Apple, poco tempo fa, aveva brevettato l’idea di vendere app usate acquistate tramite App Store. L’idea potrebbe però non trovare spazio a livello pratico a causa di problemi legali. Un giudice americano ha infatti deciso che è illegale rivendere le proprie canzoni acquistate tramite iTunes.
La decisione è arrivata a seguito di una causa tra Capital Records e ReDigi, una startup che voleva creare un marketplace per permettere agli utenti la vendita di musica usata, acquistata digitalmente. ReDigi sostenenva che la first-sale doctrine dovrebbe essere applicata in ugual modo ai prodotti fisici e a quelli digitali. Secondo questa teoria, applicata nelle leggi riguardanti trademark e proprietà, un acquirente può rivendere un prodotto d’ingegno, come un romanzo o un DVD, a chiunque altro. La corte, però, ha dichiarato che i due casi sono differenti e vendere un brano digitale non è come vendere un libro o un disco usati.
Il giudice Richard J Sullivan, che ha dato ragione a Capital Records, ha però chiesto che entrambe le parti presentino una lettera entro il 12 aprile nella quale si cerchi di trovare per il futuro una soluzione a casi come questo. La questione, per quanto non riguardi direttamente Apple, potrebbe essere di vitale importanza per Cupertino.
Come ricordavamo, recenti brevetti di Apple indicano la possibilità che Cupertino sia interessata alla rivendita di contenuti digitalmente acquistati su iTunes Store. E il ruolo di Apple potrebbe essere dominante, in questo settore, considerate anche le dimensioni del mercato di iTunes Store, che fanno della compagnia di Cupertino l’azienda più interessata a controllare il mercato dell’usato digitale.
Nel frattempo il mercato si sta lentamente spostando verso le radio digitali on-demand (Spotify, Pandora) che potrebbero rappresentare il futuro dell’intrattenimento musicale anche per Apple. Proprio in queste settimane si parla di un possibile lancio estivo di una fantomatica iRadio, i cui indizi dell’esistenza sono stati trovati in una build di iOS.
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