La Electronic Frountier Foundation ha lanciato un nuovo guanto di sfida ad Apple dopo la querelle di qualche tempo fa sulla liceità del Jailbreak.
Ogni singolo sviluppatore, individuo o azienda, per poter accedere all’iPhone Developer Program deve firmare un contratto il cui contenuto non può essere diffuso. Una clausola del contratto stesso, che pure non è esplicitamente coperto dal n.d.a. di Apple (l’accordo di riservatezza), impedisce la pubblicazione del suo contenuto.
La EFF ha trovato il modo di renderlo pubblico facendone richiesta alla N.A.S.A. (che ha creato “a proprio nome” un applicazione per iPhone) sulla base del Freedom Of Information Act, una legge statunitense che impone alle istituzioni di fornire ai cittadini una vasta gamma di documenti interni.