Dopo più di un anno, il mondo dell’editoria globale (italiana in primis) è ancora lì, con l’iPad in mano a domandarsi se può bastare un video interattivo in un PDF a rivoluzionare il concetto di libro e rivista digitale.
Tentativi poco eleganti, scomposti e sopratutto inutili: publishers ed editori che ancora non hanno trovato un accordo né con Apple né tra di loro e si lasciano scappare un affare da milioni di tablet venduti, continuando a ripeterci che il mondo editoriale è in crisi.
Più vado avanti più mi sorprendo nel vedere in che modo goffo qualche editor ci prova, visibilmente alla cieca, ad entrare nell’App Store, ma ancora di più mi sorprendo nel vedere che grandi nomi ancora nemmeno si pongono il problema, come se l’iPad e i suoi cloni avessero venduto sì e no 100 unità.
E poi, progetti come questo Push Pop Press mi risollevano l’animo, con due ingegneri (formatisi in Apple, tanto per dire), che azzeccano praticamente tutto e pubblicano un capolavoro editoriale per l’iPad e iPhone. E voi state ancora lì a leggere i PDF?