonomia e che tendono a risolvere conflitti e migliorare le prestazioni del sistema operativo.
Il problema è che non vengono eseguiti così frequentemente e col tempo si red nono necessarie. Sono così nati programmi come OnyX, i quali hanno cercato di semplificare la vita all’utente, dandogli la possibilità di eseguirle periodicamente senza dover ricorrere a comandi da Terminale.
CleanMyMac 3 rende il processo ancora più semplice e veloce. Spuntando le varie opzioni è infatti possibile eseguire gli script di manutenzione, cancellare la cache DNS, velocizzare Mail, riorganizzare i database dei servizi d’avvio, reindicizzare Spotlight (per ricerche più veloci), riparare i permessi del disco e verificare il volume d’avvio, e in ultimo verificare e riparare i dischi esterni, ricostruendone i database.
Nell’utilizzo di quest’ultima funzione ho tuttavia riscontrato un bug, che, sebbene non grave, determina il blocco dell’operazione di riparazione a metà e il mio consiglio in questo caso è di non usarla per il momento, ma attendere un aggiornamento, in quanto non è escluso che possa determinare la perdita di dati sui dischi esterni.
Questa sezione permette di prendere il timone in mano e controllare la propria privacy. Mediante un’interfaccia semplice e chiara vengono infatti mostrate le app che possono memorizzare dati sensibili, viene indicata la loro tipologia e viene data all’utente la possibilità di eliminarli. Non sono presenti soltanto cronologia e dati di navigazione sui browser, ma anche la cronologia delle conversazioni effettuate su Messaggi e Skype.
Analogamente alla sezione precedente, presenta una chiara visione di insieme su tutte le Estensioni, siano esse estensioni dei browser o del pannello di Preferenze di Sistema. Spuntandole singolarmente sarà possibile eliminarle per sempre dal nostro Mac.
Questo processo non ha bisogno di molte parole per essere spiegato. Esso consente di cancellare in maniera sicura i propri file, risolvendo anche i conflitti che di tanto in tanto si generano tra Finder e Cestino come il famoso “Non posso completare l’operazione perché l’elemento è attualmente in uso”.
Caratteristica introdotta con la nuova versione, essa permette di avere una panoramica sul funzionamento del proprio Mac, dello spazio libero su disco e della memoria utilizzata. È disponibile anche un collegamento nella barra dei menù, ma trovandolo non molto utile per il momento, avendo già iStat Menus 5 installato ho deciso di nasconderlo all’interno di Bartender.
Una delle nuove funzionalità di CleanMyMac 3 è quella di poter monitorare anche i processi in background. Un popup ci avviserà quando qualcosa non funziona e richiederà il nostro imtervento per chiudere un determinato processo che non risponde o ignorare la segnalazione.
Oltre alla grafica rinnovata, ciò che salta subito all’occhio è il gran numero di nuove funzionalità introdotte, che rendono di fatto inutili o quasi numerose app storiche di OS X.
Si nota inoltre un notevole rallentamento nell’esecuzione delle operazioni di pulizia. Ciò può essere interpretato in due modi: Il primo, più banale e scorretto, è che l’app non sia stata adeguatamente ottimizzata; il secondo, più verosimile, è che il grado di ricerca di file eliminabili si sia spinto ancor più in profondità (ne sono un esempio gli allegati di Mail e i cestini delle varie caselle di posta elettronica e dei dischi esterni) e ciò, comprensibilmente, richiede più tempo.
Restano da correggere alcuni bug, come quello che ha fatto sì che nella mia prova le operazioni di riparazione degli indici dei dischi esterni si bloccassero e non venissero completate.
Due anni fa CleanMyMac non mi convinse a tal punto da assegnare il massimo del punteggio, ma per CleanMyMac 3 ho dovuto alzare l’asticella. Un’app finalmente matura.
L’app CleanMyMac può essere acquistata sul sito ufficiale MacPaw al prezzo di 39.95€ (licenza singola), 59.95€ (licenza per 2 Mac) o 89.95€ (licenza per 5 Mac). L’aggiornamento da versioni precedenti di CleanMyMac dà diritto ad uno sconto del 50%.
Voto: 10/10
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il programma è buono e sono sempre stato contento di premiare il lavoro altrui pagando le dovute licenze, quanto mi lascia perplesso è che esistano alternative free altrettando valide - non vedo come farà a ritagliarsi una fetta di mercato.
http://video.corriere.it/ecco-cosa-succede-far-bollire-galaxy-s6-iphone6/c11e1130-e75c-11e4-95de-75f89e715407