In Italia iBookstore è tutt’ora un sogno. Mentre l’editoria italiana stenta a prendere delle decisioni che mettano d’accordo tutti gli interessanti per la pubblicazione di libri in digitale, non esiste ancora nemmeno uno standard universalmente scelto per gli e–book.
Se da un lato ePub è una soluzione free e si sta imponendo come il formato più scelto, dall’altro Amazon, che rappresenta un colosso per l’editoria digitale in America, e grazie alla lingua anglosassone ha già un ruolo importante anche in Inghilterra, è forte di Kindle e del suo store, e sceglie ancora di usare il proprietario formato mobi. Anche Apple ha scelto di votarsi all’ePub per iBooks e il suo iBookstore, anche se il formato ha delle limitazioni, sopratutto per quanto riguarda la pubblicazione di contenuti con particolari layout o caratteri. La situazione è però cambiata di recente. Lo scorso 23 maggio l’International Digital Publishing Forum ha ufficializzato lo standard ePub 3, destinato a risolvere queste limitazioni.