Un Intel su misura per il MacBook Air

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Con il nuovo MacBook Air Apple è riuscita a spostare in avanti i limiti del design e della progettazione industriale. Sembra però che l’azienda di Cupertino sia riuscita ad anticipare i tempi anche con la componentistica del nuovo portatile. Durante il keynote di San Francisco Steve Jobs ha affermato che “la vera magia sta tutta nei componenti elettronici”, invitando poi Paul Otellini, CEO di Intel, a presentare al pubblico il nuovo chip ultra-miniaturizzato che il colosso di Santa Clara ha confezionato per il nuovo peso piuma di Cupertino.

Invece di utilizzare sul MacBook Air i nuovi processori Penryn @ 45nm, Apple ha optato per una versione ancora più miniaturizzata degli attuali processori a 65 nm. Secondo quanto riportato dagli specialisti di AnandTech, la nuova tipologia di chip è basata sempre sulla tecnologia Merom di Intel, ma l’involucro del processore, per così dire, è più piccolo del 60% rispetto alle CPU tradizionali ed è quello che Intel si appresterebbe ad utilizzare per le nuove CPU Montevina, la cui uscita è prevista per giugno.

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Una nota ufficiale di Santa Clara conferma “la commissione” per Apple:

“Intel fornisce ai propri clienti una gamma di scelte tecnologiche. Se un cliente richiede una tecnologia con specifiche diverse, in quel caso, quando possibile, Intel lavora per ottenere una soluzione al fine di venire incontro alle necessità di mercato richieste, ed è quello che abbiamo fatto in questa occasione”

Scendendo maggiormente nei dettagli, gli esperti di AnandTech fanno notare che i processori che Apple monta sul nuovo Air non appartengono alla categoria Low-Voltage, come i Centrino per intenderci, ma lavorano ad un voltaggio comunque inferiore rispetto ai tradizionali Chip con tecnologia Merom a 65nm. La potenza delle nuove CPU potrebbe però rivelarsi un problema: i 20 Watt di potenza richiesti dal processore potrebbero essere abbastanza ostici da dissipare correttamente per un computer sottile come il MacBook Air e il surriscaldamento potrebbe essere un serio problema per i nuovi notebook.
Personalmente, anche se non mi sogno di mettere in dubbio questa analisi tecnica, preferisco mantenere qualche riserva su questo punto. Bisogna tenere in considerazione anche le straordinarie soluzioni di dissipazione che Apple ha saputo metter in pratica su altri modelli, come gli iMac, sfruttando le caratteristiche conduttive dell’alluminio.

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