C’era un tempo in cui i telefoni cellulari, pur offrendo la possibilità di accedere alla rete internet, erano sfruttati “dalla massa” solo per le normali funzioni telefoniche. L’avvento di iPhone, oltre a svegliare dal torpore tutti i produttori di telefoni cellulari, ha segnato anche la svolta delle connessioni ad internet in mobilità. Complici infatti gli operatori telefonici che hanno reso più economico il mobile internet (relativamente recenti sono le varie offerte internet flat per la telefonia mobile) e i telefoni sempre più “internet related”, è sorta la voglia di avere sempre con noi il “mondo parallelo della rete”.
Dal nulla, o quasi, la rete mobile si è dovuta adeguare all’aumento del traffico dati: un volume che le statistiche vedono sempre in crescita esponenziale. iPhone è dunque “croce e delizia” per gli operatori: se da una parte ha aiutato a portare l’internet mobile anche nelle tasche di chi, effettivamente, poco lo sfrutta, dall’altra crea problemi non indifferenti. I ripetitori attuali, infatti, riescono a malapena a gestire la domanda crescente di traffico dati: ultima a lamentarsi è l’inglese O2.