Il servizio per l’ascolto di musica in streaming con il maggior numero di utenti non è Spotify e non è nemmeno Apple Music, ma YouTube. Google ha di recente avviato un processo di specializzazione di YouTube verso settori precisi. YouTube Gaming permette di vedere solo contenuti (live e registrati) legati al mondo dei videogame. Ora l’app YouTube Music per iOS e Android permette di visualizzare solo video legati al mondo della musica.
YouTube Music, che offre canzoni e video musicali, è disponibile sia in una versione gratuita (supportata da spot pubblicitari) sia in una versione a pagamento chiamata YouTube Red. YouTube Red costa come la concorrenza: una decina di dollari al mese, ma gli utenti possono provare il servizio di Red gratuitamente per 14 giorni al momento del download dell’applicazione. Purtroppo il servizio è disponibile momentaneamente solo negli Stati Uniti (Google dovrà terminare gli accordi con le major discografiche per i territori internazionali).
Utilizzare YouTube Music con un abbonamento YouTube Red permette di ascoltare musica on-demand, creare playlist e soprattutto ascoltare senza interruzioni pubblicitarie. La musica può anche essere salvata ed ascoltata off-line. Senza YouTube Red è ancora possibile ascoltare musica e guardare video musicali, ma il servizio includerà interruzioni pubblicitarie.
Come gli altri servizi musicali, YouTube Music offre agli utenti la possibilità di cercare contenuti musicali, ma include anche delle playlist di musica curate e suggerimenti in base ai propri gusti musicali (quella che Google chiama My Mix). L’applicazione è disponibile gratuitamente su App Store, e dovrebbe fare paura a servizi come Spotify, Pandora e Apple Music, visto che YouTube vanta già una schiera di giovani utenti (e anche qualche non più giovane) che è già abituata a guardare video musicali sulla piattaforma di Google.
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ad una prima occhiata sembra un bel servizio. Poi dovremo testarlo per vedere se mantiene ciò che promette. In ogni caso se google avesse lanciato questo sistema qualche tempo fa non avrebbe permesso a spotify di prendere così tanto terreno. E comunque l’era dello streaming gratuito non può (sfortunatamente) durare per sempre, ci avviamo alla sua fine.