Tim Cook non ha mai fatto segreto di essere impegnato in cause umanitarie. Contrariamente a Steve Jobs, noto non proprio per essere un filantropo, Cook ha spesso appoggiato sia privatamente che tramite Apple associazioni benefiche. La sua ultima azione è stata donare 50 000 azioni di Apple (per un valore totale di 6.56 milioni di dollari) a una associazione senza scopo di lucro non meglio identificata.
La transazione non è stata resa pubblica da Cook in maniera esplicita. Il CEO, però, è costretto per legge a pubblicare tutti i movimenti delle sue azioni, senza dovere necessariamente nominare la persona o l’associazione che sta ricevendo le azioni in dono.
Da quando ha preso le redini di Apple, Cook è stato sempre pronto a fare del bene. La forma più nota di beneficienza effettuata da Cook è probabilmente il famoso pranzo in sua compagnia a Cupertino che ogni anno viene messo all’asta dal Robert F. Kennedy Center for Justice & Human Rights. Lo scorso anno l’asta aveva permesso di guadagnare 300 000 dollari, donati in beneficienza.
Il contributo di questi giorni segue un’altra donazione effettuata lo scorso dicembre alla Human Rights Campaing Project One America, che si occupa dei diritti LGBT nel sud degli Stati Uniti.
Come già avvenuto per altri big della Silicon Valley (uno su tutti Bill Gates) anche Cook intende investire la sua fortuna (in questo momento si aggirerebbe attorno al miliardo di dollari) per fare del bene. Mentre Gates ha preso in mano direttamente i problemi alla ricerca di una soluzione con la Bill & Melinda Gates Foundation, Cook continua a fare il CEO della compagnia di maggior valore al mondo limitandosi a fare ricchissime donazioni ad associazioni di cui molto probabilmente non conosceremo mai il nome.
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