Come accade sempre per ogni aggiornamento del sistema operativo, anche per la versione test di Yosemite si iniziano a sperimentare alcuni problemi per funzionalità hardware: nel caso specifico, gli hard disk a stato solido (SSD).
Il problema di Yosemite è relativo al comando Trim, ovvero quello che, inviato dal sistema operativo all’hard drive, permette di monitorare le parti “vuote” dello SSD; il tutto sarebbe correlato all’introduzione di nuovo driver in questa nuova versione 10.10 di OS X, chiamato kext signing.
Kext signing analizza tutti i driver di sistema per controllare che siano stati autorizzati da Apple, e se individua un driver di terze parti che tenta di interagire con la macchina ne blocca il caricamento. Ovviamente, i driver di terze parti degli SSD rappresentano per il nuovo sistema di sicurezza di Yosemite un potenziale pericolo, da cui l’impossibilità di attivare Trim – perlomeno in modo intuitivo – .
I primi a pubblicare un resoconto dell’esperienza con gli SSD sul nuovo sistema operativo di Cupertino sono stati gli sviluppatori di Cindori Software, che hanno anche progettato un software per riabilitare Trim anche su Yosemite – esponendo, però, in questo modo il sistema a pericoli -.
Rimane, comunque, il problema di fondo principale, ovvero la sempre maggior chiusura del sistema operativo, con praticamente il controllo assoluto di Apple nei confronti di tutto l’hardware che si può interfacciare con il Mac.
Su documenti ufficiali si legge che “una estensione del kernel autorizzata può essere creata solo con una certificazione fornita da Apple come parte del loro programma annuale per sviluppatori a 99$, con le parti interessate che devono compilare uno speciale form in cui indicano il perché della richiesta; le certificazioni kext sono fornite solo su richiesta e dopo approvazione“.
Insomma, se in questo modo Apple garantisce maggiore sicurezza agli utenti del Mac, rendendo l’esperienza OS X sicura davvero per tutti, in questo modo limita molto gli utenti professionali che continuano ad utilizzare il Mac per scopi che vanno oltre l’utilizzo basic dell’utenza media.
Vedremo se nella versione finale Apple inserirà un metodo più semplice per bypassare o quantomeno limitare il blocco di terze parti come visto su queste prime versioni di Yosemite; insomma, nei vecchi ad l’azienda di Cupertino ironizzava sul “Rifiuta o autorizza?” di Windows Vista, ma adesso c’è da chiedersi: arriverà davvero il momento in cui sarà necessario effettuare il jailbreak anche del Mac?
aros 09/08/2014 il 18:01
si sa niente invece dei HDD tradizionali? io lo sostituito con uno non apple (stessa marca ma 2tb), ho gia il problema delle ventole che affligge il mio imac 2010 (per via del firmware nel cavo del sensore), potro installare senza trucchi yosemite? apple sta esagerando, cosi non va, tante certificazioni per montare hardware o terze parti. piu che jailbreak se va avanti cosi mi castomizzo un pc e installo osx. certo sono molto deluso da apple per questo atteggiamento, non e’ bello per noi utenti queste tipo di limitazioni….
Gabriele 09/08/2014 il 21:44
Non per dire ma…il TRIM non è esattamente il più efficace dei sistemi per salvaguardare un SSD.
Molti SSD ormai fanno garbage collection direttamente a livello firmware, in maniera indipendente dal SO.
Mite 10/08/2014 il 12:34
In futuro i problemi di questo tipo saranno inferiori visto e considerato che la maggior parte dei mac attualmente in commercio internamente non si può quasi toccare.
Inoltre quanto ha detto gabriele è vero, non solo, apple blocca il trim sugli ssd non apple perchè il trim che usa osx è pensato per gli ssd montati sul mac, se non sono apple il trim rischia solo di fare danni.
Spesso i cosidetti geek modificano parti che non si dovrebbero toccare provocando malfunzionamenti.
TNT 10/08/2014 il 13:53
@Mite:
si, però il concetto è che il mac è mio, l’ho pagato io (un botto, tra l’altro) e ci faccio quello che voglio, se decido di cambiare HD, per necessità, o , semplicemente, perché la mattina mi sono alzato così lo vorrei poter fare. E’ anche ora di finirla di mascherare scelte puramente commerciali a quasi totale danno dell’utente dietro la questione sicurezza perché, guarda caso, se lo stesso identico pezzo lo compro dallo store apple pagandolo il triplo problemi non ce ne sono. Naturalmente nessuno è obbligato a comprare un mac, però quello che mi da fastidio è il continuo essere preso in giro da un marchio che viene percepito come “più serio degli altri”.
TNT 10/08/2014 il 13:57
Se no finiamo che anche osx diventerà come iOS a cui mancano tutta una serie di funzioni necessarie e basilari, ma si cerca di far credere (con successo evidentemente) che queste funzioni, semplicemente, non servono.
capemaster 13/08/2014 il 09:38
@Mite: Geek? Quindi per te cambiare lo storage (per migliorare o prestazioni o capienza) è una cosa da non fare? Fammi capire: se durante l’utilizzo del tuo Mac capisci che le tue esigenze si sono evolute ne comperi un altro? Oppure opti per una soluzione economica (e anche ecologica) di miglioramento del collo di bottiglia?
Purtroppo Apple è stata ormai fagocitata dalla logica mobile, della non sostituzione dell’HW. Il mercato Pro è stato abbandonato per allettare gli switcher dell’ultima ora.
Ho sostituito di recente al mio MBP l’HD mettendo un SSD. Sono rinato. Tant’è che pensavo di upgradare a Mavericks da Lion, in attesa di Yosemite. Ma questa notizia un po’ scoraggia.