Apple denuncia un produttore di cloni MagSafe

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Lunedì Apple ha intrapreso un’azione legale, presso la Corte Federale della California, contro un produttore di terze parti che distribuirebbe su diversi siti, tra i quali Amazon, delle copie identiche e meno costose dei suoi alimentatori MagSafe per MacBook. Come si apprende dalla denuncia, Media Solutions Holdings “infrange il brevetto vendendo alimentatori che sono praticamente uguali esteticamente a quelli brevettati. Attraverso diversi siti internet e altro, vende questi cloni di alimentatori da usare con notebook Apple, come i MacBook. L’infrazione ha danneggiato Apple e le ha provocato danni irreparabili”.

Niente Flash su iPhone? Ci pensa Microsoft Silverlight

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No, non stiamo parlando di eroi dei fumetti. In questo caso, si parla della tecnologia sviluppata da Microsoft, per fare concorrenza a Flash di Adobe, per la visualizzazione di contenuti video nelle pagine web. Per colpa di Apple o meno, Adobe non è riuscita fino ad ora a sviluppare una versione light del suo plugin da integrare nel browser del melafonino. E la mancanza di Flash mentre si girovaga sul web si fa sempre sentire soprattutto se si naviga su siti che offrono contenuti multimediali.

A fornire una valida alternativa potrebbe essere Microsoft, avversario storico di Apple. Microsoft starebbe lavorando insieme ad Apple, o per lo meno comunicando (dato che Microsoft sta sviluppando il progetto, mentre Apple “detta” le condizioni), per il porting di Silverlight su iPhone. D’altra parte, non sembra che Apple stia cambiando qualcosa sulla sua piattaforma, né tanto meno il modo con il quale essa interagisce con i web server.

iTunes LP e iTunes Extras: Apple spiega come realizzarli

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Apple ha aperto una nuova sezione dedicata agli sviluppatori che vogliano cimentarsi con la realizzazione di iTunes LP e iTunes Extras (per i film) in vista dell’attivazione di un sistema automatico di invio di queste due tipologie di contenuti, programmata per l’inizio del 2010. Fra il materiale messo a disposizione dei developers ci sono template, guide di vario genere, PDF informativi sulle procedure e la più recente versione di TuneKit, ovvero il pacchetto di sviluppo basato su strumenti “Open” quali WebKit, CSS, HTML5 e Javascript, alla base dei due nuovi formati multimediali.

Black Friday Apple 2009: tutti gli sconti

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E’ da poco scoccata (a Londra) la mezzanotte di venerdì 27 ottobre e come da copione su Apple Store online sono comparsi ufficialmente gli sconti del Black Friday, tradizione che ormai da qualche anno Apple ha importato anche da noi direttamente dagli States.

Non aspettatevi ribassi da capogiro. Gli sconti sono relativamente modesti e, per quanto benvenuti soprattutto se non siete studenti, differiscono spesso per pochi euro da quelli ottenibili sullo Store educational (con il quale per altro quest’offerta non è cumulabile).

Cominciamo subito col dire che i Mac entry-level sotto ai 1000€, quali Mac mini e MacBook bianco, sono esclusi dall’iniziativa. Non rientrano nell’offerta neppure Magic Mouse, Mac Pro, MacBook Air, iPod classic e iPod shuffle.
Vediamo di seguito le offerte valide fino alle 24:00 di oggi sull’Apple Store Online italiano.

iMetano: posizione, percorsi e orari dei distributori di metano su iPhone

logo iMetano
Nome: iMetano
Tipologia: Utility navigazione – Licenza: Commerciale
Requisiti: iPhone/iPod Touch OS 3.1.2 o successivo
Prezzo: 2.39€

iMetano è un’applicazione commerciale per iPhone e iPod Touch che permette tramite la visualizzazione di mappe (le mappe di Google) di visualizzare tutti i benzinai con pompe di rifornimento a metano sparse sul territorio italiano.

Per chi possiede una macchina con impianto misto e/o a metano, è infatti spesso una caccia al tesoro trovare in giro un distributore per fare rifornimento a meno di non usare un navigatore con questi PDI o POI (Point of Interest) precariati.

BlackBerry Curve batte iPhone nelle vendite in USA

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iPhone è certamente uno tra gli smartphone più desiderati e più acquistati sia nel mondo che negli Stati Uniti, il mercato di riferimento per Apple. Negli USA, però, i risultati commerciali del terzo quarto del 2009 rivelano una brutta sorpresa per Apple: iPhone non è più lo smartphone più venduto sul suolo americano. È la serie Curve di BlackBerry ad aver “detronizzato il re iPhone”.

Molte sono le possibili motivazioni di questo sorpasso e a breve ne affronteremo alcune. Sicuramente il secondo posto non è un cattivo risultato ma a Cupertino non saranno sicuramente contenti: Apple ha bisogno di trovare nuove strade per promuovere il proprio device. Va bene avere 100000 applicazioni, va bene che iPhone è un prodotto rivoluzionario e vanno benissimo le strategie commerciali che lo hanno portato nell’olimpo della telefonia mobile: potrebbe essere utile aprire il mercato USA a più operatori e aggiungere anche un pizzico di “normalissimo  marketing” con qualche offerta speciale.

Applicazioni rifiutate da App Store: sale la protesta

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Il processo di approvazione delle applicazioni per uno sviluppatore credo che possa genericamente inteso come una sorta di “compito in classe delle scuole superiori”: si prepara il lavoro (anche se in questo caso anche a casa), lo si consegna e si attende ansiosi di conoscerne l’esito. Nel caso di App Store, il developer non si aspetta ovviamente di ricever un “10” ma piuttosto attende la comunicazione riguardante l’approvazione della propria App.

Un meccanismo che credo possa innescare un po’ di ansia (soprattutto per i piccoli developers che investono tempo e denaro nella programmazione di applicazioni per iPhone e iPod touch) che, unto alla “poca trasparenza di Apple”, crea malumori quando l’applicazione viene scartata. Ora è online un sito in cui tutti gli sviluppatori possono offrire informazioni sulle proprie applicazioni rifiutate. Apple è sempre di più nel centro del mirino.

iPhone venduto da Tesco in UK

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Tesco, grande catena di supermercati del Regno Unito dovrebbe iniziare presto la vendita di iPhone al pubblico. Sotto questo nuovo affare potrebbe esserci lo zampino di O2, uno dei maggiori gestori di telefonia mobile inglesi. Dopo il recente ingresso di Orange come concorrente per la vendita del melafonino, al quale ha risposto con la vendita di iPhone sbloccati di fabbrica (come quelli italiani per intenderci, senza sim-lock e utilizzabili pertanto con qualunque sim-card), O2 punta alla grande distribuzione; vi starete chiedendo cosa c’entri Tesco con la sfida tra Orange e O2.

Apple incassa il 48% dei soldi spesi in PC desktop ad ottobre

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Secondo i dati rivelati a Joe Wilcox di Betanews da Stephen Baker, Vice Presidente della firm di analisi finanziaria NPD, il 48% dei soldi spesi ad ottobre in PC desktop nel mercato americano sono finiti nelle casse di Apple. Si tratta di numeri sorprendenti, se si considera che il restante 52% delle revenues derivanti dalle vendite dei cosiddetti computer da scrivania viene diviso fra  tutti i restanti produttori.
Come sempre in questi casi è bene far chiarezza. I numeri di cui parla Baker riguardano il revenue share (in soldoni la suddivisione degli introiti per produttori) e non hanno niente a che vedere con il market share. E’ proprio per questo che i numeri sorprendono.

Tweet su Windows 7 in vetrina: una pessima idea di Microsoft

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Nell’ambito delle numerose iniziative pubblicitarie natalizie legate a Windows 7, Microsoft ha da poco installato un megaschermo in una vetrina di Saks, noto megastore dell’abbigliamento sulla 5th Avenue di New York. Sul display vengono visualizzati in tempo reale, o quasi, più o meno tutti i tweet con hashtag #holidaywindows. Qualcuno avrebbe dovuto avvertire Redmond delle possibili ritorsioni.

A rovinare la festa di Microsoft ci ha pensato MacDailyNews: dietro suggerimento del noto sito di Apple News, migliaia di Mac Users hanno cominciato a postare messaggi pro-Mac. Ad ora la maggior parte dei tweet con hashtag #holidaywindows non dicono praticamente nulla di positivo su Windows 7. Gli strenui difensori di Microsoft che si sono fiondati a twittare infatti hanno pensato bene di rispondere al fuoco innescando una delle classiche guerre di religione Mac VS PC, con il solo risultato di intasare ulteriormente il flusso dei messaggi.

iPhoto ’09: disponibile l’aggiornamento 8.1.1

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Apple ha rilasciato l’aggiornamento 8.1.1 per iPhoto il software di gestione delle fotografie compreso nella suite iLife ’09. Questo aggiornamento è mirato alla risoluzione di alcuni bug minori. Sono stati risolti alcuni problemi legati al corretto riconoscimento dei volti nelle foto. In particolare questo update:

  • Risolve un problema che provocava rallentamenti durante la visualizzazione dei suggerimenti di abbinamento dei volti.
  • Risolve un problema di riconoscimento dei volti che in alcuni casi provocava un errato abbinamento dei volti stessi. Importante: se hai importato foto di persone utilizzando iPhoto 8.1, dopo l’installazione dell’aggiornamento 8.1.1 sarà necessaria un’ulteriore procedura. Seleziona tutte le foto importate con iPhoto 8.1, fai clic tenendo premuto il tasto Controllo per aprire il menu contestuale e seleziona Rileva volti mancanti. In questo modo saranno rilevati nuovamente i volti di tutte le foto selezionate, correggendo eventuali errori di riconoscimento causati da iPhoto 8.1.

NBA Live: EA Sports infila l’NBA nell’iPhone

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Nome: NBA Live
Categoria: Games – Voto: 8.5/10
Costo: 5,49€ – Data di rilascio: 26/10/2009 – Piattaforma: iPhone – iPod Touch

Le simulazioni vere e proprie di basket sull’iPhone latitano decisamente; diversi sono i tentativi, da parte di alcune software house, di portare sullo schermo del melafonino l’emozione del basket (magari con alcuni mini-giochi), ma solo EA Sports (forte delle licenze di squadre e giocatori) ha saputo infilare tutta l’NBA nell’iPhone con NBA Live.

Come la controparte per console casalinghe, NBA Live per iPhone è un gioco che permette di godersi a pieno la magia dell’NBA, permettendo di affrontare partite singole o un’intera Stagione, con un approccio decisamente arcade che sulla console di Apple” non stona affatto.

Vodafone limita il traffico internet e VoIP: AGCOM indaga?

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Se da ormai più di 2 anni tutti i possessori di iPhone sono costretti a subire le bizzarrie di Apple e A&T (il colosso delle telecomunicazioni che negli States ha l’esclusiva per iPhone) per ciò che riguarda la possibilità di effettuare chiamate VoIP su rete 3G, ora anche in Italia sono arrivate le prime avvisaglie di “limitazioni al traffico internet mobile”.

Apprendiamo da setteB.it che, a difesa del consumatore italiano, arriva l’AGCOM che attraverso un comunicato stampa avvisa di prendersi ben 120 giorni di tempo per “approfondire i profili tecnici, economici e giuridici legati alla fornitura di tali prestazioni e valutare se le strategie messe in atto da alcuni operatori mobili – di limitazione dei servizi in esame – siano compatibili con il quadro regolamentare vigente“. Vediamo a quali limitazioni si fa riferimento.

Jerry Seinfeld e il suo nuovo iMac

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Dopo la comparsata in un episodio di qualche settimana fa in cui appariva in compagnia di un MacBook Pro, l’ex-testimonial Microsoft Jerry Seinfeld è tornato in veste di protagonista in una delle ultime puntate della serie TV Curb Your Enthusiasm. In questo caso non si tratta affatto di un ruolo da comparsa, dato che l’intero episodio è in realtà una reunion di Seinfeld che si sviluppa all’interno della puntata di Curb (video dopo il salto).

I riferimenti ad Apple sono ovunque e fanno addirittura parte della trama. L’appartamento di Seinfeld sembra sempre quello di metà anni novanta, non fosse per il nuovo frigo e il nuovo iMac che sostituisce il Macintosh Classic (o l’iMac 20th Anniversary) che campeggiava sulla scrivania durante i vecchi episodi.

iPhone OS: suo il 50% del traffico internet grazie alle App?

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Secondo i dati forniti da AdMob (link al file PDF), iPhone e iPod touch nel mese di ottobre hanno generato circa il 50% del traffico internet tra gli smartphone. Un dato impressionante, un dato che non può (e forse nemmeno “deve”) passare inosservato: si è realizzato dunque il sogno di Apple, ovvero quello di mettere tra le mani dei propri utenti un device portatile che sia realmente “internet friendly“.

Relativamente agli Stati Uniti, la percentuale di traffico internet generata da iPhone e iPod touch è ancora maggiore: il 55% del traffico internet generato tra gli smartphones. iPhone OS riesce così a battere in maniera schiacciante tutti i più agguerriti competitor come i devices con sistema operativo Android e tutta la gamma dei BlackBerry. Nokia, invece, tiene salda la propria quota nei mercati asiatici Nokia ottenendo uno straordinario 90%.

Analizzando bene le statistiche, però, ci si accorge che non si tratta solo di “puro traffico internet” ottenuto tramite la navigazione attraverso i siti web.

iMac 27” Core i7, gli utenti mostrano i primi problemi

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Diversi utenti lamentano due tipi di problemi riscontrati all’arrivo dei loro iMac da 27”, il nuovo sistema all-in-one di Apple di alto livello destinato ai clienti più esigenti, disponibile anche con i nuovi quad-core Core i7 di casa Intel. L’entusiasmo per le sorprendenti prestazioni (che superano addirittura quelle ottenute dai Mac Pro) è stato frenato dal sorgere dei primi difetti.

Come anticipato anche da Engadget, alcuni utenti hanno scoperto sotto l’imballaggio display danneggiati mentre altri non hanno nemmeno avuto il piacere di provare le prestazioni dei loro sistemi nuovi di zecca, poichè afflitti dalla cosiddetta “Death On Arrival” (DOA, ovvero “morte all’arrivo”). Le prime lamentele sono apparse sui forum per la risoluzione dei problemi Apple (1, 2) e a giudicare dalla velocità con la quale sono germogliati i post potrebbe non  trattarsi di casi isolati ed Apple dovrebbe affrontare un problema abbastanza serio, da risolvere con la sostituzione immediata di tutte le unità difettose.

Apple chiede i danni e un’ingiunzione permanente per Psystar

In un documento depositato presso il tribunale della California del Nord Apple ha formulato la richiesta formale di un ingiunzione permanente che impedisca a Psystar di continuare a vendere i propri cloni Mac e il programma Rebel EFI, un software che permette di installare Mac OS X su PC. Nel medesimo documento i legali di Cupertino hanno anche quantificato per la prima volta (ancora in maniera piuttosto vaga, come si usa in questi casi) il possibile risarcimento per danni.
Le richieste fanno seguito alla decisione del giudice William Alsup che circa due settimane fa ha accettato la mozione di summary judgement depositata da Apple, sentenziando che Psystar (la cui mozione analoga è stata rifiutata) ha violato il copyright di Mac OS X.

Gameloft fa marcia indietro: si ad Android

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Gameloft fa marcia indietro rispetto a quanto dichiarato qualche giorno fa da Alexandre de Rochefort e riportato qui su TAL nell’articolo “App Store è il negozio preferito dai grandi sviluppatori?“. La multinazionale, che ricordo essere uno dei maggiori produttori e sviluppatori di videogiochi distribuiti tramite download digitale, ha infatti annunciato oggi il lancio di una serie di nuovi giochi in alta definizione per la prossima generazione di cellulari Android, quali il Motorola Droid e il Sony Ericsson Xperia X10.

Un worm mette in pericolo gli iPhone jailbroken

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iBotnet.A è il nome del nuovo worm malevolo che da qualche giorno sta cercando di diffondersi tra gli iPhone jailbroken. Per chi non ne fosse a conoscenza, la tecnica del Jailbreak (ovvero “far uscire iPhone dalla prigionia di Apple”) consiste nel modificare il proprio iPhone potendo così estenderne le funzionalità. Il rovescio della medaglia è che così iPhone diventa più vulnerabile agli attacchi esterni.

Tralasciando il discorso interminabile se sia giusto o meno e se sia conveniente usufruire di tale firmware custom, tutti coloro che hanno deciso di rimanere fedeli alla politica Apple e al suo software possono dormire sonni tranquilli. Come conferma Natalie Harrison, portavoce Apple, “Il worm affligge solo un ristretto numero di utenti iPhone che hanno sbloccato i loro iPhone e li hanno manomessi con software non autorizzato. Come abbiamo già detto in precedenza, la maggior parte dei clienti non effettua il Jailbreak sui loro iPhone, per un buon motivo. Queste tecniche non solo violano la garanzia, ma sono causa di maggior instabilità e minor affidabilità per gli iPhone”.