World Of Warcraft su iOS, Blizzard non abbandona l’idea

World Of Warcraft

World Of Warcraft

World Of Warcraft su iOS? E’ una cosa difficile, certo, ma non impossibile, come sostiene John Lagrave, senior producer del gioco che dai primi anni 2000 lavora al progetto WOW. John ha rivelato in una intervista sulle pagine di Gamespot che già da tempo Blizzard sta cercando un modo per portare il gioco su iDevice e del resto questa non è una novità assoluta, i nostri “fratellini” di TapPlayer ne avevano parlato già durante l’estate 2011.

Blizzard sta effettuando dei test dalla fine del 2007 e sembra che esista una versione beta funzionante, anche se priva di moltissime funzionalità, realizzata solamente per testare il funzionamento dell’engine su piattaforma iOS.

Il Retina Display del nuovo iPad e il peso delle app

Chi lo ha visto parla di vera rivoluzione nel settore mobile e c’è pure chi si spinge a paragoni azzardati (“è come mettersi dei nuovi occhiali da vista”). Chi non lo ha ancora provato in prima persona certamente ha visto le videorecensioni o ne ha sentito parlare in maniera estremamente entusiastica.
Come avrete certamente intuito, sto parlando del Retina Display, il “risoluzionario” schermo che Apple pubblicizza come caratteristica principale del nuovo iPad di terza generazione.

Colori più brillanti, immagini più nitide, una gamma cromatica maggiore e più appagante, nonché riposante per gli occhi. E non soffre neppure “dell’ingiallimento neonatale” che invece funestava gli schermi dei due tablet precedenti nei primi mesi d’uso.

Ma possibile che questo display non abbia nemmeno un mezzo difetto e che sia davvero così perfetto?
Beh a volerci sforzare, un difetto ce l’ha ma non di natura prettamente tecnica: è la risoluzione altissima delle immagini e delle grafiche che richiede. Il risultato è che ora le applicazioni aggiornate per il Retina pesano sensibilmente di più, mentre le dimensioni in GB dello storage disponibile su iPad sono le stesse dei modelli precedenti.

I benchmark del nuovo iPad: più veloce, ma non troppo


Noi dovremo aspettare ancora qualche giorno prima di poter mettere le nostre pacioccose mani su un iPad di terza generazione, ma negli Stati Uniti l’ultimo tablet di Cupertino è già disponibile, ed è stato messo alla prova con una serie di test e benchmark per poterlo confrontare con iPad e iPad 2, oltre che con altri dispositivi simili. Insanely Great Mac ha pubblicato un video in cui mostra i risultati di diversi benchmark sui tre dispositivi di Apple. Come ci si aspettava il processore A5 (montato su iPad 2) e l’A5X (presente invece su iPad di terza generazione) condividono la stessa CPU. Risultati di questo genere erano già stati pubblicati la scorsa settimana prima del lancio ufficiale del tablet.

TotalErg, la raccolta punti benzina si fa digitale su iPhone e iPad

Nome: TotalErg
Tipologia: Utility
Requisiti: iPhone/iPod Touch/iPad OS 4.2 o successivo
Prezzo: gratis


La nuova App TotalErg rilasciata qualche settimana fa da TotalErg Spa è dedicata a tutti i clienti Erg che hanno finalmente così la possibilità di dimenticare le “vecchie” card fisiche da mostrare al distributore. TotalErg naturalmente è gratuita e multipiattaforma, cosa che farà la felicità non solo degli utenti iPhone e iPad, ma anche quelli Android Market e Windows Phone (e a breve anche Blackberry). Scopriamo le funzionalità di TotalErg.

Abilitare posta, contatti e calendari di iCloud su iOS 4.2

Sulla comodità di iCloud si è detto molto e non c’è dubbio che effettivamente sia molto comodo avere Contatti, Calendari, Documenti e Mail sincronizzati su tutti i nostri dispositivi mobili e non. Una delle conseguenze negative all’introduzione di iCloud è stata però la decisione di tagliar fuori tutta una serie di dispositivi che non possono andare oltre iOS 4.2 (per la precisione 4.2.1), anche a causa dell’abbandono di MobileMe come piattaforma di sincronizzazione.

Chi quindi possiede un “vecchio” iPhone 3G o iPod touch 2G e non ha nessuna intenzione di cambiarlo, perché magari c’è crisi o, più semplicemente, perché si trova ancora bene sembrerebbe tagliato fuori da iCloud. Utilizzo il condizionale, perché alcune funzioni sono ancora fruibili, utilizzando configurazioni magari non immediate, ma nemmeno troppo complicate.

Vediamo insieme come fare.

I dividendi Apple come segno dell’era Cook

L’annuncio di un programma di dividendi e di repurchase delle azioni AAPL da parte dell’azienda, ufficializzato ieri da Tim Cook e Peter Oppenheimer, è arrivato a dipanare l’interrogativo più quotato fra gli analisti Apple negli ultimi mesi: cosa diamine se ne faranno Tim e Co. di quei 100 miliardi che hanno in banca?
La risposta, come abbiamo visto, è semplice: ci saranno i dividendi, una ri-acquisizione di circa 10 miliardi di dollari di azioni nel corso di tre anni neutralizzerà la diluizione del titolo e avanzeranno abbastanza soldi per continuare con la strategia di acquisizioni e acquisti in larga scala della componentistica che hanno caratterizzato le operazioni Apple nel corso dell’ultimo decennio.

Su un piano più concettuale e non prettamente economico la scelta su cui Tim Cook ha messo ieri il sigillo ha un significato diverso: è la prima vera, grande decisione presa dal Board Apple e dagli Executive responsabili delle questioni finanziare da quando Steve Jobs se n’è andato, lo scorso ottobre. E per quanto possa essere scioccante, è un passo necessario verso il distacco dal modo in cui Steve gestiva le cose.

Nuovo iPad, iPad 2 e iPad 1: velocità del network a confronto

Una delle caratteristiche più pubblicizzate del nuovo iPad è certamente la connettività LTE 4G, che rispetto al 3G permette di raggiungere velocità di connessione in mobilità drasticamente superiori.
Purtroppo per noi questa è una caratteristica che allo stato attuale gli acquirenti italiani non potranno sfruttare, dato che nel nostro Paese le reti 4G devono ancora essere attivate e ci vorrà almeno un altro anno per vedere le prime vere offerte commerciali disponibili su tutta la penisola.

Ma cosa ci stiamo realmente perdendo? Quanto è più veloce questa connessione 4G LTE rispetto all’attuale connessione 3G? E soprattutto che guadagno in termini di velocità di network ne ricava l’iPad di terza generazione rispetto ai suoi predecessori?
Un video di confronto pubblicato da iClarified fornisce un’idea chiara di quel che per adesso “ci perderemo”.

Altroconsumo: Apple sulla garanzia sbaglia ancora

Alla fine del 2011 l’AGCM, Agenzia Garante della Concorrenza e del Mercato, ha emesso una sanzione contro Apple per comportamenti commerciali scorretti in relazione alla vendita e alla promozione dell’Apple Care, l’estensione della garanzia Apple.
Apple sbagliava, secondo il garante, nel promuovere quella garanzia con termini pubblicitari ingannevoli che inducevano il consumatore a ritenere che quella di un anno fosse l’unica garanzia disponibile sui prodotti, favorendo un’erronea sovrapposizione della garanzia Apple e la garanzia di conformità imposta per legge.

Altroconsumo, a diversi mesi di distanza dalla sanzione, torna alla carica con un video girato con videocamere nascoste (e metodi francamente lontani dall’obiettività giornalistica) in cui mostra che almeno un paio di commessi Apple, sia degli APR che degli Apple Store, offrono ancora l’estensione di garanzia Apple Care come unica opzione, senza informare correttamente il consumatore sull’esistenza della garanzia di conformità standard su tutti i prodotti.

Apple ha venduto 3 milioni di “nuovi” iPad in soli 4 giorni

Non correte a cercare i dati e a confrontarli: il lancio del “nuovo” iPad ha battuto (quasi) ogni record, almeno rispetto ai suoi predecessori. Apple è riuscita a piazzare ben 3 milioni di tablet in appena 4 giorni, superando di gran lunga i primi due  (basta ricordare che il primo iPad impiegò ventotto giorni a raggiungere il primo milione di modelli venduti o, se preferite, ce ne vollero ottanta per raggiungere i 3 milioni). All’iPad 2 erano serviti 28 giorni per raggiungere il medesimo traguardo.

E, a dirla tutta, il nuovo e risoluzionario iPad stava per battere anche l’iPhone 4S, che però rimane in vetta al podio con i suoi 4 milioni di modelli venduti durante il primo week-end di commercializzazione (ci sono anche altri fattori da considerare che rendono il lancio dell’iPad ancora più sorprendente, come il fatto che si tratti di un prodotto più recente e che l’iPhone 4S fosse disponibile, da subito, in più Paesi).

Apple annuncia un piano di dividendi e di stock buyback

A pochi minuti dall’inizio della conference call finanziaria straordinaria Apple ha formalizzato con un comunicato i contenuti dell’annuncio odierno. L’azienda ha intenzione di avviare un piano di dividendi e di di “stock repurchase”, ovvero di riacquisto delle azioni sul mercato da parte dell’azienda.
Il piano per il dividendo trimestrale di 2,65$ per azione partirà in un non meglio precisato momento del quarto trimestre fiscale 2012, che inizierà il 1 luglio 2012. L’avvio del riacquisto delle azioni, che si svilupperà su tre anni ed è stato autorizzato dal Consiglio di Amministrazione per 10 miliardi di dollari, è invece previsto per il primo trimestre dell’anno fiscale 2013, il cui inizio è fissato per il 30 settembre 2012. Lo scopo principale del programma di riacquisto delle azioni è quello di neutralizzare l’impatto della diluizione del titolo derivante da futuri equity grants e programmi di acquisto di azioni da parte dei dipendenti.

Le mezze verità di Mike Daisey fra teatro e giornalismo

Quando nel 2010 Mike Daisey portò in teatro per la prima volta The Agony And the Ecstasy of Steve Jobs, il suo monologo sulle condizioni di lavoro nelle aziende cinesi che producono i prodotti Apple molti altri gadget tecnologici, l’ampia copertura mediatica sulla “questione Foxconn” era di là da venire.
Certo, c’erano già stati i suicidi e il tema era già ampiamente dibatutto nei circoli relativamente ristretti del Web tecnologico. E’ soltanto dopo le recenti inchieste del New York Times che l’interesse per Foxconn e le condizioni dei lavoratori cinesi è entrato di peso in un’agenda informativa di assai più ampia diffusione.

This American Life è un famosissimo programma radiofonico statunitense che va in onda ogni settimana su numerose emittenti associate alla Public Radio International, condotto dallo speaker Ira Glass. Due mesi fa, in una puntata intitolata “Mr. Daisey and the Apple Factory”, Glass mandò in onda una versione adattata per la trasmissione radiofonica di “The Agony and the Ecstasy of Steve Jobs“.

Un interessante incrocio fra giornalismo e teatro che purtroppo ha prodotto pessimi frutti: Daisey ha “mentito”. Molte delle cose che l’attore dice nel suo monologo non sono totalmente vere, come evidenziato da un successivo lavoro di investigazione sulle fonti. This American Life ha dedicato l’intera puntata della scorsa settimana alla ritrattazione del precedente episodio e Mike Daisey è finito nell’occhio del ciclone per quelle che moltissimi giornalisti non hanno esitato a bollare come “bugie”.

BackUp Gmail per Mac passa alla versione 1.2 (giveaway)

BackUp Gmail è un’utile applicazione disponibile sul Mac App Store che permette di effettuare il salvataggio locale di tutte le mail presenti sul proprio account Gmail.
Ne abbiamo parlato dettagliatamente tempo nella nostra recensione (“BackUp Gmail per Mac archivia le mail in locale“).
Pochi giorni fa è uscita la nuova versione 1.2 dell’applicazione, disponibile per 1,59€ su Mac App Store, dopo un lieve ritardo che si è reso necessario per l’adeguamento dell’applicazione alle nuove regole sul Sandboxing.
Continuate a leggere per scoprire come guadagnarvi uno dei codici promo che lo sviluppatore dell’applicazione ha messo a disposizione per i lettori di TAL.

Mountain Lion: rilasciata la seconda build per gli sviluppatori

Apple ha rilasciato da poche ore una nuova build per Mountain Lion, il suo prossimo sistema operativo che sarà disponibile al pubblico a partire da questa estate. Mountain Lion, noto anche come OS X 10.8, introdurrà diverse caratteristiche che aiuteranno gli utenti di iOS a sentirsi a casa anche su un Mac. Notification Center, iMessage, Promemoria e Note sono solo alcune delle applicazioni mutuate da iPhone, iPad e iPod touch che Apple ha scelto di trasportare anche sui suoi computer.

Il giorno del nuovo iPad

E’ arrivato il giorno dell’iPad. Il nuovo Tablet Apple è in vendita da oggi alle 8 del mattino, ora locale, nei paesi del “primo gruppo”, vale a dire U.S.A., Canada, UK, Francia, Germania, Svizzera, Giappone, Hong Kong, Singapore e Australia.
Le code fuori dagli Apple Store si sono viste un po’ ovunque. Fra le più affollate in Europa quelle degli Store di Parigi e Londra, dove il nuovo tablet è disponibile rispettivamente da tre e due ore.
In Australia, Singapore, Giappone e Hong Kong la “festa” è cominciata prima, ovviamente, grazie al fuso orario, e diversi utenti hanno già potuto mettere le mani sul nuovo “risoluzionario” iPad.

iPacchi: Bloomberg Businessweek e l’anarchia nell’App Store

25 miliardi di App (quasi) scaricate da iTunes App StoreQuasi 600.000 applicazioni per iPhone, iPod touch e iPad disponibili, 25 miliardi di download effettuati e svariati miliardi di dollari versati in pochi anni di attività agli sviluppatori: l’incredibile storia di successo dell’App Store di Apple è sotto gli occhi di tutti.
Con il successo, però, è cresciuto inevitabilmente anche l’interesse verso l’App Store da parte di numerosi soggetti dagli scopi ambigui: scammer, semplici truffatorucoli che provano a incassare qualche facile spicciolo copiando il gioco di successo del momento, oppure veri e propri servizi esterni all’App Store che in cambio di laute somme riescono a far scalare le classifiche ad applicazioni di ogni genere tramite download fasulli o altri metodi illegali.

La tendenza l’avevamo già notata anche noi, e non eravamo certamente da soli. Ne scrivevo giusto un paio di settimane fa, citando il caso dei cloni di Clear e della cosiddetta “deriva televisiva” dell’App Store italiano.
Ora anche le grandi pubblicazioni hanno subodorato “la storia” e se ne stanno occupando. Giusto ieri, ad esempio, Bloomberg Businessweek ha pubblicato un articolo di Adam Satariano e Douglas MacMillan il cui titolo non ha bisogno di traduzione: “Anarchy in the App Store”.

Nuovo iPad: il teardown di iFixit

Sono servite poche ore dal lancio del nuovo iPad perché iFixit ci mettesse le mani e facesse quello che sa fare meglio: smontarlo. Il teardown permette non soltanto di rivedere diversi elementi che avevamo già conosciuto nelle scorse settimane grazie ai leak che hanno preceduto il lancio del nuovo iPad, ma consente anche di ottenere nuove informazioni riguardo le sue componenti. Ad esempio si è scoperto che lo schermo sembra prodotto da Samsung. La compagnia sosterrebbe di essere l’unico fornitore per questi schermi, nonostante anche LG e Sharp dovrebbero entro breve entrare nel processo di produzione.

Nuovo iPad, prime impressioni: display sbalorditivo, velocità impressionanti

Da oggi inizia la vendita del nuovo iPad in più di dieci Paesi nel mondo, tra cui non figura l’Italia, noi dovremo aspettare il 23 marzo (la settimana successiva) per poterci mettere le mani sopra negli Apple Store nostrani. Tuttavia, è automatico che già tra poche ore inizieremo ad essere sommersi da video di unboxing, prime recensioni ed impressioni un po’ da tutto il web.

Le prime impressioni “illustri” sull’iPad di terza generazione, però, sono già arrivate da chi ha avuto la possibilità di provarlo prima degli altri, e ve le riportiamo tradotte dopo il salto. In sintesi: il display Retina sbalorditivo, le velocità dell’LTE impressionanti.

Sparrow per iPhone disponibile in App Store, ma vale l’acquisto?

Sparrow per Mac ha portato un po’ d’aria fresca in un settore, quello dei client email, che sembra perennemente immobile: Mail di Apple fa pochissimi passi in avanti a ogni release, e le alternative scarseggiano. Sparrow ha aiutato a smuovere un po’ le acque, a portare idee nuove e aggiornamenti costanti.

Da oggi è disponibile anche per iPhone, a un prezzo più che abbordabile di 2,39 €, ma la domanda è: vale davvero la pena acquistarla?