Software e UI
Il generale fallimento dei concorrenti del tablet Apple hanno messo in chiaro un’aspetto importante: la qualità del software e l’accesso ad applicazioni e contenuti sono due elementi fondamentali per garantire il successo di un dispositivo di questa categoria.
Amazon, dal punto di vista dei contenuti, parte decisamente avvantaggiata ed è l’unico competitor di Apple che può realmente contare su un ecosistema già solido e avviato. Il Kindle Fire HD è, di fondo, un portale di accesso al mondo Amazon, ai servizi Cloud come Cloud Drive e Cloud Player, alle migliaia e migliaia di libri, canzoni e prodotti che Amazon vende ormai anche nel nostro paese.
Il Kindle Fire HD, dunque, ha un compito chiaro e preciso: propone l’offerta Amazon nel suo complesso e rende più immediata la fruizione dei contenuti multimediali venduti sullo Store. Non è sicuramente uno di quei tablet di dubbia utilità che una certa azienda coreana ormai regala a chiunque compri uno dei suoi smartphone più costosi. L’idea di fondo che ha motivato e guidato gli ingegneri di Amazon si percepisce e conferisce al dispositivo una sua natura ben definita.
L’esecuzione a livello software ha i suoi alti e bassi, aspetti buoni ed altri meno buoni di cui parlerò più nel dettaglio qui di seguito.
Android sotto il cofano
Il sistema operativo del Kindle Fire HD è Android 4.0.3 Ice Cream Sandwich ma il dispositivo cerca di farlo capire il meno possibile. La strategia di Amazon è chiara già fin dallo sviluppo del primo Kindle Fire: il sistema di base è Android ma l’UI che ci sta sopra non è quella tipica del sistema, bensì un layer software ad hoc realizzato da Amazon e ottimizzato per spingere l’utente ad acquistare quanti più contenuti possibile.
E’ una scelta che ha i suoi pro e i suoi contro. Fra i pro sicuramente va messa la drastica semplificazione dell’interfaccia e l’eliminazione di una serie di livelli di complessità che invece sono presenti nella UI standard di Android 4.0.3.
Fra i contro il fatto che il “velo” di personalizzazioni che Amazon ha calato sul sistema in alcuni casi peggiora l’esperienza d’uso e nel tentativo di semplificare in realtà complica con soluzioni di navigazione poco lineari o con scelte discutibili.
UI – navigazione nell’OS
La principale differenza fra il tablet Amazon e gli altri dispositivi che montano Android Ice Cream Sandwich è l’interfaccia di navigazione del dispositivo.
Tutto parte da un home screen in cui troviamo, in alto, un campo di ricerca.
Subito sotto un menu testuale a scorrimento orizzontale permette di accedere alle principali sezioni del dispositivo. Con un tap su una delle voci si accede alla sezione relativa in cui sono raccolti i contenuti. In alto a destra l’onnipresente link al “Negozio” per poter accedere direttamente alle offerte di Amazon.
Subito sotto un carosello di applicazioni e documenti raccoglie gli elementi recenti, ovvero le ultime applicazioni adoperate, gli ultimi libri letti, i brani ascoltati più di recente e così via. In modalità portrait la selezione di un elemento del carosello attiva una sezione di “correlati”, nella parte inferiore, che suggerisce altre app, libri, brani acquistati dai clienti.
Un tap su una di queste icone porta immediatamente allo Store corrispondente per suggerire l’acquisto. Ancora sotto, sulla destra, una stellina rimanda al menu dei preferiti, dove si possono raccogliere le applicazioni e i contenuti cui si accede con maggior frequenza.
La navigazione “di sistema” all’interno delle applicazioni è demandata ad una toolbar che compare in fondo al display e accoglie un tasto indietro, il menu delle opzioni, la stella per aggiungere il contenuto/app ai preferiti e l’icona di una casa che è l’equivalente del tasto home fisico di un iPad e riporta l’utente alla schermata principale. Basta farci l’abitudine e la soluzione è valida. Sarei un bugiardo se dicessi che non sento la mancanza di un tasto fisico da “cliccare” rapidamente per chiudere un programma, ma è pure vero che due anni di iPad non possono essere facilmente soppiantati da una settimana in compagnia del Kindle Fire HD.
Il risultato di questo gran numero di “accessi” ai contenuti e alle applicazioni è una certa ridondanza che inizialmente può confondere l’utente medio (cui il dispositivo, con un’interfaccia volutamente “semplificata”, vorrebbe rivolgersi). Per accedere ad un libro, ad esempio, si può fare tap sulla sua icona nel carosello oppure aprire il reader preferiti o ancora passare dal menu Libri, in alto, e selezionare l’ebook dall’elenco.
E’ una quantità di opzioni forse eccessiva, senza alcun doppio fine (non serve, per dire, a spingere il più possibile un menu di accesso allo Store) che appare solo come frutto di un design software poco “decisionista”.
La navigazione generale è “promossa” ma Amazon può e deve fare meglio sotto questo aspetto perché è ancora forte la necessità di ripulire ulteriormente e ripensare un po’ meglio la presenza e la posizione di certe opzioni.
Nella prossima pagina: Cloud e trasferimento file, Web Browsing, Email
Ottima rece, Andrea. Degna di Ars Technica.
Il settepiù complessivo mi riconsegna nel mio limbo de “li spendo centrotrenta euro in più oppure no”, avendo già Kindle Paperwhite, iPhone 5 e l’Air da 11″, ma la colpa è mia. Il dissidio tra shopping whore e bene velle.
@Salsadiabli:
Grazie :)
sempre detto, siete uno dei migliori siti in assoluto. Questo articolo/recensione ne è la prova. Ottimo lavoro, bravi
In realtà la questione della fotocamera posteriore si pone. Io non scatterei mai una foto con un tablet, ma sinceramente, ci sono altri usi: scanner di documenti (per me essenziale), piccoli filmati casalinghi (penso ai filmini stop motion che i miei figli girano con l’ipad), realtà aumentata…
Ma quindi non si può inserire una sim????
@manuela: da quello che ho letto no. E’ disponibile solo in versione Wi-Fi.
Scusate la domanda da totale profano,
ma col kindle fire è possibile leggere e sottolineare dei vecchi libri scannerizzati?
Gran bell’articolo.
Una domanda: come mai da ES FILE EXPLORER caricato su Kindle Fire non si vedono gli ebook acquistati su amazon? Ho provato a cercarli sul LOCALE, directory BOOK ma non ci sono….