I problemi legali sono all’ordine del giorno per compagnie come Apple, che tra trademark, brevetti e questioni di diritti d’autore si ritrova spesso a dover comparire in tribunale. Ma l’accusa mossa dall’avvocato Chris Sevier ad Apple ha del comico: Apple vende dispositivi che permettono di guardare contenuti pornografici.
Ecco il testo depositato dall’avvocato per avviare la causa contro Cupertino:
Il querelante ama Apple. Il querelante crede in Apple, come una compagnia e ne conosce le buone intenzioni. Dai suoi albori, Apple è sempre stata una compagnia a favore della famiglia, Apple è sempre stata una entità preoccupata per il benessere dei bambini della nostra nazione, mentre continuava ad appoggiare altri valori a favore dell’America. Non c’è ragione per cui Apple, una compagnia privata, debba contribuire a supportare il porno online, i contenuti sessuali espliciti e la distruzione di innumerevoli vite.
La richiesta di Sevier è semplice: Apple deve vendere tutti i suoi dispositivi impostati su una modalità “sicura” che filtri qualsiasi genere di contenuto inappropriato. L’avvocato, che è anche alla ricerca di un risarcimento, assicura che lascerà cadere la causa se Apple confermerà di introdurre questa modalità prima dell’inizio del processo.
Il documento depositato da Sevier è lungo cinquanta pagina, e come riportato da AboveTheLaw, che lo ha scoperto tra le scartoffie legali, sono diverse le perle che è possibile ritrovare. Sevier, ad esempio, spiega di essere ossessionato dai contenuti inappropriati, che hanno causato per lui una vera e propria dipendenza. Tutto sarebbe cominciato quando Sevier, sbagliando a digitare l’indirizzo facebook.com in Safari, si sarebbe ritrovato catapultato su un portale dai contenuti ben diversi da quelli del social network di Zuckerberg.
La Corte Suprema del Tennessee, che si è ritrovata a leggere questo documento, ha però scelto di mettere in pausa la causa legale per motivi di “malattia o infermità mentale”. Se ancora non siete convinti che Sevier abbia qualche problema, date un’occhiata a questo video creato da Ghost Wars, il gruppo di cui fa parte, per supportare la causa.
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bLax 16/07/2013 il 12:21
il solito sciroccato cristiano in cerca di visibilità…..
certo ai i giudici italiani un pò di responsbilità andrebbe accollata, ma a livello internazionale io darei il potere di mettere in carcere chi disturba la giustizia per questioni futili*…. (dette anche stronz**e)
perchè solo la apple allora? se la giustizia è uguale per tutti la causa doveva essere “Chris Sevier VS tutti i browser”
pl_svn 16/07/2013 il 12:43
… e pensare che io invece ad ogni aggiornamento di una qualche applicazione per la quale devo accettare che “*contiene* materiale non adatto ai minori” vado a cercarlo e… ci resto sempre malissimo perchè non contiene proprio nulla :-p
si, mi permette di accedere ma… me tocca da lavorà! :-/
che dite: faccio causa anche io? ;-)
Marco 16/07/2013 il 12:47
Questo è tutt’altro che pazzo, uno dei tanti in cerca di visibilità e blog come il vostro che pubblicano queste schifezze.
Tiz 18/07/2013 il 01:51
Ho smesso di guardare il video dopo due minuti. Non soffro per mia fortuna di epilessia, ma sconsiglio a tutti quelli che hanno quella patologia di farlo.