be.ez LE vertigo Prune, la recensione di TAL (5 anni dopo)

Il titolo non è proprio correttissimo. Era dicembre 2009 quando vi parlai di un prodotto in mio possesso, la borsa per portatili be.ez LE vetrino Prune, e avevo testato un uso intensivo per circa due mesi. In realtà avevo la borsa da oltre un anno, ma l’avevo usata davvero pochissimo e non in condizioni di estrema vita quotidiana. Quindi, forse, tra parentesi ci sarebbe potuto stare anche un “6 anni dopo”, ma ho voluto evitare per non creare confusione. Oggi, comunque, voglio parlarvi di nuovo di questa borsa.

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Dopo anni di maltrattamenti, uso intensivo e giornaliero sotto ogni tipo di condizione atmosferica, incidenti di varia natura e dopo aver protetto e trasportato un MacBook Pro 15’’ Early 2008, un MacBook Pro 15’’ Early 2011 e infine un MacBook Pro 15’’ Retina Display Late 2013, la be.ez LE vertigo è vicina al pensionamento.

Chiariamo però subito una cosa. La marca è be.ez e si legge be easy; il modello del prodotto è LE vertigo; il colore è Prune cioè prugna secca o vinaccio che vogliate. Lo specifico perché tempo fa in un Apple Premium Reseller mi sono trovato a chiedere (non per me) la disponibilità di un prodotto e il “competente” commesso insisteva stizzito che il nome del prodotto fosse be.ez. Chiusa questa piccola parentesi, torniamo alla borsa LE vertigo Prune.

Come dicevo ho usato questa borsa in ogni condizione ed è successo di tutto ai Mac che ci ho portato. La borsa, con dentro i portatili melati, è caduta da un tavolo, da una sedia, dal sedile della macchina in seguito a frenate, è stata chiusa nelle porte della metro (le vecchie carrozze della M1 di Milano, così si rende meglio l’idea per chi sa con che forza e velocità si chiudano quelle vecchie porte), ci ho messo dentro anche due portatili (strettissimi), alimentatori, documenti (anzi libri). Questo grazie ai tanti scomparti e tasche di cui la borsa è dotata. Continuando, la borsa ha conosciuto tutte le condizioni meteorologiche soprattutto visto che mi piace camminare sotto la pioggia e la neve senza ombrello. Anche giornate nebbiose e assolate non hanno risparmiato la LE vertigo.

Nel tempo ovviamente la borsa si è un po’ rovinata (non eccessivamente) così ho deciso di approfittare di un’offerta segnalatami da un’app per Mac di cui vi parlerò domani per comprane una nuova. Non una qualsiasi, ma proprio un’altra be.ez LE vertigo Prune. Già questo fa capire il mio livello di soddisfazione della borsa in questione. Infatti sono anni che a chiunque mi chieda un suggerimento per proteggere il proprio Mac suggerisco senza pensarci due volte i prodotti be.ez e in particolare questa borsa disponibile comunque in diverse colorazioni. Vediamo, quindi, come è ridotta la borsa dopo 5 (o 6) anni di utilizzo raffrontandola con la nuova arrivata da poco.

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L’usura è limitata ad alcuni punti mentre internamente la borsa non presenta problemi di alcuna natura.

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I punti usurati sono il bordino esterno dell’ala di chiusura che è stato strofinato contro pareti, persone e altri oggetti durante la vita quotidiana e frenetica milanese.

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Il bordino ricopre una struttura tubolare che è venuta allo scoperto sempre a causa dell’usura dello stesso bordino nel punto in cui la chiusura della borsa può essere ribaltata verso il retro della stessa. Solo dei problemi estetici, però, e che non compromettono l’utilizzo e la sua capacità protettiva.

L’altro problema è quello che mi ha portato ad approfittare di un prezzo ribassato quasi del 50% per acquistare la stessa e identica borsa. Come ho scritto poco fa, ho caricato oltre ogni limite la borsa e il peso eccessivo, negli anni, ha usurato i ganci e gli anelli di acciaio della tracolla.

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Gli anelli, come mostra l’immagine, non sono più perfettamente tondi, ma l’usura li ha in parte scavati.

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I ganci, anch’essi, sono scavati a causa dello sfregamento eccessivo per i pesi esagerati che ho caricato nella borsa. Se gli anelli non sono un vero problema (ancora), lo sono però proprio i ganci. L’usura ne ha ridotto lo spessore e il peso che devono sostenere, anche se ora si tratta solo di un leggero MacBook Pro 15’’ Retina Display Late 2013, li ha deformati facendoli aprire al contrario. Questo significa che spesso, quando mi siedo, non mi accorgo che la tracolla si sgancia e quando mi rialzo o cade la borsa o la salvo dalla caduta con dei riflessi felini. La cosa che più mi preoccupa, però, è un possibile cedimento inatteso dei ganci che, se i riflessi o la fortuna non aiutano, potrebbe concorrere ad un danno non da poco, considerando che il portatile citato poco fa è il top di gamma CTO (customize to order) che si può acquistare sull’Apple Store Online e che a questo è da aggiungere l’AppleCare già attiva. Immaginate, infatti, un cedimento durante una corsa in metropolitana e la borsa che scivola sui binari. Problemi causati dal mio errato utilizzo visto come ho sovraccaricato la borsa.

La nuova borsa è identica alla prima. Stesse caratteristiche, stesso colore, stessi dettagli anche se i ganci sembrano più robusti e la struttura tubolare venuta allo scoperto e di cui ho parlato poco fa sembra un pezzo unico che, dunque, non dovrebbe riproporre il problema estetico lamentato. Comunque, per ridurre il rischio di usura di anelli e ganci ungerò saltuariamente questi ultimi con qualche goccia di olio per macchina da cucire in modo da ridurre l’attrito dello sfregamento e aumentare così la longevità della borsa. Magari, così, vi dito tra 10 anni in che condizioni è la LE vertigo.

Vista la mia esperienza con la be.ez LE vertigo non posso che consigliarvela nuovamente anche a distanza di anni. Del resto, se ne ho acquistata un’altra, vuol dire che ne sono davvero soddisfatto. Per causare quei problemi ci ho davvero messo del mio. Non mi soffermo sui dettagli e i materiali della borsa perché informazioni di questo tipo sono reperibili nella recensione di alcuni anni fa nonché sul sito be.ez. Aggiungo un ultimo dettaglio. Il massimo della protezione lo ottengo usando un altro prodotto della stessa azienda e cioè una be.ez LA robe Autumn Sweet in tinta con la borsa, una second skin di cui parlai anche nel 2009. Un’accoppiata vincente che non cambierei mai, neppure con nomi più noti e (ingiustamente, secondo) blasonati.

Ora raccontate voi le vostre esperienze con le borse be.ez o altri prodotti della stessa azienda. Secondo me, nessuno di voi parlerà male di questo marchio.


Prodotto: be.ez LE vertigo Prune
Prezzo: € 70,53 IVA e spedizione incl. (al momento della pubblicazione)
Dove trovarlo:
Amazon.it (non affiliato)
Rivenditori be.ez in Italia
Giudizio: 9.5/10 Voto più che meritato. Ne ho acquistata una dopo anni di utilizzo intenso e, dopo tutto questo tempo, non ho trovato una borsa migliore per il mio portatile Apple. Si gioca il 10 solo perché, come scritto nella recensione di alcuni anni, la tracolla non presenta una protezione in gommapiuma posizionabile sulla zona che poggia sulla spalla. Una borsa più che consigliata.


3 commenti su “be.ez LE vertigo Prune, la recensione di TAL (5 anni dopo)”

  1. Della be.ez avevo preso una borsa, non ricordo il modello purtroppo. Stesso identico problema ai ganci (dopo non molto tempo dall’acquisto, oltretutto) che mi ha fatto cambiare completamente marca. Ora è dal 2007 che sono un felice possessore di una WaterField, 100% pelle lavorata a mano negli States, che hanno dei ganci e una tracolla molto molto foderata e resistente. Ad oggi ha pochissimi segni d’usura, nonostante i miei maltrattamenti!

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    • @Giacomo:
      Io ci ho messo 5, anzi 6, anni per quei segni di usura dei ganci e sovraccaricato la borsa. Come hai fatto dopo poco tempo a riscontrate un simile problema?! :-S

      Non conosco WaterField e non so abbia la stessa capacità di proteggere il Mac come la LE vertigo. Inoltre noto che le WaterField hanno dei prezzi non proprio democratici, anzi.

      Comunque le terrò in considerazione. Chissà che non riesca a fare una recensione in futuro.

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