The Daily per iPad avrà successo? [Sondaggio]

Dopo mesi di indiscrezioni è finalmente arrivato The Daily per iPad. Gli utenti europei per adesso possono soltanto fare da spettatori (o possono usare un account statunitense e accontentarsi di leggere “le news americane”) ma il cambiamento introdotto da questo nuovo prodotto editoriale di Rupert Murdoch è difficilmente trascurabile.

Si tratta della prima vera pubblicazione editoriale a cadenza quotidiana esclusivamente progettata per l’iPad. La qualità creativa e la quantità di contenuti è pari se non superiore a quella di riviste già presenti sul Tablet (Wired ad esempio) con due piccole differenze: l’esclusività dei contenuti (non c’è un’altra versione del The Daily, ne su carta né sul Web) e la frequenza di aggiornamento.

Todo Online: il nuovo servizio di Appigo per l’app Todo

Appigo, la nota software house sviluppatrice di app per iPhone e iPad, ha realizzato un nuovo servizio online dedicato all’applicazione Todo. Questa famosa app permette di gestire tutte le proprie “cose da fare” in modo ordinato e produttivo.

Il nuovo servizio in questione si chiama Todo Online e consente all’utente di sincronizzare online i propri to do. Una volta creato l’account si può accedere, tramite qualsiasi browser moderno, alla pagina personale nel quale si possono aggiungere, modificare e visionare i to do.

The Daily, un primo sguardo [video]

The Daily per iPad è disponibile dalle 18:00 di ieri su App Store (link) e può essere scaricato da tutti coloro che hanno un account statunitense¹. Non vi nascondo che personalmente sto dalla parte degli entusiasti. Motivo per il quale alle 18:10 di ieri The Daily era già pronto e scaricato sul mio iPad.

Il primo impatto con l’applicazione è decisamente buono, anche se ci sono diverse pecche che probabilmente vanno ascritte alla necessità di iniziare ufficialmente le pubblicazioni senza aspettare oltre. La prima e più evidente è la pessima performance del carousel, la specie di “Cover Flow” delle notizie che è la principale modalità di scorrimento delle news. L’iPad soccombe sotto il peso delle immagini in scorrimento gridando “voglio più RAAAAAM”.

I contenuti poi sono talmente tanti che non è propriamente facile orientarsi e inevitabilmente si finirà per non leggere tutta l’edizione tutti i giorni. Ma del resto non è forse quello che succede anche con i giornali di carta?

The Daily e il servizio di sottoscrizione in-app

Come sicuramente saprete, nella giornata di ieri è stato presentato (con tanto di live streaming) il tanto atteso quotidiano digitale per iPad di News Corp., The Daily. All’evento erano presenti Rupert Murdoch, il VP Internet Services di Apple Eddy Cue e i tre executive responsabili del Daily, ovvero Jesse Angelo, John Miller e Greg Kleinman.

L’app non rappresenta l’unica novità poiché, insieme ad essa, è stato introdotto implicitamente il tanto chiacchierato servizio di sottoscrizione realizzato dall’azienda di Cupertino per consentire agli editori di ottenere in maniera più semplice abbonamenti ai propri contenuti.

The Daily arriva su iPad

Si è da poco concluso l’evento di presentazione del The Daily, il nuovo quotidiano per iPad di News Corporation. Alla presentazione, che si è svolta presso il Museo Guggenheim di New York, erano presenti Rupert Murdoch, il VP Internet Services di Apple Eddy Cue e i tre executive responsabili del Daily, ovvero Jesse Angelo, John Miller e Greg Kleinman.

L’app, almeno a giudicare dalla presentazione, promette bene anche se non c’è nessuna grande sorpresa rispetto a quanto era già trapelato nei giorni scorsi: The Daily sarà pubblicato quotidianamente (ma ci saranno comunque breaking news e aggiornamenti in tempo reale) e proporrà contenuti testuali e multimediali di vario genere. Costerà 99 centesimi di dollaro alla settimana (o 39,99$ l’anno) e verrà inviato tutte le mattine sugli iPad degli abbonati tramite una nuova tecnologia di push subscription che Apple per adesso sta testando solo su questa applicazione.

The Daily, ciò che è stato detto durante il Q&A

Al termine della presentazione e della demo di The Daily, Murdoch e gli altri si sono concessi alla stampa per rispondere ad alcune domande sul nuovo quotidiano per tablet made in News Corporation.

La sessione di Q&A è stata piuttosto interessante per capire ulteriori dettagli legati a questa nuova forma di pubblicazione, anche se molti interrogativi continuano a rimanere, nella speranza che appena potremo provare l’applicazione riusciremo a farci un’idea più chiara sul suo funzionamento.

Angry Birds, spot TV durante il Super Bowl

Angry Birds Super Bowl

Angry Birds Super BowlI simpatici pennuti di Angry Birds faranno la loro apparizione in uno spot TV durante il Super Bowl 45, in programma domenica 6 febbraio ad Arlington, Texas. Gli uccellini di Rovio appariranno nella pubblicità del film Rio (al quale è dedicato lo spin-off Angry Birds Rio), la pubblicità conterrà anche un codice per sbloccare un livello esclusivo nel gioco.

Una bella vetrina per lo sviluppatore finlandese, il Super Bowl, come è noto, è il programma TV più visto negli Stati Uniti, un vero evento, quasi un giorno di festa nazionale, pensate che la 44esima edizione (quella del 2010) è stata seguita da ben 150 milioni di americani.

iStrongBox, tutte le tue carte al sicuro nell’iPhone [Giveaway]

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Che il vostro iPhone possa diventare anche una sorta di “portafoglio digitale” è ormai cosa appurata; diverse sono le applicazioni che vi permettono di custodire nell’iDevice dati sensibili, come i numeri di carte di credito, eventuali PIN ed altre informazioni di questo tipo.

iStrongBox, sviluppata dall’italiano Eugenio Chessa, vi permette di memorizzare i dati delle vostre carte di credito (Bancomat, PostePay, Bancoposta, Visa, American Express e Master Card) insieme ad un elenco dei vostri account sui portali maggiori come Facebook, Google, Paypal e molti altri.

Quick Look: MacBook Up in the Air

Intelligente trovata pubblicitaria negli Apple Store: appendere un MacBook Air ad un palloncino e lasciarlo in vetrina così, sospeso a mezz’aria. C’è il trucco però, a sostenere davvero il computer è un filo trasparente.

[Photo: ObamaPacMan]

The Daily per iPad, ecco come sarà

Oggi alle 11:00, ora di New York, Rupert Murdoch e il VP Internet Services di Apple Eddy Cue presenteranno ufficialmente The Daily, il nuovo quotidiano per iPad di News Corporation.
Questa sera alcuni giornalisti più accreditati degli altri sono invitati ad un cocktail party nientepopodimenoché nell’appartamento di Murdoch a Manhattan durante il quale verrà mostrata loro un’anteprima del nuovo giornale digitale.

Peter Kafka, nonostante scriva per un supplemento del Wall Street Journal di Murdoch, non ha ricevuto alcun invito per la festa privata di stasera. Forse un po’ per ripicca, o forse per contribuire all’hype, ha già svelato alcuni dei dettagli cruciali del nuovo prodotto editoriale del suo datore di lavoro.

Apple chiarisce la questione della Sony Reader app

In risposta alla questione emersa nella giornata di oggi a proposito del rifiuto, da parte di Apple, dell’app realizzata da Sony per la lettura di libri digitali, l’azienda di Cupertino è intervenuta per chiarire ufficialmente la sua posizione in merito.

All Things Digital, infatti, ha ricevuto una comunicazione ufficiale da parte di Apple nella quale l’azienda sostiene di non aver affatto cambiato le politiche di approvazione delle app in merito all’acquisto di materiale aggiuntivo. Tuttavia, è stato deciso di far rispettare in maniera più rigorosa la regola che obbliga gli sviluppatori ad implementare anche il meccanismo di in-app purchase qualora si decidesse di permettere l’acquisto di materiale aggiuntivo al di fuori dell’app stessa.

iOS 4.3: disponibile la beta 3

Apple ha pubblicato la terza beta dell’aggiornamento 4.3 di iOS per iPad, iPhone e iPod touch. La nuova versione preliminare è la 8F5166b e arriva a circa due settimane dalla precedente. Non ci sono grandi novità rispetto alle versioni 1 e 2 della beta e non sono ancora stati scoperti riferimenti alla funzionalità iTunes Subscription che Apple, stando alle indiscrezioni, dovrebbe introdurre domani contestualmente al lancio del The Daily per iPad.

Apple blocca un’app di Sony per e-reading, cosa ne sarà di Kindle?

Nella giornata di oggi sono emerse diverse notizie a proposito del rifiuto di un’app progettata da Sony per la lettura di libri digitali poiché non prevede l’acquisto dei contenuti tramite il sistema in-app purchase. La reazione, probabilmente frettolosa, di molti blog e siti del Mac Web è stata quella di giungere alla conclusione che presto la stessa sorte spetterà alla simile app di Amazon, Kindle, che non prevede l’acquisto dei contenuti all’interno dell’app stessa (bypassando il 30% di ritenute da parte di Apple).

Tutto nasce da un articolo pubblicato in giornata dal New York Times nel quale si può leggere che “Apple ha rifiutato un’applicazione per iPhone di Sony che avrebbe permesso alle persone di comprare e leggere e-book dal Sony Reader Store. Apple ha comunicato a Sony che da adesso, tutti gli acquisti all’interno dell’app devono passare attraverso Apple, ha detto Steve Haber, Presidente della divisione di lettura digitale di Sony”.

Relationship: un completo tuttofare per Mac

Nome: Relationship Categoria: Business
Prezzo: 14,99€ Voto: 8
Link Mac App Store

Relationship è un’applicazione che sta riscuotendo un discreto successo grazie al nuovo Mac App Store. Il software, sviluppato dai ragazzi di Jumsoft (gli stessi che hanno  realizzato Money3), è pensato principalmente per un’utenza professionale che ha bisogno di gestire al meglio molti contatti di lavoro.

L’applicazione integra al suo interno vari software che permettono di gestire in modo completo la rubrica, inviare e ricevere email, organizzare gli appuntamenti in calendari, appuntarsi le “cose da fare”, salvare documenti e molto altro. Tutto questo in un’unica interfaccia “one-window” dalla grafica sobria in perfetto stile Mac.

Andiamo ad analizzare più nel dettaglio le varie caratteristiche di Relationship.

Dead Space, un viaggio nello spazio profondo

Dead Space iPhone

Dead Space Recensione

Nome: Dead Space – Produttore: Electronic Arts
Dimensione: 291 MB – Prezzo: 5.49 euro, 7.99 euro (versione HD per iPad)
Download iTunes: Dead SpaceDead Space HD

L’attesissimo Dead Space è arrivato su App Store da pochi giorni e molti di voi, ne siamo certi, si staranno divertendo con questo giocone, noi di TAL lo abbiamo sviscerato (il termine non è stato scelto a caso) in lungo e in largo per proporvi una recensione completa.

Il gioco è stato provato su iPod Touch 3G, Dead Space è compatibile con tutti i modelli di iPhone, iPod Touch ed iPad con iOS 3.0 e versioni successive. Siete pronti per tuffarvi nello spazio profondo?

Motorola fa il verso allo spot “1984″

La rappresentazione di Apple come grande fratello Orwelliano, in una radicale inversione di ruolo rispetto al decennio ’80, è un topos pubblicitario anti-Cupertiniano assai inflazionato nel corso degli ultimi anni.
Non mancano i remake del famoso spot “1984” con Steve Jobs sul mega schermo al posto del tiranno, come quello realizzato per lanciare DoubleTwist, software multimediale alternativo ad iTunes che consente la sincronizzazione di musica e altri media su una vasta gamma di dispositivi.

Adesso anche Motorola, non certo un brand indipendente come quello fondato da “DVD Jon” Lech Joahnssen, riprende il famosissimo commercial per uno spot anti-Apple per pubblicizzare il lancio dello Xoom, nuovo tablet Android dell’azienda.

Problemi con Sandy Bridge, ritardo per i nuovi iMac e MacBook Pro?

Attraverso un comunicato ufficiale rilasciato sul proprio portale, Intel ha annunciato di aver scoperto un “errore di progettazione” nel suo chip di supporto denominato “Cougar Point” che fa parte della nuova architettura Sandy Bridge presentata ufficialmente al CES 2011 poche settimane fa.

Il ritardo che subirà la produzione di massa per rimediare al problema potrebbe ripercuotersi sulla data di presentazione dei nuovi iMac e dei nuovi MacBook Pro. Inizialmente si era pensato che il problema riguardasse solamente la gamma di CPU per computer desktop, mentre successivamente è emerso che il chip è utilizzato anche nelle versioni per laptop e, di conseguenza, potrebbe ritardare l’introduzione sia dei nuovi iMac che dei nuovi MacBook Pro.

Sensori di liquidi attivi su iPod: Apple meno severa

Come molti di voi sapranno all’interno di diversi dispositivi Apple sono presenti degli LCI (Liquid Contact Indicator), ovvero sensori che rivelano se il dispositivo è entrato in contatto con dei liquidi. Sono delle “sentinelle” che permettono agli addetti del supporto di capire se l’iPhone e l’iPod (o anche il MacBook) danneggiato che il cliente chiede di sostituire deve la sua condizione ad un imprevisto incontro ravvicinato con una qualsivoglia sostanza allo stato liquido.

Ma i sensori sono particolarmente sensibili e spesso finiscono per essere attivati anche soltanto dall’eccessiva umidità, dal sudore o da qualche goccia di pioggia, col risultato che il cliente che chiedesse una legittima sostituzione per un prodotto difettoso se la potrebbe veder rifiutata per la presenza di un sensore attivato che niente ha a che fare con le cause “congenite” del guasto.

Buone notizie. Almeno nel caso degli iPod Apple ha preso coscienza, finalmente, del problema e a quanto si legge in un recente documento interno, ha deciso di rendere meno stringente la policy di garanzia in questi casi.

Active Storage svela ActiveSAN, “successore” di Xserve

Ieri era l’ultimo giorno utile per ordinare un Xserve prima del completamento della dismissione completa. Al posto del fu Xserve Apple propone due soluzioni che non sono affatto ottimizzate per la clientela cui il prodotto era rivolto. Vale a dire Mac Pro server e Mac mini server. A togliere, più o meno, le castagne dal fuoco, ci pensa la Active Storage, una società fondata da due ex-dipendenti Apple, che proprio ieri ha lanciato ActiveSAN, un “high-performance Metadata Controller” che ha l’esplicito scopo di sostituire il defunto Xserve.

iPad subisce l’avanzata di Android nel Q4 2010 (o no?)

Come riporta AppleInsider, nonostante le forti vendite registrate durante l’ultimo trimestre del 2010, Apple ha subito un apprezzabile ridimensionamento della propria quota del mercato relativo ai tablet, passando dal 95% al 77% di share. Tale situazione è facilmente riconducibile all’inizio della commercializzazione di diversi modelli equipaggiati con il sistema operativo Android.

Del resto, la presenza di Google nel mercato dei tablet segna inevitabilmente la fine di una specie di monopolio in cui Apple era l’unico produttore di dispositivi di questo tipo e, come nel campo degli smartphone, ciò si traduce in un calo della relativa quota di mercato. I dati provengono da un’analisi condotta dalla firm di ricerca Strategy Analytics. Nel trimestre precedente, Apple era saldamente al comando con il 95% di share contro il 2,3% della quota relativa ad Android.