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L’attuale fiorente mercato dei tablet è ciò che Steve Jobs definì una “terza categoria” tra computer e smartphone. Oggi iPad è sinonimo di tablet, ma non dimentico come, poco prima dell’annuncio della tavoletta Apple, tutti sperassero in un tablet che si avvicinasse più ad un computer che non ad un cellulare. Così non è stato, l’iPad monta iOS ed è molto, ma molto lontano dal poter essere considerato un Mac. Pare però che l’idea di renderlo “un iPhone gigante”, come continuano a definirlo i detrattori, sia stata vincente, ed ha segnato la crescita e la definizione stessa della categoria “Tablet”: cellulari che, coscienti della propria forza, rompono gli schemi, allargano i display, e si mettono a fare i computer.
La prova che questa “terza categoria” sia attualmente molto più vicina agli smartphone che non ai computer è sotto gli occhi di tutti: la sfida al vertice è tra Apple e Google, con i relativi sistemi operativi iOS ed Android, sistemi sviluppati per telefoni cellulari che hanno poi costruito la loro versione Tablet. Ma attenzione a fare troppa distinzione tra tablet e computer: sono due mondi che prima o poi si fonderanno, OS X Lion è un esempio iniziale, ma ancora di più sta facendo Microsoft, il grande assente nel mondo dei cellulari (davvero magro il successo di Windows Phone 7) fa sentire la propria voce presentando un sistema operativo davvero all’avanguardia, con l’intenzione di entrare a gamba tesa nel mercato dei tablet e non solo.